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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Verona


Audace Calcio e Raldon in finale per il 38°Giacomi Juniores

Grave incidente ad Agazzani, frattura della tibia e perone

Nella foto: la juniores del Raldon che ha conquistato la finalissima del 38° Giacomi.

 

38° Giacomi Semifinali Juniores

RALDON – CALDIERO TERME 1-1 (6-5 d.c.r.)
Marcatori: Lunardon (Cal) al 32’, Ampsoah (Ral) su rigore al 60’

RALDON CALCIO: Dell'Osbel, Perbellini, Buratto (al 50’ Cazzola) Totola, Zorzella, Dal Pozzo (al 40' Ampsoah), Agazzani (al 60’ Bissoli) , Hared, Girardi, Castellini, Castagnaro. All. Alessandro Roveda
A disposizione: Personi, De Toni, Costantini, Giordani,
Dir Acc.: Piccolo Michele, Domenico Cassola, Vianello Giovanna.
Medico Sociale: dr. Angelo De Rossi

CALDIERO TERME: Beqiri, Veronese, Balan, Erbetti, Corsi, Ruffo, El Hattas, Rugolotto, Ballarotto, Migliorini ( al 42' Perbellini), Lunardon, All.Fedrigo Walter
A disposizione: Laperni, Girardi, Castagnini, , Pozza, Adami, Remonato
Dir. Acc. Dal Pra Gianluca, Meneghini Paolo, Lonido Tullio, Girardi Gianluca
Mass. Meneghini Michele

ARBITRO Lomuzio di Verona assistito dai sigg. Righetti e Tosi di Verona

Parte subito all'attacco il Raldon, dopo 10 secondi,  Agazzani (migliore in campo) viene falciato sul fondo prima di entrare in area, punizione senza esito. Mister Roveda dispone i suoi con un 4-3-3, gli risponde più cauto Walter Fedrigo  che imposta un 4-4-2 votato soprattutto al contropiede. Inizio senza storie, poi un'altra fiammata al 15' di Agazzani, ancora falciato  sulla trequarti, l'arbitro non estrae cartellini, si limita ad un richiamo verbale. Qualche scaramuccia senza pretese, poi  Agazzani, sempre lui tenta la penetrazione, terza falciata e ammonizione a Migliorini: la punizione crea una mischia pericolosa in area senza risultato. Contropiede del Caldiero al 25’, con due giocatori in posizione dubbia, El Hattas segna, l'arbitro annulla; contestazioni in tribuna, era un retropassaggio, quindi fuorigioco inesistente. Tiro da lontano di Rugolotto, para Dell'Osbel. Il primo tempo sembra doversi chiudere senza sussulti particolari, ma al 32’ Lunardon con un pallonetto beffardo scavalca il portiere e segna l' 1-0 per il Caldiero Terme. Proprio allo scadere, El Hattas ha sui piedi la palla del raddoppio ma la difesa salva sulla linea. Sembra fatta per il Caldiero Terme ma il Raldon è abituato ai recuperi, nella ripresa  parte subito all'attacco, dopo tre minuti Girardi a tu per tu col portiere non riesce a ribattere in rete, guadagnando solo un corner. Ci pensa Agazzani (sempre lui) a creare l’occasione da rete, salta in area il suo difensore ma viene steso senza pietà, rigore, se ne incarica Girardi ma il portiere para e sembra che la partita possa terminare col vantaggio del Caldiero. Non è di questo avviso Agazzani, al 25’ entra in area palla al piede, viene affrontato dal centrale del Caldiero, lo scontro è violento, anche sulle gradinate si sente il drammatico crack, frattura della tibia per lo sfortunato Agazzani. (dall’ospedale notizie pesantii, frattura scomposta, tibia e perone) La cronaca merita un appunto all’arbitro che prima lascia correre poi su segnalazione del guardialinee, concede il rigore ed espelle il difensore (Ruffo).
Mezzora di sosta per immobilizzare la gamba fratturata e quindi trasporto all’ospedale. Si riprende con il rigore calciato da Ampsoah 1-1 e con il Caldiero in dieci uomini negli ultimi minuti che tenta la via della rete con tre azioni volitive di Erbetti senza comunque pericoli per la porta del Raldon.
Conclusione inevitabile ai rigori, il Raldon li mette a segno tutti, il Caldiero ne sbaglia uno e si dovrà accontentare della finale del 3° e 4° posto nonostante l’ottima gara disputata. Rumors sulle gradinate, la tifoseria del Caldiero non ha gradito il comportamento dell’arbitro in occasione del secondo rigore.

Gli auguri di Venetogol ad Agazzani, per una pronta guarigione, lo aspettiamo tutti in campo.

AUDACE CALCIO - POLISPORTIVA VIRTUS 2-0
Marcatori: Giurgevich al 42’ e al 65’

AUDACE CALCIO: Casarola, Mihasladominic, Tulbure, Oliosi ( all'65' Muraro), Plamadeala, Bertoldi, Liutaflorin, Danzi, Giurgevich, Zogu (al 55' Diopp), Luiz, All. Matteo Biroli
A disposizione: Carli, Bonfà, Anthony, Righetti, Rancan,

POLISPORTIVA VIRTUS: Bongiovanni, Piubelli( al 68’ Scurcan), Campanella, Zenatti, Collu, Tomellini, Fracasso,( al 62’ Cacciatori)  Feroni, Grigoli (al 58’ Abedi,), Poli, (al 35’ Righetti, ) Zenatti. All. Fabio Caldana
A disposizione: Grigoletti, Pavanello, Fittà,

