Voce alle società. Il punto della situazione con la Liventina
Il dt Toniutto: "Abbiamo ripreso gli allenamenti individuali. La difficoltà è mantenere 'vivi e compatti' i gruppi squadra. Visti i tanti turni non giocati quest'anno, la Federazione potrebbe reinvestire dei fondi per i tamponi e la prevenzione. Se il vincolo venisse abolito, le società che investono sui giovani andrebbero tutelate, mentre la riforma del lavoro sportivo capita nel periodo peggiore. Il mercato? Per ora avvantaggia la Serie D"
Il punto della situazione, uno sguardo ai prossimi mesi e un primo bilancio stagionale. Questa volta ne parliamo con Fabrizio Toniutto (nella foto), direttore tecnico della Liventina nel girone B di Eccellenza.
Come vi state comportando con gli allenamenti?
“A fine ottobre, quando i campionati sono stati sospesi, abbiamo fermato tutta la nostra attività dalla prima squadra al settore giovanile. Una scelta sofferta, ma volta a tutelare giocatori e famiglie. Da qualche giorno, in piena sicurezza, la prima squadra e le giovanili hanno iniziato a svolgere gli allenamenti individuali con distanziamento, senza l’utilizzo degli spogliatoi. Non sappiamo ancora quando si tornerà a giocare. Di certo la preparazione invernale sarà diversa da quella estiva: i giocatori lavorano o studiano, non si possono fare due sedute giornaliere, inoltre rispetto ad agosto cambia l’intensità del lavoro sul campo. Con il freddo c’è un maggior rischio di infortuni”.
Che impressioni hai sulla ripresa della stagione?
“Ormai è da scartare l’ipotesi di far ricominciare il campionato il 7 febbraio, visto che fino al 15 gennaio non si possono svolgere nemmeno gli allenamenti di squadra. Sarà l’evoluzione della pandemia a dettare i tempi, ma dobbiamo farci trovare pronti. Per quanto possibile, abbiamo bisogno di linee guida, che prevedano le opzioni disponibili per la ripresa. Solo così possiamo cercare di organizzarci per gli allenamenti, l’eventuale mercato e tutto il resto. Prima di tutto occorre allineare le classifiche recuperando le gare mancanti. Poi, partendo magari a marzo e giocando fino a giugno, terminare il girone di andata sarebbe fattibile. Come già fatto per la scelta del numero di squadre per girone, il Comitato regionale Veneto dovrebbe sentire le società attraverso delle riunioni online, per valutare il da farsi. Ora la difficoltà è tenere “vivi e compatti” i gruppi squadra, ma noto che – nonostante le condizioni complicatissime – da parte dei ragazzi c’è la massima disponibilità e volontà di ripartenza. Il nostro preparatore atletico Luigi Zanon nelle ultime settimane ha progettato un programma di esercizi da svolgere a casa. Per la crescita dei giovani il 2020 è stato un anno molto penalizzante”.
Resta il nodo del protocollo sanitario.
“Quello nuovo che sta usando la Serie D è difficilmente applicabile nei campionati regionali, se non con delle modifiche. Considerando che tra la scorsa stagione e quella attuale sono saltate un numero di giornate pari a circa un campionato intero, la Federazione potrebbe reinvestire dei fondi per destinarli ai tamponi e alla prevenzione. Senza dimenticare che è molto impegnativo anche il protocollo per i casi “post Covid”. I giocatori guariti devono ripetere tutte le visite e gli approfondimenti, peraltro costosi se non si vogliono aspettare i tempi della mutua”.
Parliamo dell’abolizione del vincolo sportivo, un tema che interessa da vicino la Liventina.
“Le società che lavorano e investono risorse tecniche, umane ed economiche nel settore giovanile, chiaramente hanno bisogno di una normativa che le tuteli. La riforma proposta è rispettabile da un punto di vista europeo, essendoci una norma che dice che occorre adeguarsi, ma servirebbe appunto una tutela per le società. Al momento non è ben specificato questo aspetto”.
Il ministro Spadafora ha proposto anche l’equiparazione dei giocatori e dei collaboratori a dei lavoratori sportivi iscritti alla gestione separata Inps.
“Si tratta di una proposta che arriva in un momento economico, sociale e pandemico assolutamente inadeguato, è come mettere benzina sul fuoco. Un’ulteriore difficoltà che si aggiunge a tante altre. In alternativa andrebbero incentivate le detrazioni fiscali per le sponsorizzazioni, in particolare per chi valorizza il settore giovanile. La riforma preoccupa non solo il calcio, bensì tutte le associazioni sportive, dove gran parte del lavoro si basa sul volontariato”.
Mercato aperto fino al 26 febbraio.
“L’apertura allargata da 17 giorni a tre mesi ora come ora avvantaggia la Serie D, essendo l’unico campionato che gioca. Noi siamo fermi. Puntiamo a mantenere il gruppo meraviglioso che abbiamo, lo staff è ottimo ed è fondamentale conservare la compattezza societaria. I ragazzi vanno tranquillizzati”.
Con tre vittorie e altrettante sconfitte, come giudichi il rendimento della Liventina nel girone B di Eccellenza?
“Il bilancio è positivo, tuttavia 6 partite sulle potenziali 34 da giocare sono davvero poche per fare valutazioni. Ci sono diverse variabili da considerare, come il tipo di preparazione svolta in estate. Intanto la cosa più importante è ricevere e trasmettere segnali positivi per i prossimi mesi”.