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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Elezioni CRV: sabato servirà il quorum del 33,3% e il 55% dei voti

Il vicepresidente vicario uscente Pitton: "Campagna elettorale difficile e surreale, non potendo incontrare di persona le società. Ora ci concentreremo sul protocollo di sicurezza per il voto di sabato. Ripresa dei campionati? Intanto superiamo le elezioni, poi attenderemo i Dpcm"

Nella foto: Patrick Pitton, vicepresidente vicario uscente del CRV.

Bepi Ruzza è sempre più vicino al terzo mandato consecutivo come presidente del Comitato regionale Veneto. Non ci saranno infatti avversari alle urne dopo la rinuncia di Maurizio Seno (ne abbiamo parlato in un altro articolo), che per la propria lista non ha raccolto il numero minimo di 120 società aderenti entro ieri a mezzogiorno.
Alle elezioni di sabato 9 gennaio
presso la “Kioene Arena” di Padova, per essere rieletto subito Ruzza dovrà sperare che vengano rispettate due condizioni: raggiungere almeno il 33,3% del quorum, cioè che vadano fisicamente a votare almeno 220-230 società, e che almeno il 55% di esse gli diano il consenso. Due paletti abbastanza alla portata.

"Il periodo di avvicinamento a queste elezioni è stato surreale, non piacevole, visto che non è stato possibile incontrare di persona le società per illustrare il nostro programma e dimostrare ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni. Difficile quindi fare campagna elettorale con il Covid, il virus ha condizionato la nostra quotidianità”, spiega Patrick Pitton, vicepresidente virario uscente del CRV (nella foto).
“Come Consiglio direttivo uscente, oltre a seguire la campagna elettorale, abbiamo anche il compito di organizzare l’assemblea elettiva, quindi da ora in avanti ci concentreremo sul protocollo di sicurezza per il voto di sabato. Siamo infatti al lavoro per garantire il massimo rispetto delle normative anti Covid, tutelando tutte le persone (dipendenti e dirigenti) che verranno sabato a Padova. Alle società possiamo dire che come Comitato regionale Veneto siamo sempre stati presenti, lo siamo adesso e vogliamo esserlo anche in futuro. Qualche errore sarà stato fatto, ma solo chi non lavora non ne commette”.
Infine una battuta sulla ripresa dei campionati: “Intanto dobbiamo superare le elezioni. Dopodiché aspettiamo i prossimi Dpcm, dipendiamo infatti da organi a noi sovraordinati e dalla curva dell'epidemia. Se fossimo costretti ad aspettare, e se in primavera le condizioni lo permettessero, giocando in aprile, maggio e giugno si riuscirebbe comunque a completare la stagione con il girone di andata”, conclude Pitton.

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  Scritto da Alberto Zamprogno il 05/01/2021
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