Il CastelbaldoMasi a Rovigo? Ne parliamo col "pres" Michele Ottoboni
"Si creerebbe un'alleanza tra più società. Ho voglia di fare calcio"
Da qualche settimana si parla dell’interessamento da parte di Michele Ottoboni (nella foto) verso la piazza di Rovigo. Il vulcanico presidente del Castelbaldo Masi ha già annunciato di voler lasciare i due piccoli paesi della Bassa Padovana, al termine di una favola calcistica che ha visto la squadra scalare le categorie fino all'Eccellenza.
Oggi i media locali rodigini sono tornati a scrivere del suo possibile trasferimento nel capoluogo polesano, prevedendo un’unione tra più società e la presenza di più squadre, di cui una in Eccellenza grazie al titolo del Castelbaldo Masi. Si giocherebbe eventualmente allo stadio “Gabrielli” di Rovigo (ci sarà un bando per aggiudicarselo).
In merito alla trattativa, abbiamo contattato il patron Ottoboni per capire a che punto è la situazione per questo 'matrimonio'.
“Siamo al primo fidanzamento, dobbiamo ancora conoscere i genitori”, esordisce scherzosamente, “Domani avremo un incontro dal commercialista, la prossima settimana un’altra riunione. Penso sia ancora prematuro parlarne. Da parta mia la voglia di fare calcio c’è, e di andare via da Castelbaldo Masi pure. A Rovigo si potrebbe creare un’alleanza tra diverse società locali, con squadre in categorie diverse: una in Eccellenza (nome da definire: forse Nuovo Rovigo o Rovigo 2021?), il Granzette in Prima categoria, il Duomo in Seconda, ma anche il calcio a 5 femminile e alcuni atleti disabili che hanno sposato il nostro progetto. In tutto si creerebbe un circolo di 400-500 tesserati”.
“Se l’operazione andasse in porto - prosegue Ottoboni - i primi giocatori che verranno contattati saranno quelli del luogo o dei paesi limitrofi. Sarebbe bello portarli a giocare in città. Siamo una cordata importante di imprenditori, che vuole riportare Rovigo in palcoscenici importanti come la Serie D e C. Quando una formazione viene costruita per vincere, anche il pubblico risponde 'presente', come è accaduto al Castelbaldo Masi. Ci tengo a ringraziare le altre società che farebbero parte dell’unione: dai Grandi Fiumi del presidente Cittante - che mi ha interpellato per propormi questa unione - al Granzette, passando per Duomo, San Bortolo e l’Associazione uguali diversamente”.