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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Tutte le domande e le risposte sul Protocollo Figc per la ripresa

Ecco il documento dell'Associazione italiana avvocati dello sport

Ecco il documento dell'Associazione italiana avvocati dello sport sul Protocollo Figc. Si tratta una sorta di FAQ diviso per argomenti, frutto degli approfondimenti svolti dal CRV e dall’avvocato Gianmaria Daminato a favore delle società dilettantistiche del Comitato regionale Veneto.

Il Protocollo Attuativo FIGC in ambito dilettantistico e giovanile sta suscitando l’interesse dei tesserati, dei genitori dei minori praticanti e dei dirigenti di società.

L’intervento della FIGC trae spunto dall’attuale quadro normativo nazionale e dai provvedimenti integrativi emanati dalle Autorità Regionali.

AIAS ha approfondito il tema cercando di dare interpretazione e risposta ai quesiti ed ai dubbi emersi a seguito della pubblicazione del Protocollo.

Il documento realizzato costituisce una sorta di FAQ diviso per argomenti e trae origine dagli approfondimenti svolti dall’Avvocato Gianmaria Daminato a favore delle società dilettantistiche del Comitato Regionale Veneto.

Tale documento non può considerarsi esaustivo e si prefigge unicamente l’obbiettivo, come Associazione degli Avvocati dello Sport, di dare un contributo al mondo del calcio giovanile e dilettantistico.

Si raccomanda ogni e più approfondita valutazione e considerazione mediante una attenta e puntuale lettura del protocollo (clicca qui) a cui questo documento non intende e non può in alcun modo sostituirsi.

Domande / Risposte “Protocollo per la ripresa dell’attività” – FIGC

DELEGATO PER L’ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO (DAP) E MEDICO DI RIFERIMENTO

Il DAP deve essere presente all’interno dell’impianto oppure può delegare le sue funzioni?
Il DAP o il Medico competente svolgono una attività che consiste sinteticamente nell’acquisizione delle autocertificazioni e dei certificati medici e nel mantenere il registro delle presenze. Si ritiene che tale attività non possa essere delegata.

Il DAP è uno solo per società o ce ne può essere più di uno?
Il protocollo sul punto non pone limitazioni. Deve, però, essere chiara l’attribuzione delle competenze e conseguentemente è ipotizzabile la nomina di un delegato per il settore giovanile, uno per alcune categorie dello stesso e uno per la prima squadra.

Il DAP deve avere qualche qualifica particolare? La sua nomina deve essere comunicata a qualche ente?
Il protocollo non individua competenze specifiche. Il DAP deve comunque essere in contatto con un medico che venga costantemente informato per quanto di competenza e si faccia carico degli adempimenti necessari. Il protocollo, inoltre, consiglia di individuare, oltre al DAP, un soggetto formato ed esperto in materia di prevenzione e protezione per la verifica degli adempimenti previsti dalla legge. Si stanno organizzando corsi per una più completa formazione.

Se una società ha diverse squadre SGS che giocano la domenica mattina in contemporanea, alcune in casa e alcune in trasferta, dovrà avere un DAP per ciascuna squadra?
Dobbiamo distinguere la figura del DAP dal DGE (soggetto delegato all’organizzazione dell’evento).
È il DGE che svolge attività nel giorno della gara. Si ritiene che tale funzione possa essere svolta dal dirigente accompagnatore.

Esistono dei corsi di aggiornamento/formazione per la figura del DAP?
Sì, sono in fase di organizzazione, mentre altri stanno per partire.

Il DAP può essere anche un allenatore?
Il protocollo non pone limitazioni in tal senso, ma per le funzioni da svolgere sarebbe più opportuno il ruolo fosse ricoperto da un dirigente.

Il DAP e il DGE (Delegato per la Gestione dell’Evento) sono la stessa figura? Che differenze ci sono tra i due ruoli?
Sono figure distinte. Nulla vieta che il DAP svolga anche funzione di DGE, ma i loro compiti sono differenti. Il DAP svolge una funzione di attuazione delle linee guida e del protocollo mediante specifiche funzioni. Il DGE è il soggetto delegato alla gestione dell’evento per conto della squadra ospitante.

Qualora la società non riesca ad individuare un medico di riferimento, a chi può rivolgersi in caso di bisogno?
Il protocollo fa riferimento alla necessità che un medico di riferimento sia sempre raggiungibile.

La nomina del medico di riferimento deve avvenire con nomina scritta come avviene per il medico competente?
Si ritiene che la nomina possa essere conferita senza particolari formalità, ma che sia indicata nell’organigramma.

AUTOCERTIFICAZIONE E MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA

Per i componenti del gruppo squadra autocertificazione (per i 14 giorni precedenti) e rilevazione della temperatura corporea sono obbligatorie ad ogni allenamento?
Con l’autodichiarazione il soggetto rende una “fotografia” della propria situazione vissuta nei 14 giorni precedenti alla sottoscrizione della stessa. Si ritiene, quindi, vada ripetuta ogni 14 giorni.

