Serie D. Dolomiti Bellunesi: George Petdji farà parte del progetto
Versatilità e atletismo a servizio di mister Lauria
È un figlio dell’Africa. E in particolare del Camerun, dove è nato nel settembre del 1996.
Anche se ormai può essere considerato a tutti gli effetti un bellunese. Basti pensare che ha indossato la maglia gialloblù per cinque stagioni consecutive, nelle quali ha messo in mostra un atletismo e una fisicità straripanti. E una duttilità non comune. Scherzando, in molti gli rimproverano di non aver mai indossato i guanti da numero 1. Perché, di fatto, il ruolo di portiere è l’unico che non ha mai svolto.
Il riferimento è a Georges Petdji, una pedina che il direttore sportivo Marco Conte pone sulla scacchiera della Dolomiti Bellunesi, la nuova realtà frutto della fusione tra Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre.
Difensore centrale, laterale, perno di una retroguardia a tre e, all’occorrenza, terzino di spinta o uomo a tutta fascia, oltre che mezzala ed esterno d’attacco: negli ultimi anni, Petdji ha pestato ogni zolla, o quasi, del rettangolo verde. E il rendimento è sempre stato elevato. Grazie a mezzi fisici di assoluto rilievo, ma soprattutto grazie a uno spirito di adattamento e a una capacità di ascolto che hanno reso il “leone di Yaoundé” uno degli elementi più apprezzati dell’intero campionato di Serie D.
A proposito di scacchiera, il camerunese va ad aggiungersi al bomber Simone Corbanese, ad Halil Gjoshi, Sebastiano Sommacal, Alberto Tibolla e Alex Cossalter. Sei pezzi pregiati. E le prossime mosse sono all’orizzonte.
Ufficio stampa Dolomiti Bellunesi