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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Un gruppo di società ha scritto al CRV: ecco proposte e richieste

L'iniziativa è nata nel Bassanese e si è poi allargata in altre province, per un totale di 27 club

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Un gruppo di società sportive dilettantistiche ha inviato un comunicato congiunto al Comitato regionale Veneto, contenente richieste e proposte in merito all'attuale situazione caratterizzata dal Covid.

L'iniziativa è nata nel Bassanese ma si è poi estesa anche in altre province: le 27 società firmatarie sono Bassano, Virtus Romano, Rosà, San Vito Bassano, Marosticense, Eurocalcio, Eagles Pedemontana, Schio, Football Valbrenta, Cassola, Nove Stefani, Borgoricco, Arcella, Pozzonovo, Valgatara, Abano, San Giorgio in Bosco, Belfiorese, Albignasego, Camisano, Santa Croce Bassano, San Pietro Rosà, Stella Azzurra Sant'Anna, Angarano Azzurra, Solagna, Azzurra Sandrigo, Real Stroppari.

Ecco il testo del comunicato delle "società dilettantistiche unite" (riportato anche nella galleria immagini):

Spett.li
F.I.G.C. – L.N.D.
Comitato Regionale Veneto

OGGETTO: RICHIESTA MODIFICA PROTOCOLLO ATTUATIVO PER LE SOCIETÀ DILETTANTISTICHE E GIOVANILI FINALIZZATO AL CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

Ill.mo Presidente Ruzza,
Egregi Consiglieri,

nel C.U. n. 36 del 04/11/2020 avete definito questo “un momento di grosse difficoltà per il nostro Paese”. Lo è anche e soprattutto per tantissime Associazione Sportive che hanno il compito morale di essere “agenzia educativa” per tanti giovani, desiderosi di vedere compiuto il diritto alla pratica sportiva.

Nei mesi di giugno e luglio scorsi, le Società hanno profuso sforzi importanti, soprattutto di carattere economico, per garantire una ripartenza del calcio dilettantistico. In questo avvio di stagione tante sono state le attenzioni, le precauzioni, la capacità di adeguarsi a tutte le misure richieste dai Protocolli, pur di fare calcio in sicurezza.
I sodalizi sportivi hanno agito con senso di responsabilità e con quella passione che, nonostante tutto, è rimasta immutata. Questa partecipazione emotiva, tuttavia, non può coprire tanti disagi, tante problematiche che sono state messe sulle spalle delle Società e che avremmo gradito fossero gestite con maggior piglio da parte del Comitato Regionale Veneto.

È illusorio, in un clima precario, pensare di poter andare avanti con una stagione sportiva, se il nostro “governo” sportivo territoriale non si fa carico di alcune richieste che, a nostro avviso, rappresentano dei capisaldi per il prosieguo e la sopravvivenza del calcio dilettantistico e giovanile.
Il nostro sport è animato da persone comuni (studenti, lavoratori) che, dal pomeriggio sino a tarda sera, impegnano il loro tempo libero per un fine nobile, sociale. Questa forma di volontariato deve ricevere una tutela forte perché possa continuare il “sogno” dello sport di base, della base della piramide.

Per questo, le Scriventi Società avanzano alla S.V. le seguenti proposte:

- QUARANTENA SOLO IL SOGGETTO POSITIVO AL COVID-19: nel caso di positività di un calciatore, allenatore, dirigente.
Sinora, nella stragrande maggioranza dei casi, in caso di positività di uno dei suddetti soggetti le ASL hanno sottoposto a quarantena l’intero “Gruppo Squadra”.
Ciò sta generando grandi preoccupazioni tra i membri del calcio dilettantistico, che sono costretti ad abbandonare la pratica sportiva, a causa delle possibili conseguenze che un periodo di isolamento comporterebbe in ambito lavorativo (pressioni da parte del datore di lavoro, minacce di licenziamento).

- SCREENING PER I COMPONENTI DEL “GRUPPO SQUADRA” CON TEST RAPIDO: in caso di esito negativo, i componenti del “Gruppo Squadra” possono riprendere regolarmente l’attività sportiva ed evitare ingiustificate restrizioni sulle libertà personali (ogni caso andrà valutato singolarmente).

- Qualora fosse riconosciuta la precedente norma di “buon senso” (isolamento individuale), le Società appartenenti alla F.I.G.C. – L.N.D. chiederebbero alla Federazione di ampliare il panel delle prestazioni offerte dall’attuale polizza assicurativa, che copre ciascun tesserato (calciatore, allenatore o dirigente), al fine di ricomprendervi il rimborso delle spese sostenute per effettuare i seguenti accertamenti:
a) tampone naso-faringeo, molecolare o antigenico, per COVID-19;
b) test sierologico per COVID- 19.

- in previsione di una ripartenza dei campionati a febbraio 2021, le Società ritengono ingiustificata una trattenuta, da parte della F.I.G.C. – L.N.D., delle quote versate ad inizio stagione sportiva, in relazione ai mesi non fruiti di attività calcistica (pratica che comprende allenamenti e partite). Si chiede alla Federazione di restituirci quanto non beneficiato, in conseguenza della sospensione delle attività causa emergenza COVID-19, nell’esatta percentuale del periodo di inattività rispetto al totale.

Riteniamo che queste costituiscano le condizioni minime, in primis di tutela da parte di un organismo sovraordinato – quale è la S.V. – verso le proprie subordinate. Gli inevitabili sacrifici fatti dovranno trovare necessariamente un ristoro, a fronte di spese sostenute per attività non godute.
Infine, il sistema va avanti grazie alle persone che devono ricevere rassicurazioni sulla possibilità di fare una vita senza indebite restrizioni, nel caso in cui lo stato di salute lo garantisca.
Confidiamo che Vi facciate portavoce nelle sedi appropriate di questo nostro “grido d’allarme”, crudo ma quanto mai appassionato.

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  Scritto da Redazione Venetogol il 16/11/2020
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