In caso di atleti minori, l’autocertificazione deve essere firmata da entrambi i genitori?
L’autocertificazione si riferisce alla figura del “genitore”. Trattandosi di questione di salute, tuttavia si ritiene preferibile la duplice sottoscrizione.

Le certificazioni o autocertificazioni devono essere fatte in base alle normative previste in materia (art. 445 e 446) e sono quindi perseguibili per legge in caso di non veridicità?
Sì, eventuali dichiarazioni mendaci comportano le relative sanzioni.

Per evitare un’eccessiva produzione cartacea e semplificare l’organizzazione, è possibile inserire una postilla sull’autocertificazione in cui si richiede al dichiarante di comunicare eventuali variazioni dello stato di salute?
Si ritiene preferibile fare riferimento al modello classico di autocertificazione.

ALLENAMENTI E PARTITE

Il protocollo vieta lo svolgimento delle partitelle nel corso degli allenamenti?
Non risultano limitazioni in tal senso.

È possibile organizzare amichevoli anche senza l’autorizzazione FIGC?
È preferibile l’organizzazione di amichevoli ufficiali.

Anche le amichevoli SGS devono avere l'autorizzazione del Comitato ed un Direttore di Gara ufficiale?
È preferibile.

Supponendo che una squadra venga fermata per 14 giorni dopo un caso di positività, ipoteticamente da sabato 1 a sabato 15, dovrebbe ripresentarsi a giocare domenica 16 senza essersi allenata per 14 giorni?
In caso di positività accertata sarà l’ASL competente ad assumere le valutazioni del caso.

Quali sono i documenti che la società di casa e la società ospite devono scambiarsi prima o dopo una partita?
La squadra ospitante consegna la certificazione di avvenuta sanificazione. Entrambe le squadre debbono consegnare la certificazione del rispetto da parte di tutto il gruppo squadra delle prescrizioni sanitarie relativamente agli accertamenti COVID-19 previsti dai protocolli vigenti e dalle normative legislative.

Per quanto riguarda le partite, gli ospiti devono fornire l'autocertificazione oppure basta la misurazione della temperatura con conseguente firma sul registro della società di casa?
Vanno presentate le certificazioni richieste.

Come deve comportarsi la squadra di casa se la squadra ospite si presenta senza autocertificazioni? Il DAP può richiedere l’annullamento della partita?
È fatto obbligo alle società di consegnare la certificazione richiesta. Il protocollo non prevede sanzioni, ma si tratta di un comune obbligo che grava su tutti i tesserati.

Il CRV fornirà alle società i moduli per le varie autocertificazioni per lo svolgimento delle gare?
Si ritiene che sia sufficiente una dichiarazione da parte della Società sulla propria carta intestata.

Che cosa succede se una squadra non può presentarsi ad una o più gare perché in isolamento fiduciario in quarantena? Sono previste delle sanzioni da parte del Giudice Sportivo?
Il protocollo non prevede ipotesi di tale natura. Come detto, l’eventuale positività accertata dovrà essere gestita dall’ASL di riferimento.

Anche gli arbitri sono tenuti a fornire l’autocertificazione alla squadra di casa?
Il protocollo chiarisce che gli arbitri sono assimilabili al gruppo squadra, il loro arrivo allo stadio andrà preservato con tragitto personalizzato, sono inoltre sottoposti ai medesimi obblighi per l’accesso alle medesime aree sensibili delle squadre partecipanti.

In panchina atleti e staff devono indossare la mascherina? E mantenere anche il distanziamento?
Il protocollo stabilisce una rimodulazione, ove possibile, delle panchine, prevedendo la distribuzione alternata dei componenti (mantenere un posto vuoto tra un sedile occupato e l’altro) o disponendo gli occupanti su due file, mantenendo la distanza di sicurezza.

L'arbitro può decidere di sospendere la partita o di non farla disputare qualora rilevi la mancata osservanza del protocollo?
Il protocollo non prevede ipotesi di tale natura.

È possibile svolgere due partite in contemporanea nello stesso centro sportivo? Se sì, come deve essere gestito l’utilizzo degli spogliatoi?
Il protocollo stabilisce l’opportuna pulizia e sanificazione degli spogliatoi.

SINTOMI INFLUENZALI O TAMPONE POSITIVO

Se un tesserato presenta sintomi come mal di gola o raffreddore deve andare all'ASL e fare il tampone per essere riammesso agli allenamenti?
Si applicano le normative vigenti e stabilite dall’ASL competente. Sussiste l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5) o altri sintomi influenzali. Mettendone a conoscenza il proprio Medico di medicina generale o il Medico Sociale della Società.

Se un tesserato dichiara di avere o aver avuto sintomi influenzali, cosa deve fare oltre a comunicarlo alla società? A chi spetta fare la segnalazione all'ASL?
Si applicano le normative vigenti e stabilite dall’ASL competente. Vale quanto sopra.

