Villafranca. Cannoletta: 'Sono scettico sulla ripresa dell'Eccellenza'
Per il direttore sportivo dei veronesi ci sono troppe difficoltà
Mauro Cannoletta (nella foto), direttore sportivo del Villafranca Veronese in Eccellenza, rimane scettico sulla ripartenza della massima serie regionale.
“Penso che la Figc non farà un protocollo ad hoc come invece aveva chiesto la Lega nazionale dilettanti lo scorso 5 febbraio. Il protocollo da usare rimane quello della Serie D. Il problema grosso è che ci sono società di Eccellenza che non hanno la struttura per attuarlo. Alcune hanno già chiuso i battenti per questa stagione, anche perché molti sponsor si sono tirati indietro. Inoltre i migliori giocatori sono stati ceduti in D. Già nella riunione con il Comitato regionale era emerso che metà dei presidenti sono contrari al ritorno in campo, a loro carico ci sarebbero molte responsabilità. Attendiamo di vedere se la Figc darà dei contributi. Senza dimenticare che se si riparte, si deve giocare in tutta Italia, dove però ci sono zone rosse per il Covid e la situazione epidemiologica sta peggiorando. Ho quindi dei dubbi sul via libera”.
“L’interesse nazionale andava riconosciuto già nello scorso ottobre – prosegue il DS del Villafranca – In quel modo avremmo avuto il tempo per abituarci al protocollo della D. Peraltro il campionato era di interesse nazionale più allora che adesso, essendo stata poi annullata la fase nazionale degli spareggi-promozione e della Coppa Italia”.
Se invece si ripartisse davvero? “Partendo eventualmente con gli allenamenti di gruppo il 9 marzo, servirebbero almeno 25-30 giorni di preparazione. Con alcune difficoltà, perché in estate ci si allena tutti i giorni con doppie sedute, mentre adesso la gente lavora e sono possibili solo gli allenamenti serali. Intorno a Pasqua i recuperi, poi da metà aprile il campionato fino al 30 giugno, a patto che fili tutto liscio e che nessuna squadra sia obbligata a rinviare 3-4 partite a causa del virus. E anche su questo ho dei dubbi”.
Cannoletta conclude la nostra intervista con una precisazione: “Se vogliono farci partire con gli allenamenti di gruppo il 9 marzo, il Consiglio Figc di venerdì dovrà già dirci come fare i tamponi, dove e quando effettuarli, a quali costi e chi li paga. Senza la certezza che il gruppo sia negativo, non possiamo rischiare di mettere i giocatori tutti insieme, rischiando di contagiarli tra loro e di portare il virus a casa”.