Cordignano: la voglia di normalità è più forte delle preoccupazioni
"Dopo mesi difficili abbiamo sperato in un modello calcistico nuovo dettato dai tempi che stiamo vivendo fatto di buoni rapporti, di buone comunicazioni, di buoni propositi, di sinergie, di azioni corrette improntate sul rispetto dei giocatori, dei genitori e delle società, ma evidentemente ci sbagliavamo"
Aspettando la comunicazione ufficiale dell’avvio dei campionati con il relativo protocollo di sicurezza, il Cordignano dopo le prime settimane di lavoro del DS Federico Trentin per la Prima Squadra e Juniores e del DS del settore giovanile Marco Celotto, stanno definendo le ultime trattative in entrata e in uscita di alcuni giocatori completando così le rose per renderle competitive in tutte le nostre categorie. E’ inoltre stato raggiunto per il terzo anno consecutivo l’iscrizione al campionato di tutte le categorie dai Piccoli Amici alla Prima Squadra. Con orgoglio ci piace sottolineare che tutte le squadre sono allenate da mister patentati con un’ottica di insegnamento non solo tecnico/calcistico ma anche educativo.
Per la stagione sportiva 2020/21 tutte le società dopo mesi di stop forzato per il Covid, vivranno con la preoccupazione di un ritorno del virus. Sarà un anno difficile dal punto di vista economico per i mancati tornei estivi del settore giovanile anche perchè molti sponsor ad oggi non vivono un momento di ripresa del lavoro e di conseguenza le sponsorizzazioni si potrebbero abbassare.
La voglia di tornare alla normalità è più forte delle preoccupazioni vista la tanta voglia dei ragazzi di tornare a divertirsi e a giocare.
Impegni economici e organizzativi non mancano mai per le società piccole come la nostra, essendo molte volte costrette ad affrontare variabilità non previste soprattutto nel settore giovanile. Società più importanti, il più delle volte vicine e così dette “amiche“, si sentono libere di condurre trattative non regolari per convincere con promesse allettanti “da marinaio“ giocatori bravi a trasferirsi senza il coinvolgimento della società di appartenenza, se non dopo il fatto compiuto con evidenti ricadute sia organizzative che economiche. Un malcostume questo, di scorrettezza che va perseguito nei canali Federali.
Dopo mesi difficili abbiamo sperato in un modello calcistico nuovo dettato dai tempi che stiamo vivendo fatto di buoni rapporti, di buone comunicazioni, di buoni propositi, di sinergie, di azioni corrette improntate sul rispetto dei giocatori, dei genitori e delle società, ma evidentemente ci sbagliavamo.
Comunicato Cordignano