Duecentocinquanta volte Perinon. Il bomber taglia il record
Duecentocinquanta volte Filippo Perinon. Le porte dell'Olimpo dei cannonieri di casa nostra si aprono di diritto anche per lui. Ha tagliato il traguardo al di fuori della provincia scaligera, ma non importa. Perinon è uno dei totem del nostro calcio. Ovunque è andato ha lasciato il segno: la sua, è una carriera costellata di goal e di promozioni raggiunte. Ultima, in ordine cronologico, quella raggiunta due anni fa con il Casteldazzano, squadra in cui era tornato per mantenere la promessa di riportarla in Prima. Attaccante d'area cinico come pochi, Perinon, a prescindere dalla categoria, ha sempre dimostrato d'avere il senso del goal. Ha gonfiato la rete in tutte le maniere possibili ed è per questo che, ancora oggi, il suo nome è tra i più gettonati nonostante gli anni passino anche per lui.
"Ho avuto ottimi maestri - commenta Filippo - anche se tutti mi hanno trasmesso qualcosa. Tatticamente Malaman è stato il migliore, con lui ho sempre segnato un sacco di reti. Umanamente parlando invece, ricordo il "Puma" Montagnoli, che ho avuto a Lugagnano. Mi è rimasto dentro".
Ogni goal è per Gloria, la moglie che da una vita lo accompagna per i campi di calcio, e per i suoi due figli, Tommaso ed Eleonora.
"Dovrò sempre ringraziare mia moglie - racconta - per avermi seguito e per avermi permesso di coltivare la mia passione senza impedirmi mai nulla. I goal li dedico a lei e ai miei due bellissimi bambini".
Oggi Filippo gioca nel Marmirolo, nel mantovano, dove dieci anni fa fece furori, diventando uno degli idoli calcistici del paese. In estate la dirigenza ha scommesso ancora su di lui, nonostante sia passato un decennio. A giudicare dalla partenza, pare che la scelta sia stata, come al solito, azzeccata.
"Mi hanno chiesto di aiutare la squadra a salire di categoria - conclude - siamo terzi, ho già segnato tre goal e tagliato questo traguardo. Sul piatto c'è una nuova scommessa per me: voglio vincerla".