Serie D. Covid e rinvii, la difficile situazione dell'Union Feltre
I verdegranata, senza partite da 5 settimane, hanno tre recuperi da disputare ma la rosa non è ancora del tutto negativizzata. Mister Andreolla scettico sulla data del 29 novembre per la sfida con l'Arzignano
Con tre partite da recuperare in Serie D, l’Union Feltre del presidente Nicola Giusti è senza dubbio la squadra più penalizzata dal Covid. L’ultima partita ufficiale dei verdegranata risale a un mese fa (18 ottobre ad Este) e il ritorno in campo non avverrà prima del 29 novembre.
Abbiamo chiesto al tecnico Sandro Andreolla (nella foto) di raccontarci le ultime settimane, la situazione attuale e le prospettive future.
“Dopo il primo caso di positività di un nostro giocatore, è scattato uno screening generale e sono emersi altri casi. Di conseguenza il gruppo squadra è andato in quarantena fiduciaria, compresi i soggetti negativi. In seguito sono stati eseguiti i tamponi di controllo: i negativi sono tornati alla normalità, mentre chi è rimasto positivo ha dovuto fermarsi per altri 7 giorni. La situazione attuale è che gli ultimi positivi in questo fine settimana faranno il terzo tampone, il cui esito potrebbe non arrivare in tempi brevi: se negativo, potranno tornare ad allenarsi, previa però la visita medica”.
Nelle ultime ore la LND ha reso noto che il recupero di Union Feltre-Arzignano si disputerà domenica 29 novembre. Data fattibile?
“Nel migliore dei casi, la prossima settimana mi ritroverei a fare solo due allenamenti con tutta la squadra al completo. Spero che la nostra situazione venga analizzata bene, e che ci venga concessa un’altra settimana di tempo. Se non sarà possibile, faremo di necessità virtù. Abbiamo ripreso l’attività da due giorni, al campo siamo in 13-14 più i portieri. Si tratta di allenamenti di ripristino, visto che anche i negativi erano fermi. Diciamo che è una stagione piuttosto sfortunata per noi, considerato che il primo rinvio con l’Arzignano era dovuto a una positività tra i vicentini, mentre alla prima giornata saltò la nostra sfida con il Delta Porto Tolle per un sospetto caso tra i polesani”.
Da definire le date dei recuperi di Trento-Union Feltre e San Giorgio Sedico-Union Feltre, con i sedicensi che hanno ancora diversi positivi nel gruppo. Dando invece uno sguardo ai pochi match giocati, qual è il giudizio sul vostro avvio di campionato?
“Su 5 gare ne abbiamo persa solo una a Porto Tolle, meritatamente, e vinta una con il Belluno con altrettanto merito. Ben tre i pareggi, di cui due - contro Ambrosiana e Cjarlins Muzane - nei quali siamo stati raggiunti oltre il 90’. Comunque è colpa nostra se non siamo riusciti a portare a casa il risultato pieno. Ora come ora la classifica non la guardiamo (vincendo i tre recuperi, i feltrini potrebbero salire al secondo posto, ndr). Mi piace allenare questo gruppo, che ho avuto modo di conoscere ulteriormente nelle settimane di quarantena, parlando con i ragazzi anche di argomenti extra calcistici. Non vedo l’ora di avere tutto il gruppo a disposizione, ha dei valori importanti. Mercato? Al 99% siamo a posto così”.
Intanto si parla di un nuovo protocollo per la Serie D. Cosa ne pensa?
“Sui test rapidi si sentono e si leggono così tante cose, che è difficile avere un’idea chiara. Fossi nei vertici, mi prenderei un mese di tempo per impostare al meglio il nuovo protocollo, con regole ben definite. Mi rendo conto che la Federazione sia in balia degli eventi, non è semplice gestire questo momento. Per le società potrebbero esserci dei costi importanti. Ritengo comunque che il campionato possa finire anche a giugno o luglio”.