Schio. L'iniziativa di mister Sibella per i Giovanissimi provinciali
Al fine di evitare assembramenti e lunghi spostamenti alle famiglie, non potendo usufruire dello stadio De Rigo, nelle scorse settimane ha deciso di organizzare tre sedute di allenamento nei campi comunali di Pievebelvicino, Velo d'Astico e Schio
Vai alla galleriaIl calcio non è solo attività fisica, ma anche creazione del gruppo squadra e amicizia. Arriva da qui la scelta di mister Ugo Sibella: se i giocatori non possono raggiungere il campo è l'allenatore a raggiungere i giocatori.
«È una decisione che è venuta spontanea nel momento in cui abbiamo dovuto sospendere l'attività all'interno dello stadio De Rigo per quanto riguarda le categorie dei Giovanissimi - ha raccontato l'allenatore all'avvio del progetto nelle scorse settimane - Ho pensato che, proprio per un discorso formativo, sarebbe stato un peccato lasciar perdere il tempo che ci separa dalla riapertura. Ho cercato logisticamente di creare dei gruppi omogenei per territorio e sono io a spostarmi. Vado a Pievebelvicino, poi vado a Velo d'Astico (3 ragazzi abitano tra Velo e Arsiero) e al giovedì vengo vicino al De Rigo. Mi sono attrezzato con dei borsoni: palloni, coni, cinesini e ostacolini di plastica. Tengo tutto in macchina e mi sposto».
«Tre sedute di allenamento organizzate per suddividere i giocatori ed evitare così gli assembramenti, dalle 16.15 fino all'imbrunire sfruttando la luce solare - prosegue - Con il decreto in vigore, nei parchi si può fare attività sportiva e creo stazioni distanziate dai 5 agli 8 metri. Ogni ragazzo gravita all'interno di questa isoletta e garantisco la distanza e il rispetto delle regole. Qui fanno dei circuiti di tecnica e preparazione fisica. Ho cercato, perciò, di non lasciare fermi i ragazzi. Ritengo infatti che a questa età perdere due-tre mesi (sommati a quelli del lockdown precedente) crei problemi per il recupero seguente. Sono in una fase delicata di crescita organica e fisica. E anche a livello di gruppo, in questo modo continuano a stare insieme».
Ufficio stampa Schio
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