Nuovo DPCM: le disposizioni sul calcio dilettantistico
Si rimane in attesa di leggere il contenuto del decreto, dalle parole del premier Conte non è chiaro il destino dei campionati regionali e della Serie D. Ecco intanto cosa dice la Gazzetta
Articolo dal sito della Gazzetta dello Sport (clicca qui per l'articolo)
Nuovo Dpcm, calcio dilettantistico attivo fino alla Prima Categoria, palestre e piscine restano aperte
Solo allenamenti per le scuole calcio, per gli impianti resta il tetto dei 1000 all’aperto e dei 200 al chiuso, salvo diverse disposizioni regionali
Salvo il calcio dilettantistico fino alla Seconda Categoria, sospensione invece delle partite delle scuole calcio e dell’attività di base, che potrà essere svolta solo con allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche: è quanto si evince dall’ultima bozza del Dpcm che il Premier Giuseppe Conte sta per firmare.
Nel testo si specifica che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionali e nazionali”, mentre “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizioni”. Restano sospese tutte le attività amatoriali, per quanto riguarda il calcio per esempio il livello regionale arriva in alcuni territori alla Prima categoria e in altri alla Seconda (ricordiamo che in Veneto la Seconda categoria è un campionato regionale, gestito dalle delegazioni provinciali, ndr), quindi vengono fermate tutte le gare della Terza Categoria e in alcune regioni della Seconda. “Il nuovo Dpcm ha confermato i nostri timori, perché se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell’attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile - ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia -. Siamo preoccupati perché impedire lo sport soprattutto a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata, quella che porterà migliaia di giovani a vivere il proprio tempo libero senza regole e senza responsabilità, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le società sportive dilettantistiche che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive. Trovo grave considerare lo sport un’attività non essenziale, come anche non aver cercato un confronto con chi organizza e gestisce lo sport di base nel nostro Paese”.
CAPIENZE — Tutto confermato invece per quanto riguarda la presenza di pubblico negli impianti sportivi, col 15% delle capienze fino al tetto massimo di mille spettatori per gli impianti all’aperto e 200 per quelli al chiuso, ma c’è la possibilità per le Regioni e le Province autonome, d’intesa col Ministero della Salute, di un diverso numero massimo di spettatori per eventi e competizioni non all’aperto purché non si superi il 15% della capienza. Ovviamente in alcune regioni, come la Lombardia, valgono le norme restrittive già emanate nei giorni scorsi.
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E' comunque opportuno attendere il contenuto del Dpcm, le parole del premier Conte (da 3:50) lasciavano presagire un blocco più ampio: