Zanovello e la crescita dei giovani dell'Unione La Rocca Altavilla
A distanza di molti anni è tornato a "casa"

“Poter organizzare o partecipare questa estate ad un torneo sarebbe fantastico”. Anche se ormai da più di un anno l’epidemia di Covid-19 ha stravolto le nostre vite (usi e costumi compresi) suonano come un inno alla gioia le parole pronunciate, con la solita inconfondibile pacatezza e competenza, dal responsabile del settore giovanile dell'Unione La Rocca Altavilla Andrea Zanovello (nella foto) con il quale l'ufficio stampa della società ha provato a fare - per quanto possibile - il punto della situazione.
Le formazioni hanno ripreso quanto meno gli allenamenti (seppur nel rigoroso rispetto delle normative previste), come ha ritrovato i ragazzi?
“A livello societario stiamo cercando di portare avanti l’attività in tutti i modi possibili anche se, effettivamente, in questo momento fare calcio non è assolutamente facile; la cosa che però ci dà forza - e al contempo funge da sprone per non fermarsi mai - è senza dubbio la voglia dipinta nei volti dei bambini e il loro contagioso entusiasmo: queste due cose ripagano ampiamente ogni sforzo e regalano emozioni sempre uniche”.
Nel calcio di casa nostra non è certo l’ultimo arrivato visto che opera a stretto contatto con le cosidette giovani leve da svariati decenni, la sua la considera una sorta di “mission”?
“Non direi, al contrario penso sia tutto frutto della passione. Personalmente ho sempre cercato di prestare massima attenzione in primis al lato umano e poi a quello puramente tecnico/tattico in quanto il profilo socio educativo dello sport per me ha un valore fondamentale: che si voglia o no, tutti diventeranno uomini e ben pochi calciatori”.
Considerato che risiede ad Altavilla, potremmo dire che dopo un lungo peregrinare per la provincia è finalmente tornato a casa; che realtà ha trovato?
“Avevo lavorato per la squadra del mio paese una ventina d’anni fa e direi che nel caso specifico s’è trattato di una scelta di cuore. Rispetto alla mia prima esperienza molte cose sono mutate: ho trovato infatti una società nuova ma, al contempo, già ben strutturata e organizzata la quale, a mio parere, si sta muovendo davvero bene. Devo poi ammettere che nello svolgimento del mio operato ho la fortuna di potermi avvalere di collaboratori competenti, disponibili e innamorati di ciò che fanno: persone che lavorano silenziosamente ma il cui apporto è fondamentale. Ritengo che il virus non abbia purtroppo facilitato il processo di crescita ma una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di aver allestito la squadra degli allievi che prima mancava”.
Anche se al momento non è dato sapersi quando si “tornerà all’antico”, cosa si sente di dire in ottica futura?
“Quando torneremo al vero calcio sarà una gioia immensa per tutti e spero che questo avvenga quanto prima, di sicuro bisognerà approcciarsi con il giusto atteggiamento e servirà ritrovare quel vero entusiasmo che ora inevitabilmente s’è un pò affievolito”.
Ufficio stampa Unione La Rocca Altavilla
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