Eccellenza. Costantini: "Penso che l'attività debba ripartire"
Il pensiero del direttore sportivo del Sandonà
Alla vigilia del Consiglio direttivo nazionale della LND, che domani potrebbe dare risposte almeno sul futuro dell’Eccellenza, abbiamo chiesto a Maurizio Costantini (nella foto) qual è il suo pensiero sulla ripartenza o meno della massima serie regionale. Un campionato che Costantini conosce bene, essendo il direttore sportivo del Sandonà nel girone B.
“Credo che la stagione 2020/2021 di Eccellenza debba riprendere, ma più in generale dovrebbe farlo tutta l’attività. Non capisco perché altri sport di carattere regionale siano ripartiti, mentre il calcio no. Oltretutto l’Eccellenza ha un carattere nazionale visto il legame diretto con la Serie D, e rappresenta un’attività importante. Le società hanno preso impegni e fatto scelte con i propri tesserati, ad esempio gli allenamenti al pomeriggio, con giocatori scesi di categoria. Ritengo siano condizioni da rispettare, e che meritino una valutazione da parte dei vertici”.
“Alcune società di Eccellenza hanno fatto investimenti pensando di provare a salire di categoria”, ribadisce Costantini, “Chiaramente esistono aspetti su cui discutere: ad esempio va modificato quanto previsto per i giocatori usciti dal Covid, dopo il tampone negativo non dovrebbe essere necessario attendere 30 giorni per rifare le visite. Sarebbero comunque problemi per tutte le squadre, nessuno parte avvantaggiato. Sulle modalità con le quali concludere la stagione, se ne può discutere insieme, per poi trovare un accordo. Io sarei disponibile anche all’ipotesi di un “mini campionato” per stabilire le promozioni, al quale vi partecipano le formazioni che si dichiarano interessate. Ho l’impressione che, dopo le prime adesioni, anche qualche indecisa si aggiungerebbe”.
“Capisco comunque le difficoltà del Comitato regionale e le resistenze su alcuni aspetti, dovendo pensare a tutti i campionati di propria competenza e al settore giovanile. Ma se non riparte l’Eccellenza, chi può farcela? Inoltre so perfettamente che la salute è la cosa più importante, io stesso conosco persone che hanno avuto a che fare con il Covid. Bisogna comunque tornare alla vita, altrimenti la situazione diventerebbe sempre più pesante dal punto di vista sociale ed economico. Ci metto dentro anche quelle persone che, pur nel dilettantismo, offrono un servizio all’interno delle società. Mi auguro che domani la Lega nazionale dilettanti discuta con i Comitati regionali e ci dia risposte, siamo già in grosso ritardo”.