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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Finale Coppa FVG: il Vesna infila la quarta che porta al trionfo!

E' il Vesna ad accedere alle finali Tricolori e se la vedrà contro Liapiave e V. Bolzano

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Nella foto: il Vesna trionfatore della Coppa Italia Friuli.

Flaibano-Vesna 2-4

Flaibano: Cucutti, Pontoni, Tisiot (43’ st Pellegrina****), Rebustini***, Gallinelli, Zucchi***(1’ st Leonarduzzi****), Pinzano, Marco Rossi, Bivi**, Namio (1’ st Varutti).
A disposizione: 12 Rota**** , 14 Melchior, 15 Paolini****, 17 Cignolini****
Allenatore: Massimiliano Rossi

Vesna: Carli, Goran Kerpan, Potenza, Avdic, Disnan***, Vatovec, Kasmac (17’ st Menichini), Toffoli, Colja*** ( 33’ st Stanich**), Bozic, Venturini.
A disposizione: 12 Markovic , 13 Purjc , 14 Arduini* , 15 Albert Kerpan, 17 Sammartini**** .
Allenatore: Luigino Sandrin

Arbitro: Bogdan Nicolae Sfira sez. di Pordenone
Assistente n° 1: Simone Corradini sez. aia di Latisana
Assistente n° 2: Nemanja Panic sez. aia di Trieste

Reti: 2’ pt Namio (F) su calcio di rigore, 5’ Potenza (V), 19’ pt Venturini, 22’ e 39’ pt Colja, 19’ st Marco Rossi

Note. Pomeriggio nuvoloso, terreno allentato per la neve caduta e spalata alla vigilia della finale, spettatori 1000 circa di cui 647 paganti.
Ammoniti: Goran Kerpan, Pinzano, Bozic, Potenza, Avdic, Leonarduzzi
Recupero: pt 1’ st 4’
(**) under della finale FVG: *’95, **’96, ***’97, ****’98
Presenti alla finale il presidente regionale Toffoletto, il vice Canciani.

