Del nuovo protocollo sanitario per la Serie D, questa volta ne parliamo con Stefano Frezza (nella foto), amministratore delegato della Prodeco Montebelluna.

Come avete accolto il nuovo protocollo?
"Gestire questa situazione, in continua e rapida evoluzione, è complicatissimo. Capiamo le difficoltà in cui si trova la Federazione. Quello che tutti vogliamo è portare a termine la stagione nel migliore dei modi perché il calcio giocato è la parte più gratificante per gli addetti ai lavori. Se questo può essere utile, ben venga. Certo, vengono richiesti sforzi personali ed economici importanti, ma ci auguriamo che tutto questo possa finire presto".

Con questo strumento sarà possibile portare a termine la stagione?
"Crediamo di sì. Significa monitorare in maniera costante il gruppo squadra isolando solo i casi positivi, come per le categorie professionistiche. Questo permetterà di giocare la maggior parte delle partite, senza incappare in continui rinvii. Il nostro girone è composto da 20 squadre e ciò comportava già di per sé 4 turni infrasettimanali. Se aggiungiamo i recuperi, la stagione rischia di diventare troppo dispendiosa e impegnativa per i giocatori, con il rischio di gravi infortuni di cui noi siamo già a conoscenza (Amarildo Gjoni, ndr). Con l'allineamento di questo fine settimana quasi tutte le squadre si metteranno alla pari con le partite".

In tutto quanto costeranno i tamponi per una società di Serie D?
"E' una delle note dolenti. A questi costi non preventivati si aggiunge l'assenza del botteghino, le mancate entrate del bar e la lontananza di alcuni sponsor. Ho già ribadito in altre sedi, che ritengo fondamentale che il credito d'imposta del 50% del bonus sponsorizzazioni diventi strutturale e non legato a questa congiuntura. La percentuale deve essere certa e non legata ad un plafond. Solo così potremmo avvicinare altri imprenditori amanti del calcio, ad aiutare i club a cuor "leggero". Il nostro presidente, Alberto Catania, con la sua azienda Prodeco Pharma, sta facendo sforzi incredibili e tutti noi ne siamo riconoscenti. Oltre a quanto fa per sostenere la Prodeco Calcio Montebelluna, ha già approvato, a proprie spese, la realizzazione di un campo sintetico in via Biagi. Stiamo aspettando di completare l'iter con l'Amministrazione Comunale per poter procedere con i lavori".

Vi aspettate un aiuto economico dalla Federazione?
"Pur capendo le difficoltà del momento, siamo consapevoli che il Governo debba tutelare molte categorie in difficoltà. Il calcio non è solo quello professionistico. Anzi, in Serie D, molti dei giocatori vivono di modesti compensi sportivi e sono padri di famiglia, come molti altri lavoratori. La Federazione deve aiutare i club che in qualche modo li mantengono".

Questo protocollo è sostenibile per le società dei campionati regionali?
"Credo che non sia possibile applicarlo. Per questioni gestionali ed economiche. Dall'Eccellenza in giù quasi tutti lavorano e si allenano di sera. Non possono sottrarre tempo prezioso per recarsi 48 ore prima a fare il tampone ogni settimana".