Francesco Bordin, un po' di Montebelluna nell'Italia Under 21
Il coordinatore tecnico del settore giovanile biancoceleste è anche match analyst per la nazionale allenata da Paolo Nicolato, che ieri ha centrato la qualificazione alla seconda fase degli Europei. "Ciò che contraddistingue questa squadra è la voglia di stupire"
Vai alla galleriaC’è anche un po’ di Montebelluna nello staff dell’Italia Under 21 che ieri ha conquistato la qualificazione alla seconda fase degli Europei. Il ct Paolo Nicolato può infatti contare sulla competenza di Francesco Bordin (in foto), classe 1985 di Vidor, allenatore professionista Uefa A con importanti esperienze nel mondo del calcio. Nel 2016 è diventato collaboratore tecnico e match analyst della nazionale italiana U19 di Vanoli. Nella stagione 2016/2017, sempre con lo stesso ruolo, ha partecipato al Mondiale in Corea con l’U20 di Evani, mentre nel 2017/2018 è entrato a far parte dello staff di Nicolato, prima in U19, poi in U20 ed infine il grande salto in U21. Nel frattempo ha allenato nei settori giovanili di Bassano (Allievi nazionali) e Giorgione (coordinatore tecnico dell’attività agonistica), inoltre ha proseguito la sua attività di consulente-docente in ambito match analysis per un’azienda locale specializzata. Quest’anno è tornato alla Prodeco Montebelluna dopo 4 stagioni. In via Biagi allena gli Allievi U16 ed è coordinatore tecnico del settore giovanile biancoceleste.
Gli abbiamo chiesto com’è andata la nuova avventura in Under 21.
“Con questo gruppo di ragazzi e staff ci lavoro da 4 anni, avendo fatto insieme tutto il percorso dall’Under 19. Quindi è un gruppo consolidato, e talentuoso: più di qualcuno gioca infatti con la nazionale maggiore, come Locatelli e Bastoni. Ciò che contraddistingue la squadra è la voglia di stupire. Nonostante le assenze, siamo riusciti a centrare una qualificazione importante”.
In cosa consiste il tuo ruolo in azzurro?
“Valuto la nostra performance e studio gli avversari: cerco di capire le loro debolezze e i punti di forza, per poi elaborare le strategie da mettere in campo. Ci focalizziamo anche su noi stessi: molta attenzione viene data al confronto uno a uno con i giocatori per curare posture, gestualità tecniche e altri dettagli. In nazionale dobbiamo sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione. Faccio largo uso dei video. Ora ci stiamo preparando per la partita di mercoledì a Pisa con la Svezia: è ininfluente per la nostra classifica, ma conta in chiave ranking”.
La tua presenza in campo internazionale è motivo d’orgoglio per il Montebelluna.
“Curiosamente ci sono pure altre figure nello staff dell'Italia che hanno un legame passato con i biancocelesti. L’attuale coordinatore tecnico delle nazionali giovanili Maurizio Viscidi, dal quale ho imparato molto, è infatti un ex allenatore del Montebelluna. Mentre il vice di Paolo Nicolato, il trevigiano Mirco Gasparetto di Maser, è un prodotto del vivaio di via Biagi”.
Quali metodologie state seguendo in questa stagione al "Monte"?
“Nelle scorse settimane abbiamo avviato un progetto di match analyst a livello di settore giovanile, con i video delle partite. L’ho proposto all’amministratore delegato Stefano Frezza e al responsabile del S.G. Marco Cecchet, ed entrambi hanno sposato il progetto”.
Per Bordin prosegue dunque l'avventura su due fronti. Grazie al 4-0 sul Lussemburgo, gli azzurrini accedono alla seconda fase degli Europei, che si svolgerà dal 24 al 31 marzo 2021 in Ungheria e Slovenia e che vedrà protagoniste – insieme alle nazionali dei due paesi ospitanti – le prime classificate e le 5 migliori seconde dei 9 gironi (saranno divise in 4 gironi da 4 formazioni: passano le prime due). Dopo questo secondo step vi sarà la fase finale a 8, in programma tra il 30 maggio al 6 giugno, sempre in Ungheria e Slovenia. Un cammino finora entusiasmante che si tinge di azzurro, ma anche del biancoceleste di via Biagi.