34. Massimo Casagrande. La finale del 1. maggio Udinese-Pordenone...
Vai alla galleriaNella foto: il Pordenone di Stefano Daniel, finalista del "Casagrande".
Pordenone-Vittorio Veneto 6-0
Pordenone: De Toffol , Sandoletti, Antoniazzi, Morandini, Capraro, Zilli, Secli, Sanzovo, Spader, Puppo, Banse
In panchina: 12 Pavetta
Nel st. sono entrati: 13 Bertoncini, 14 Mandato 15 Furlan 16 Rossi, 17 Breda
Allenatore: Stefano Daniel
Vittorio Veneto: Cagna, Camerin, Bottecchia, Dal Bo, Battistuzzi, Badio, Sari, Rupolo, Alioui. Festino, Scotà.
In panchina 12 Tanci
Nel st sono entrati: 13 Sakajeva, 14 Bettiol, 15 Brescacin, 16 Da Ros, 17 Kasciami, 18 Crosato
Allenatore: Marco Fabbro
Arbitro: Sergio Palmieri sez aia di Conegliano V.to
Assistenti: Massimo Mel e Gianmarco Tonon sez. di Conegliano V.to
Reti: 22’ e 31’ pt Secli, 26’ pt Sanzovo, 35’ pt Morandini, 2’ st Zilli su rigore, 28’st Morandini
Note. Serata fresca, temperatura di 18 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 140 circa
Recupero: pt 1’ st 4’
Godega di Sant’Urbano. Udinese-Pordenone è la finale della 34^ edizione del torneo Interregionale Giovanissimi “Massimo Casagrande” in calendario il 1° maggio alle ore 10,30. Un abbinamento che ripropone il valore del calcio giovane friulano dominatore a Godega nelle ultime edizioni, l’ultima vinta dal Comunale Fontanafredda. Il 6-0 cadenzato dai “Ramarri del Noncello” nella porta del Vittorio Veneto risalta la prestazione concreta, finalizzata al gol dei ragazzi di Stefano Daniel che nella semifinale ha potuto integrare l’11 a referto con un paio di elementi della formazione Nazionale. In campo la differenza si è vista col trascorrere dei minuti. Il Vittorio Veneto ha retto la pressione nero verde per una ventina di minuti per poi sciogliersi davanti al tambureggiante assedio friulano. Al 13’ il primo campanello d’allarme in area rossoblù è frutto dell’iniziativa sulla sinistra di Banse: il cross pennellato dal’estrema sinistra pesca sul secondo palo Secli e la girata i acrobazia scheggia il palo alla destra del portiere. Insiste il Pordenone e al 19’ Cagna ribatte a piedi uniti un tiro ravvicinato di Sanzovo. Al 22’ il raddoppio nero verde: è Spader prodotto di casa a imbeccare nella sospensione Secli che insacca di testa. Al 26’ il crescendo friulano porta a tre i gol con una palla filtrante dalla sinistra di Puppo insaccata di piatto da Sanzovo. Limitare il passivo ci pensa Cagna che al 27’ si erge a baluardo di piede al fendente basso di Secli. 4’ dopo è ancora Secli a insaccare in mischia il pallone del tris, gol anticipata di 1’ dalla acrobatica rovesciata a forbice di Spader che centra la traversa con il pallone che rimbalza “dentro o fuori” (?) della linea di porta. Prima del riposo scocca il tempo per la quaterna di Morandini con un tiro dal limite. Nella ripresa, a partita confezionata, il Pordenone porta a cinque i numero dei gol con il sigillo dagli undici metri di Zilli che si diletta nello “scavetto” per inchiodare sul terreno il reattivo Cagna. Al 4’ anche il Falmec ha la sua bella occasione per timbrare il gol della bandiera. Al 28’ la goleada dei nero-verdi è completata dalla sestina di Morandini su calcio piazzato.
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