ARBITRO Albarello di Verona assistito dai sigg. Righetti e Tosi di Verona

A fine partita un tifoso della Virtus  amareggiava sulle gradinate: “lezione di calcio da parte dell’Audace…”  in effetti è il miglior commento che si possa fare per una partita come questa. Matteo Biroli, poteva contare sulla formazione titolare al completo dopo una serie di infortuni ed i risultati si sono visti. Nel primo tempo c’era solo una squadra in campo, l’Audace che pur senza creare grandi pericoli, manteneva l’iniziativa sotto porta della Virtus, con due occasioni da rete, Luiz e Danzi e con un gol annullato sempre di Luiz per fuorigioco. Su palle inattive per ben tre volte Oliosi svettava in area virtussina ma senza centrare il bersaglio. Nel primo tempo i rossoneri in tenuta bianca hanno corso parecchio e ci si aspettava una ripresa con la Virtus in attacco e Audace in affanno.
Previsione errata, l’Audace mantiene il controllo e spinge ancora più a fondo, il centrocampo non lascia passare una palla, mentre il tridente d’attacco Luiz, Zogu e Giurgevich comincia a macinare azioni svariando da sinistra a destra, mettendo in difficoltà la retroguardia rossoblu. Molto controllato Luiz dalla difesa della Virtus, lo spazio è per gli altri due attaccanti.
La prima vera azione è di Zogu, ruba palla ad un difensore e s’invola verso il fondo, staffilata, il portiere è battuto ma ci pensa un difensore a ribattere sulla linea, tap-in di Giurgevich ma Campanella salva sempre sulla linea. Si sveglia l’attacco della Virtus (con un difensore) Collu, con un bel colpo di testa che impegna Casasola in una plastica parata, l’unico intervento di tutta la partita.

L’Audace continua a offrire lezioni di bel gioco, sicuri in difesa, la linea di centrocampo composta da Plamadeala, Liuta e Danzi non lascia filtrare pericoli e da un’azione di rimessa corale, la palla arriva a Giurgevich, secco dribbling fra due difensori per infilare il portiere in uscita. 1-0

Esce Zogu (ammonito) ed entra Diopp, con l’ordine di far pressing sulle ripartenze della Virtus; subito una bella azione in tandem con Giurgevich, la palla gli ritorna ma il tiro è ribattuto in angolo.
Mister Caldana dà la sveglia ai suoi ragazzi, adesso è la Virtus che pressa nella metacampo avversaria senza però poter tirare in porta, Audace leggermente in affanno ma ancora con energie da spendere, al 58’parte Giurgevich in missione solitaria, scavalca due avversari, arriva in area, supera anche l’ultimo e viene messo giù senza tanti complimenti, l’arbitro dice gli dice no, non è niente e rischia la simulazione. Al 65’ sugli sviluppi di una azione difensiva, Tulbure esce dall’area, scambia con Danzi e lancia Luiz, dribbling sul difensore e passaggio al centro per Giurgevich, che supera Tomellini e infila  Bongiovanni per il 2 a 0 che chiude la partita. Il cannoniere della serata risulta il migliore in campo (non vorrei essere considerato di parte perché con Giurgevich sono parente solo alla lontana, suo nonno era mio papà).

Arrivederci a lunedì 9 giugno per le due finali:

Caldiero Terme – Pol. Virtus ( finale 3° e 4° posto)
Audace Calcio – Raldon ( finalissima per il 1° posto)

rodolfo@giurgevich.com

38° Torneo Giacomi

Il Torneo Giacomi è un Memorial per ricordare una tragedia familiare accaduta nel 1977. I fratelli Giacomi erano  tre, Mario ( ex portiere del Verona e all'epoca del Pescara con Cadè) Gianni e Antonio. Mario, portiere, veronese di Chievo, cresciuto a pane e calcio nel Verona, dov'era tornato, titolare, dopo essersi fatto le ossa con Cerea e Legnago. Biondo, gran fisico, grandi qualità, la personalità del giocatore di razza. Capace, anche, di reagire a qualche inevitabile uscita a vuoto. Mario Giacomi divenne titolare della maglia gialloblù, il sogno della sua vita. Poi, Giancarlo Cadè lo chiamò al Pescara. E anche là, in maglia biancazzurra, Giacomi si fece apprezzare. Anzi, forse il fatto di essere lontano da casa, dov'è sempre molto più difficile diventare profeti,  lo aveva aiutato a maturare. A completare il suo bagaglio tecnico, sotto gli occhi paterni di Cadè, che prima di essere un allenatore, era quasi un altro papà. 
Così, quel giorno, quando lo vide arrivare, Cadè capì al volo che era successo qualcosa di grave. "Mister, posso tornare a Verona? E' successa una disgrazia, è morto Antonio, mio fratello, 18 anni il più giovane...". Cadè lo accarezzò, non ebbe bisogno di dirgli niente, nè di pensare la risposta. "Vai, Mario, a Verona hanno bisogno di te". E Mario risalì, col cuore a pezzi, ripensando alla famiglia, agli affetti più cari, a un destino atroce. Il giorno dopo, ci sarebbero stati i funerali, in questi casi si deve essere forti, ancora di più. Lui ce l'avrebbe fatta. Arrivò a casa, trovò disperazione. Si fece forza. Consolò tutti, abbracciò tutti. La sera, stanchissimo, andò a riposare. Lui, in stanza con l'altro fratello, Gianni. Uniti nel dolore, indivisibili nella tragedia. La mattina, era il 10 marzo del '77, li trovarono riversi nel letto, senza vita. Un difetto nella stufa era stato fatale. Passarono dal sonno alla morte senza neanche rendersene conto. Una famiglia perse in poche ore tre figli. La tragedia scosse un'intera città e il mondo del calcio. 

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 06/06/2014
 

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