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Edizione provinciale di Venezia


Settore giovanile. Doppia sanzione per il Real Campalto

Il presidente Alfiero paga di persona

Con il comunicato nr. 17 della Delegazione di Venezia del 15 ottobre 2014 scorso due sono i provvedimenti disciplinari riguardanti il settore giovanile su cui poter volgere l'attenzione. Non fosse altro perché nelle scorse ore, per porre rimedio ad errori societari, in Federazione si trovava proprio il presidente del Real Campalto Massimo Alfiero per completare i tesseramenti dei giocatori della categoria esordienti a 9 che nella sfida poi persa 3-0 con il Lido di Venezia erano scesi in campo senza essere ufficialmente iscritti.
"Ero partito per Roma prima della partita dei nostri ragazzi. Poi di ritorno dall'aeroporto ho raggiunto i ragazzi che erano a Piazzale Roma senza sospettare che la situazione del loro tesseramento fosse così carente. Chi se ne doveva preoccupare purtroppo si era proprio dimenticato di trasmettere tutta la documentazione in Federazione. Così ho anche perso quello che credevo essere un valido collaboratore, il mio direttore sportivo, che ha lasciato il suo incarico. Oltre al danno la beffa quando ho deciso di scendere in campo io come dirigente accompagnatore e così, rilevata la carenza di tesseramento, subire la squalifica sino a fine stagione. Incredibile."
Alfiero, tiene però a precisare di non contestare la decisione disciplinare, "che è stata comminata a norma di legge. Però oggi sono qui perché alla prossima occasione questi ragazzi potranno di nuovo scendere in campo, perché quello che conta è che giochino e che si divertano."


E magari si facciano notare come il ragazzino che ha giocato con la juniores del Real Campalto nella prima sanzione disciplinare comminata alla squadra mestrina. "Che è costata la giusta squalifica anche di mio figlio Nicolas che lo aveva messo a referto. Quando prima dello svolgimento della partita qualcuno mi aveva fatto notare che era un fuoriquota che non avrebbe potuto giocare io per primo ho affermato che non mi interessava. Avremmo magari perso anche a tavolino ma lui era qui per giocare e avrebbe giocato. Il terreno di gioco poi mi ha dato ragione, anche se la squalifica ha colpito anche Robert, perché era una furia in campo. Non lo fermava nessuno. Così anche la nostra juniores che nelle ultime uscite era andata malissimo, è riuscita a strappare il pareggio a Malcontenta."
"Purtroppo è sempre più difficile fare calcio oggi, quando il volontariato è scomparso. Noi a Campalto per ricominciare la tradizione del Real siamo partiti in cinque, anche con il ds che poi adesso è andato via. Ma se vuoi altre persone devi cominciare a pagare un prezzo per ciascuno di loro. Ma noi facciamo calcio per i ragazzi, per le loro famiglie, perché si divertano e giochino ancora con lo spirito ludico. Ecco che anche se perdiamo 22-0 non cambia nulla, la domenica successiva siamo di nuovo in campo per la passione per il calcio."

 

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  Scritto da Redazione Venetogol il 17/10/2014
 

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