Simone Depoliti racconta la sua esperienza nella massima serie lettone
Il nuovo allenatore del Ponzano (girone D di Promozione) ha lavorato con lo Spartaks Jurmala, in riva al Mar Baltico
Vai alla galleriaNella foto a lato: Simone Depoliti in occasione dell'amichevole con l'Energy Cottbus in Germania.
Simone Depoliti (in foto), classe 1986 di Preganziol, da fine febbraio è il nuovo allenatore del Ponzano in Promozione. Ha alle spalle un'esperienza nella massima serie lettone, terminata ad un soffio dalla qualificazione alla prossima Europa League. Ecco come ci racconta il calcio sul Mar Baltico.
"La mia esperienza sul Mar Baltico nasce a gennaio 2019 quando l’allenatore italiano Nunzio Zavettieri (professionista esemplare con un passato nel Bari in Serie B e tanta Lega Pro al sud) mi chiama per chiedermi disponibilità a fargli da assistant coach nella sua nuova avventura alla guida dello Spartaks Jurmala, formazione militante nella massima divisione lettone.
L’approccio nella nuova realtà è subito positivo benché la classifica inizialmente non fosse delle migliori e il meteo la rispecchiava in pieno ma la voglia di migliorare della società (formata da una dirigenza giovanissima ma molto preparata e competente) e dei componenti dello staff tecnico era tanta e l’orologio non si guardava mai, la testa era solo rivolta ad una cosa, il campo e alla continua ricerca della cura del dettaglio.
La squadra era completamente nuova e anch’essa con una età media molto bassa con giocatori provenienti da moltissime nazioni diverse e, soprattutto, culture diverse.
Una volta trovato l’equilibrio tra i vari fattori (vita di campo, extracampo, alimentazione, mentalità) inizia la nostra risalita in classifica soprattutto nel mese di maggio dove la squadra e il mister vengono premiati rispettivamente come squadra e allenatore del mese, riconoscimento attribuito direttamente dalla Federcalcio lettone.
La possibilità per me di lavorare con professionisti di alto livello e alcuni veterani della rosa con un passato importante alle spalle (nazionali e competizioni europee) aumenta notevolmente il mio bagaglio tecnico e umano.
Il mio lavoro quotidiano consisteva nella gestione del dipartimento di metodologia tecnica e della preparazione audio video delle partite, in qualità di match analyst.
L’avventura all’estero non si è fermata solo nei confini territoriali lettoni poichè durante le soste campionato e pause nazionali (in Lettonia il campionato va da marzo a novembre e si osserva la pausa in inverno mentre in estate si gioca regolarmente) la società organizzava dei training camps e delle amichevoli internazionali di alto livello come in Polonia a Poznan contro Lech Poznan, in Germania contro una nobile decaduta come l’Energy Cottbus, a Mosca contro la Lokomotiv Mosca di Joao Mario (foto in galleria), in Svizzera contro FC Zurich e Servette, in Italia contro l’Udinese di Luca Gotti.
Le esperienze in campionato, le trasferte, sono state occasione anche per capire a fondo una cultura diversa dalla nostra, di un paese orgoglioso della propria identità e con una forte propensione allo sviluppo e alla crescita totalitaria.
Ad oggi, figlio di questa esperienza, le mie intenzioni sono di mantenere un profilo internazionale e le richieste pervenute da altre parti del mondo (Sudamerica soprattutto) mi tentano ma se si prospettasse la possibilità di costruire un progetto tecnico all’avanguardia per lo sviluppo calcistico del territorio, sicuramente lo prenderei in forte esame.
Nel frattempo, alla Lettonia e al meraviglioso blu del Mar Baltico, è solo un arrivederci alla prossima".