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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Padova


Il Punto tecnico del 11 gennaio 2014. Union Pro-Biancoscudati PD...

Mister Ronchin su Union Pro - Biancoscudati

 

Non si sono certamente annoiati i circa 1500 spettatori presenti domenica allo stadio comunale “Arles Panisi” di Mogliano Veneto per assistere alla prima giornata di ritorno del girone C del Campionato Nazionale Dilettanti.
Entrambe le squadre dovevano riscattarsi dalle sconfitte patite nel turno precedente, con obbiettivi di classifica diversi: Biancoscudati Padova per rimanere in testa alla classifica, l’Union Pro per distanziarsi il più possibile dalle “sabbie mobili” dei play out. Ha vinto l’Union Pro grazie ad una prestazione maiuscola in termini di spirito di sacrificio, concretezza e attenzione in tutte le fasi di gioco. Il Biancoscudati Padova di oggi ha offerto un prestazione sottotono, considerato il proprio potenziale: è mancata la lucidità sottoporta, i reparti spesso sempravano slegati tra loro e i troppi errori nella fase difensiva sicuramente hanno influito sul risultato finale della corazzata padovana che, bisogna tenere presente,  ha giocato con l’uomo in più per un’ora di gioco. 
Il match ha offerto anche agli addetti ai lavori che vi hanno assistito, diversi spunti da analizzare. Tengo a precisare che le valutazioni che mi appresto ad esporre rispecchiano un opinione personale che puo’ essere condivisibile o meno dai lettori di Venetogol  e  da chi era in tribuna con il sottoscritto ad assistere alla gara.  Passiamo all’analisi della partita. Come desumibile dal posizionamento dei giocatori nella “lavagna” sopra raffigurata,  L’Union Pro di mister Feltrin  ha adottato inizialmente un sistema di gioco che prevedeva quattro difensori quattro centrocampisti un trequartista  e un attaccante ossia un 1-4-4-1-1 che si trasformava in un 1-4-5-1 in fase di non possesso palla lasciando solo Comin sopra la linea della palla. Mister Parlato ha invece proposto inizialmente un 1-4-2-3-1 con quattro difensori due centrocampisti centrali, tre trequartisti (con Mazzocco con caratteristiche meno offensive di Petrilli) e un attaccante.
L’inizio del match ha evidenziato un Biancoscudati Padova molto aggressivo e sicuro nel possesso palla e un Union Pro più guardingo e attento ma mai rinunciatario nel cercare di ripartire sfruttando la velocità dei propri giocatori offensivi.  Fino al trentesimo del primo tempo (momento in cui l’Union Pro è rimasto in dieci uomini per la giusta espulsione di Trevisiol) la squadra di casa non ha concesso molte occasioni agli ospiti, merito del pressing ben organizzato dei 4 (molto bravo anche il ’96 Serena) centrocampisti moglianesi e soprattutto del trequartista ’96 Casarotto molto bravo, dopo un’azione offensiva,  a riportarsi velocemente sotto la linea della palla e chiudere le linee di passaggio verso i due mediani bianco scudati (nonché a raddoppiare la marcatura) e di conseguenza  non permettendo che filtrassero pericolose verticalizzazioni per Cunico o Ferretti. Infatti il gol del Biancoscudati Padova è stato frutto di una transizione positiva ben finalizzata dai Biancoscudati Padova che hanno sfruttato al meglio l’errore in disimpegno dell’esterno basso avversario Niero, mettendo nelle condizioni il trequartista di destra Petrilli di fare quello che gli riesce meglio: 1 contro 1 in velocità nei pressi del limite dell’area. Nell’occasione Furlan si è fatto saltare facilmente all’interno dall’ 11 padovano e  Trevisiol e Zanette non si sono posizionati correttamente per dare copertura al terzino biancoceleste.
Il gol del vantaggio di Petrilli ha forse illuso troppo presto  i giocatori  del Biancoscudati Padova che la partita fosse in discesa: nel calcio si sa che tutto è possibile e l’uno-due subito nell’arco di dodici minuti ha complicato l’andamento della partita per i padovani e ha permesso alla compagine di Feltrin di attuare una strategia congeniale alle proprie caratteristiche: pressing difensivo e ripartenze veloci.  