Manzano del Friuli. Il rettangolo dei “seggiolai” porta in trionfo il Vesna. La formazione del friulano Luigino Sandrin nel pomeriggio si è aggiudicata il trofeo 2015-16, succede nell’albo d’oro regionale alla Virtus Corno e sarà il club che rappresenterà l’ FVG nella fase nazionale. Una finale che nel cammino stagionale ha avuto il suo primo faccia a faccia della storia nella sfida di campionato giocata nel mese di novembre e archiviata sul pareggio, 1-1. Squadra giovane l’undici schierato a referto da Max Rossi, ex centravanti di Pordenone, Sanvitese, Darfo Boario e Flaibano. Il club giallo nero, neopromosso in Eccellenza, grande artefice nella Primavera scorsa della fase scudetto juniores Elite (eliminazione per mano dell’Alzano Cene Bergamo), proprio sulle basi questa squadra ha costruito un giocattolo già amalgamato, dinamico, tenace, con gamba e con tanta voglia di sfondare. Il Vesna di Luigino Sandrin, ex difensore di Tamai, Sacilese, Città di Concordia, Triestina, Sandonà, Portograro, Pordenone e Rivignano, sul piano dell’esperienza ha molto di più da offrire al pubblico accorso per la finale. I triestini di S. Croce possono contare sullo spessore e l’esperienza dell’ attaccante Venturini vincitore della coppa con la maglia della Manzanese (avversario il Real Vicenza).
A referto nelle fila friulane mister Max Rossi paga dazio con tre assenze (squalifiche) di tre difensori del valore di Vit, il lungo centrale giallo nero, di Gori e di Benedetti ex difensore esterno ex Altovicentino. Nelle schermaglie del pre-gara mister Rossi opta per l’impiego di Namio sulla fascia sinistra e portare in panchina il talentuoso Varutti, spalla ideale di Marco Rossi. I giuliani di sono in formazione tipo, nel reparto arretrato mister Sandrin difende a destra con Goran Kerpan, ovviando all’assenza di Patrich Muccio Grasso. In attacco i biancocelesti triestini presentano il collaudato tandem Colia ’97 e Venturini, di casa a Manzano con a rimorchio in fase di suggerimento il raffinato e ispirato Bozic. Dirige Sfira di Pordenone.
Superlativo l’avvio di gara del Flaibano che dopo solo 52” di gara si vede baciato dalla buona sorte e dall’ingenuità di Goran Kerpan che si fa pescare in fallo nei sedici metri e Sfira non ha dubbi nell’assegnare il penalty. Sul dischetto si pirta Namio che spiazza sulla sinistra il guardiano Carli. E’ un botta e risposta che al 5’ si concretizza con il pareggio del Vesna: taglio nel sedici metri di Bozic, la palla rasenta il dischetto del rigore e la spaccata dell’avanzato Potenza, privo di marcatura e della doverosa pressione della difesa giallonera insacca il cuoio alle spalle di Cicutti.
Sullo slancio del pareggio l’undici di Sandrin schiaccia all’indietro il Flaibano che all’8 rischia di subire il bis: Colja palla al piede punta i sedici metri, approfitta del velo di Venturini e la conclusione è ribattuta alla grande da Cicutti; sul pallone respinto si lancia tutto solo Potenza ma il rimbalzo lo beffa di fronte alla porta. Il Flaibano con il baricentro molto basso fatica a conquistare metri e la formazione triestina sul piano del palleggio riesce a dare ordine e profondità alla propria manovra facilitata dal moto perpetuo del tandem Venturini Colja . Al 19’ la coppa inizia a prendere la strada di S. Croce: lunga rimessa laterale (un corner per la lunga parabola assunta dal del pallone) di Goran Kerpan la traiettoria scende sul secondo palo dove nel grappolo sale in cielo Venturini che di forza devia il pallone in rete. E’ il gol che da il “la” al crescendo del Vesna cinico e determinato nel piazzare il pallone della sicurezza. 22’: è Colja attaccato alle spalle dal diretto avversario a dettare la combinazione con Venturini, il “dai e vai” sulla linea dei sedici metri taglia come il burro la difesa giallo-nera e di piatto a sei/sette metri da Cicutti fissa il tris. Incanalata la finale il Vesna rifiata e al 30’ un assolo in dribbling di Bivi è fermato fallosamente ai 18 metri dalla difesa biancoceleste; il piazzato da posizione favorevole di Rossi va troppo alto. Subito dopo è ancora Rossi a cercare il colpo balistico dalla media distanza e il pallone rasenta i pali di Carli. Il finale di tempo vede la reazione del Flaibano che al 36’ porta Namio al tiro da posizione defilata e Carli si arcua in volo plastico e il pericolo è sventato. Ma la frittata il Flaibano la compie sulla ripartenza triestina: respinto il pericolo dall’angolo la formazione di Sandrin è ripartita impressi, Colja nel dare pressione ai due difensori giallo neri piazzati sulla linea del centrocampo si guardano a vicenda, mia, tua e Colja li infila involandosi verso Cicutti che infila con un preciso rasoterra. E’ il 4-1 che segna la resa del Flaibano e consegna la coppa al Vesna con 45’ di anticipo. Al rientro in campo dopo la pausa mister Rossi getta nella mischia Varutti e Leonarduzzi. Al 12’ ci prova dal limite Gallinelli e la palla esce di un paio di metri.
Il Vesna sull’avanzata dei giallo neri ha modo di rilanciare l’azione in contropiede e rendersi pericoloso nei sedici metri udinesi. Al 18’ superba iniziativa di Venturini, l’ala si libera sulla linea di fondo campo serve all’indietro Colja che prende la mira, ma il piattone esce di…centimetri. La finale stante la supremazia territoriale del Vesna sembra chiusa, ma al 19’ è Marco Rossi con una fucilata dal limite dell’area a far lievitare il tifo giallonero. Il Flaibano ci crede, rischia il tutto per tutto e nei 25’ che restano da giocare la formazione di Massimiliano Rossi da un saggio di coraggio e resistenza fisica. Ma sulla sponda Vesna la lettura della finale indirizza mr. Sandrin a coprirsi con l’uscita di Colja per il tattico Stanich. Ma la gara salvo qualche spunto finale che anima l’infreddolito pubblico accorso al comunale di Manzano e già archiviata. Il Vesna sale sul trono e iscrive il proprio nome sul massimo trofeo regionale.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 06/01/2016
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