Daniele Pasa e l'inedita avventura in Prima: 'A San Gaetano tra amici'
Dopo le esperienze in Serie D ed Eccellenza, il tecnico montebellunese ha sposato l'ambizioso progetto della squadra del suo paese. "Puntiamo a vincere il campionato ma non è mai facile, a prescindere dalla categoria. Rispetto al passato cambia la modalità di gestione del gruppo: devo capire che adesso ho gente che lavora"
Nella foto: Daniele Pasa, classe 1965.
A fine maggio ha destato sorpresa e curiosità la notizia che Daniele Pasa, ex tecnico di Montebelluna, Treviso, Sandonà, Giorgione e Luparense fra le altre, era diventato il nuovo allenatore del San Gaetano in Prima categoria. Un campionato ben diverso dai palcoscenici della Serie D e dell'Eccellenza ai quali Pasa è abituato.
Non si tratta però di una squadra qualunque per lui: San Gaetano, infatti, è la frazione di Montebelluna dove abita.
Mister, cosa l’ha spinta a provare questa nuova esperienza?
“Qui conosco un po’ tutti, la sento casa mia come pure Montebelluna. Abito a 100 metri dal campo sportivo del San Gaetano, una società che nel corso degli anni è cresciuta molto, raggiungendo anche la Promozione. Conosco bene i Sartor, titolari dello sponsor Olang, il direttore generale David Favero e il direttore sportivo Fabio Gobbo. Mi trovo tra amici e ciò ha pesato tanto nella mia scelta, altrimenti avrei potuto rimanere a casa aspettando un’occasione dalla Serie D”.
A cosa puntate?
“La società ha un progetto ambizioso, l’obiettivo è di vincere il campionato: tuttavia non è mai facile riuscirci, a prescindere dalla categoria. Probabilmente finiremo nel girone H, dove dovremmo trovare altre formazioni che si sono rafforzate, come Cassola e Città di Asolo. Nella scorsa stagione il San Gartano si è piazzato al terzo posto in Prima categoria, sbagliando solo l’ultimo mese di campionato. La rosa era già buona un anno fa. Ora sono stati presi anche ragazzi che avevo già conosciuto a Montebelluna, come Guzzo, Rizzotto, Bardini ed El Bouchikhi. Inoltre è tornato Sagrillo ed è arrivato Ceccato, che ha giocato anche a Bassano. Dovremo lottare per cercare di vincere il girone”.
Da allenatore, quale sarà la principale differenza rispetto ai trascorsi nelle categorie superiori?
“Direi la modalità di gestione del gruppo: devo capire che adesso ho gente che lavora. Ci alleneremo tre volte alla settimana e di sera, non più 4 volte e di pomeriggio come accade in D o in alcune realtà di Eccellenza. Certi ragazzi svolgono lavori pesanti durante la giornata, quindi dovrò fare le giuste valutazioni. Raduno il 18 agosto, ma i giocatori sanno di doversi mettere già in moto prima di quella data, visto che l’esordio ufficiale in Coppa avverrà dopo appena 10 giorni”.