Che non fosse una grande giornata per il Biancoscudati Padova lo si era capito già al 16’ nell’occasione del primo gol subito quando, l’esterno basso dell’Union Pro, Igor Furlan, ha ricevuto palla all’altezza del vertice sinistro della propria area di rigore ed in conduzione con una finta di corpo saltava troppo facilmente Petrilli, prendeva campo, il n.8 Atai Najafi del Biancoscudati Padova in ritardo nella scalata difensiva (troppa distanza fra i trequartisti e i due mediani di centrocampo) che desisteva nel contrastarlo (togliere tempo e spazio al portatore di palla avversario..), l’esterno basso Salvadori preoccupato della velocità del 9 moglianese Nobile, decide di non stringere dentro il campo, il centrale difensivo che esce in ritardo sul portatore di palla (Furlan) senza una grande pressione e per ultimo l’altro difensore centrale che non assorbe il taglio di Comin. Troppe disattenzioni nelle letture dei movimenti (triangolo difensivo e restringimento delle distanze tra i componenti dello stesso reparto..?  alla mal parata scappo e stringo togliendo profondità….?)
Nell’Union Pro in fase di costruzione sono risultati importanti sia i movimenti di Comin bravo a togliersi dalla marcatura e nel cercare spazi anche nelle zone laterali del campo non dando punti di riferimento alla difesa patavina e facendo “salire” la propria squadra, sia le accelerazioni di Nobile sulla fascia sinistra. I movimenti offensivi del Biancoscudati Padova  sono risultati spesso prevedibili in quanto Ferretti e poi Amirante sono più attaccanti d’area che di movimento, Cunico trequartista centrale raramente ha attaccato la profondità: di conseguenza l’unico giocatore che ha messo in seria difficoltà l’Union Pro è stato Petrilli, devastante nell’uno contro uno sulla fascia destra e fermato spesso dai giocatori di casa solo con le “maniere forti”, sostituito dopo un quarto d’ora della ripresa.
Dopo l’espulsione di Trevisiol l’Union Pro è passato ad un 1-4-4-1 con Casarotto che si è spostato a destra sulla linea dei 4 centrocampisti, Niero è passato al centro della difesa e il ’95 Saitta a fare l’esterno basso di destra.  Mister Feltrin ha mantenuto questo assetto fino alla fine del match mentre mister Parlato nel corso del match ha inserito, dopo il cambio forzato di Ferretti con Amirante del primo tempo, altri due attaccanti, Ilari e Zubin cercando giustamente di allargare ed aggirare la difesa dei padroni di casa per sfruttare la bravura a centro area di Amirante e di Zubin con molti cross provenienti dalle fascie. Infatti negli gli ultimi 20’ di gara il Biancoscudati Padova passa ad un modulo  1- 3 – 4 – 1- 2 ultra offensivo con molte palle alte scaraventate nell’area trevigiana ma, in parte per l’imprecisione degli avanti padovani e in parte per merito dell’attenzione e delle letture della retroguardia dell’Union Pro, il risultato finale ha premiato la squadra del Terraglio. Da precisare però che la dea bendata oggi non è stata sicuramente dalla parte dei Biancoscudati Padova!!
Il terzo gol dell’Union Pro ha evidenziato la giornata poco felice della difesa padovana: il terzino assist-man Furlan riparte dalla propria area ancora indisturbato, fa una trentina di metri verso la metacampo senza che alcun giocatore avversario lo contrasti, alza la testa e calcia uno spiovente verso il centro della difesa padovana (4 giocatori), inserimento di Casarotto e gol. Prima disattenzione:  non c’è stata azione ritardatrice su Furlan frutto di un cattiva gestione delle coperture preventive; seconda disattenzione: non eseguita correttamente la diagonale difensiva dal n.3 De Grassi che avrebbe dovuto assorbire il taglio ad entrare di Casarotto posizionandosi correttamente con il corpo guardando palla e avversario;  terza disattenzione: il portiere Cicioni  avrebbe dovuto leggere meglio la traiettoria lunga della palla ed anticipare eventualmente con un colpo di testa al volo il centrocampista moglianese (la palla ha rimbalzato dentro l’area di rigore) prima che lo stesso controllasse palla e lo infilasse.
Il bel gol al 40’ di Cunico in acrobazia rende solo meno amara la sconfitta del Biancoscudati Padova che non ha saputo sfruttare la superiorità numerica avuta per più di un’ora di gioco ed è sembrato soffrire oltremodo la velocità degli avanti dell’Union Pro. Tre punti insperati ma meritati per la truppa di Feltrin che dopo aver espugnato Belluno si conferma “amazzagrandi” anche contro l’armata Biancoscudati Padova. Troppe  sbavature e disattenzioni oggi per i Biancoscudati in questa partita: mister Parlato sicuramente lavorerà in settimana affinchè la propria squadra, costruita con l’obbiettivo di vincere il campionato, non faccia ancora passi falsi nel girone di ritorno. Dario Ronchin


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  Scritto da ZZZ ZZZ il 14/01/2015
 

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