Dopo la Lettonia, l'Estonia. Nuova sfida baltica per Simone Depoliti
Il trevigiano di Preganziol classe 1986, nel febbraio scorso sulla panchina del Ponzano in Promozione, ora fa parte dello staff tecnico del Phoenix Fc. Nel 2019 era con i lettoni dello Spartaks Jurmala. "Il mio sogno per il futuro è di andare in una grande di Russia"
Dalla Marca all’Estonia grazie alla passione per il calcio. Nuova collaborazione estera per Simone Depoliti (nella foto), classe 1986 di Preganziol, che martedì è partito alla volta di Johvi, cittadina estone di diecimila abitanti a pochi chilometri dal confine russo. Farà parte dello staff tecnico del Phoenix Fc, squadra iscritta alla III Liiga (quinta divisione) ed intenzionata a scalare le categorie.
«Si tratta di una società con risorse importanti grazie agli investimenti della proprietà russa, che vuole creare una delle accademie più moderne della nazione», racconta Depoliti. «Il contatto con l’Estonia è nato grazie all’intermediazione del mio agente Rihards Ivanovs di Future football agency. La ritengo un’opportunità di carriera e di crescita personale, arrivo motivato con il mio bagaglio tecnico per contribuire alla crescita professionale del club. Il mio lavoro consiste nel portare filosofia di pensiero e didattica legata ad un modello di calcio moderno, basato su uno sviluppo del modulo 4-3-3 dalla prima squadra alla fascia agonistica per la parte tattica. Per la parte tecnica, uno sviluppo legato a rondos, small sided games, super small sided game e positional games (sono metodologie di allenamento, ndr). L’obiettivo è valorizzare l’accademia e il talento dei singoli, al fine di avere una maggiore visibilità verso i top club europei e della Premier league russa, oltre che una prima squadra giovane e competitiva nel ricercare un pronto ritorno in Meistriliiga, la Serie A locale, già affrontata in passato col nome di Lokomotiv Johvi. Poi la rifondazione e la ripartenza in serie minori con una mentalità diversa, cioè appunto di accademia; per certi versi simile al concetto societario della Liventina. Riguardo i protocolli Covid, sono simili a quelli usati nella Serie D italiana».
«Per me sarà la seconda volta in un paese baltico dopo l’esperienza in Lettonia nel 2019», ricorda, «La vita è diversa rispetto alla nostra, ci sono abitudini sportive da insegnare, per questo ultimamente ci sono state aperture verso allenatori stranieri. Inoltre c’è una continua costruzione di moderni centri sportivi grazie ai quali, visto il clima freddo e nevoso durante l’inverno, le società riescono a continuare l’attività sfruttando gli spazi indoor».
In carriera Depoliti ha lavorato nei settori giovanili di Treviso Fc e Venezia, collaborando anche per l’Academy del Valencia in Italia. Nel febbraio scorso era subentrato sulla panchina del Ponzano in Promozione, ma il campionato fu subito sospeso. L’esperienza più suggestiva risale a due anni fa, come Assistant coach allo Spartaks Jurmala nella massima serie lettone. Il suo lavoro consisteva nella gestione della metodologia tecnica e della preparazione audio/video delle partite, avendo pure la specializzazione come match-analyst. L’avventura all’estero non si era però fermata ai confini lettoni, poiché durante le soste lo Spartaks organizzava amichevoli di alto livello come in Polonia con il Lech Poznan, in Germania con l’Energy Cottbus, a Mosca con la Lokomotiv Mosca dell'allora Joao Mario, in Svizzera con Zurigo e Servette, e in Italia con l’Udinese di Gotti. Esperienze che, come l’imminente stagione in Estonia, sono l’occasione per capire a fondo una cultura diversa, di paesi orgogliosi della propria identità.
«Il mio sogno per il futuro», conclude Depoliti, «è di entrare nello staff di una grande di Russia».