Se un tesserato presenta sintomi influenzali ed entra in isolamento fiduciario, in attesa dell'esito del tampone, la squadra può proseguire l’attività o deve essere fermata?
Si applicano le normative vigenti e stabilite dall’ASL competente. Quest’ultima farà le valutazioni del caso volte ad evitare il sorgere di un focolaio.

Nel caso ci sia un tesserato positivo al Sars-Cov-2, il gruppo squadra deve sospendere l'attività?
Si applicano le normative vigenti e stabilite dall’ASL competente. Vale quanto sopra.

Nel caso ci siano uno o più tesserati positivi al Sars-Cov-2, quali sono le responsabilità del DAP? E quelle del Presidente della società?
Le società hanno l’obbligo di rispettare il protocollo. Il protocollo è finalizzato alla creazione di linee guida ed alla indicazione di comportamenti che devono essere tenuti. La società con l’adempimento di quanto contenuto nel protocollo adempie al proprio obbligo. Il protocollo non prevede responsabilità diretta della società in caso di contagio.

MASCHERINE E DPI

Quali sono le indicazioni per l’utilizzo delle mascherine all’interno degli impianti?
Qualsiasi persona non coinvolta nella attività sportiva, ma impegnata a vario titolo in altre funzioni, qualora debba svolgere la propria attività all’interno dell’impianto ha l’obbligo di indossare la mascherina.

È possibile utilizzare il gel igienizzante al posto dei guanti?
Il protocollo prevede l’obbligo di utilizzo dei guanti e prevede altresì l’obbligo di dotare l’impianto di dispenser per igienizzare le mani. Si ritiene, come da normativa vigente, che la puntuale e precisa igienizzazione delle mani possa derogare all’utilizzo dei guanti.

SPOGLIATOI

Nel corso della normale attività infrasettimanale, tra l’allenamento di una squadra e un'altra è necessario sanificare gli spogliatoi o basta solo pulirli?
È necessaria la pulizia, la certificazione di avvenuta igienizzazione è richiesta nel giorno della gara.

SANIFICAZIONE

La sanificazione deve essere eseguita prima di ogni gara?
Sì.

Posso svolgere autonomamente la sanificazione o devo per forza rivolgermi ad una ditta specializzata?
Si ritiene possa essere svolta autonomamente mediante l’utilizzo di apposite soluzioni disinfettanti.

La sanificazione deve essere certificata da qualche azienda o dal DAP?
Il DGE consegna alla squadra ospite il certificato di avvenuta sanificazione.

La certificazione o autocertificazione di avvenuta sanificazione è obbligatoria?
Si, va consegnata il giorno della gara.

Che differenza c’è tra pulizia e sanificazione?
Per pulizia si intende la detersione con soluzione di acqua e detergente. Per sanificazione si intende l’insieme dei procedimenti ed operazioni atti ad igienizzare ambienti e mezzi mediante l’attività di pulizia e disinfezione attraverso l’utilizzo di apposite soluzioni disinfettanti.

Gli interventi di sanificazione sono a carico del gestore degli impianti sportivi (tipicamente il comune) oppure della società sportiva che li utilizza?
Il protocollo non lo specifica ma si ritiene siano a carico dell’utilizzatore.

Per certificare la sanificazione degli spogliatoi al momento della partita è sufficiente un'autocertificazione?
Sì.

TRASPORTI
Durante il trasporto in pulmino è sufficiente che i passeggeri abbiano la mascherina o bisogna comunque mantenere la distanza di un metro? Prima dell’ingresso in pulmino, è necessario misurare la temperatura corporea dei passeggeri?
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’impianto sportivo si fa riferimento alla normativa vigente in caso di utilizzo di auto privata. In caso di impiego di mezzi quali bus, minivan, etc da parte della società dovranno essere rispettati tutti gli adempimenti relativi all’utilizzo e all’igienizzazione.

PUBBLICO E MEDIA
E’ ammessa la presenza del pubblico in ambito di calcio dilettanti e di settore giovanile?
Il DPCM 7 Agosto 2020 art. 1 comma 6 lettera e autorizza, a decorrere dal 1 settembre, la partecipazione ad eventi sportivi di minore entità, si evidenzia che non si può superare il numero massimo di 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e di 200 spettatori per gli impianti al chiuso.

Se nell’impianto non sono presenti sedute/tribune, la società non può fare entrare pubblico?
Il protocollo sul punto non interviene. La ratio della norma è evitare assembramenti, quindi ciò che conta è il distanziamento.

Attualmente se vado al ristorante mi vengono richiesti dati personali e numero di cellulare: lo stesso dovrà essere fatto anche per gli spettatori delle partite?
Tutte le persone che non appartengono al gruppo squadra all’arrivo allo stadio/Impianto sportivo dovranno effettuare il controllo della temperatura e produrre autocertificazione.

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  Scritto da Redazione Venetogol il 10/09/2020
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