Futuro campionati: il parere di Claudio Sella e Christian Gobbato
Presidente del Cavarzano Oltrardo e capitano/bomber del Caerano
Prosegue la rubrica quotidiana dedicata a impressioni, pareri e auspici degli addetti ai lavori in merito all’emergenza Coronavirus "applicata" al calcio. Va precisato che tutti coloro che sono stati interpellati hanno premesso che la cosa più importante è la salute. Trattandosi di uno spazio calcistico, proviamo comunque a parlare di sport, nella consapevolezza che al momento le cose più importanti sono ben altre.
Claudio Sella, presidente del Cavarzano Oltrardo in Promozione (girone D): “Abbiamo chiesto che finisca tutto qui. Star fermi due mesi, facendo poi le corse per terminare il campionato, non avrebbe senso. Anche perché è improbabile che la situazione si risolva al 3 aprile. Dobbiamo concentrarci su altro. Siamo stati tra le prime società ad aver bloccato l’intera attività, anche giovanile, dopo i primi decreti del governo. Abbiamo quindi chiesto alla Figc lo stop, con una lettera sottoscritta da altre 8 società bellunesi: Union San Giorgio Sedico, Alpago, Fiori Barp Mas, Limana, Alpina, Gemelle, Ponte nelle Alpi e Schiara. In merito alle classifiche, nell’eventualità di una conclusione anticipata, la Federazione farà le sue valutazioni. Ho visto che stanno venendo avanti varie opzioni. Noi accetteremo qualsiasi decisione a prescindere”.
Christian Gobbato (in foto), capitano e bomber del Caerano in Prima categoria (girone F): “Temo che l’emergenza Coronavirus si prolungherà oltre inizio aprile. Se invece la situazione migliorasse, per me si potrebbe anche tornare in campo per portare a termine la stagione, eventualmente a porte chiuse qualora non fosse consentito fare altrimenti. Ma resto dell’idea che è quasi impossibile tornare a giocare entro un mese. In caso di blocco definitivo, non saprei trovare una facile soluzione all’incognita delle promozioni e retrocessioni. Secondo me gli organici della prossima stagione andrebbero riconfermati così come sono adesso. Tuttavia mi rendo conto che per molte società sarebbe un bel problema non salire, visti gli investimenti”.