Serie D. Il Mestre risorge calando il poker alla capolista Arzignano
I giallocelesti di Bianchini hanno sbagliato due calci di rigore
Vai alla galleriaSerie D, girone C, 7^ giornata di campionato
Mestre-Arzignano 4-0
Reti: 21' pt Tardivo, 29' pt Sottovia su rigore, 45' pt Salvaterra, 4' st Grbac.
Mestre: Da Re, Fido, Busetto, Grbac (26' st Battistini), Politti, Ferchichi (46' st Segalina), Galli, Sottovia, Tardivo (22' st Tomasin, 26' st Varotto), Fabbri, Salvaterra (14' st Bortolin).
A disposizione: Secco, Crescente, Pozzani, Gazzin.
Allenatore: Gianpietro Zecchin.
Arzignano Valchiampo: Bacchin, Pasqualino, Casini, Nchama, Fyda (13' st Calì), Forte, Moras (10' st Beltrame), Antoniazzi (23' st Cescon), Bonetto, Gnago, Vessella (13' st Gning).
A disposizione: Indelicato, Cannia, Cariolato, Grancara, Pelliello.
Allenatore: Giuseppe Bianchini.
Arbitro: Sebastian Petron sezione Aia di Roma 1.
Assistente n° 1: Davide Messina sezione Aia di Cassino.
Assistente n° 2: Vikaj Andrea Gookooluk sezione Aia di Civitavecchia.
Note. Ammonizioni: al 12' pt Fabbri (M), al 43 pt Da Re (M), al 32' st Busetto (M), al 29' pt Bonetto (A), al 22' st Casini (A), al 30' st Cescon (A). Espulsioni: nessuna. Recupero: pt 1’ - st 2 ’.
La prima azione è del Mestre ma non si concretizza grazie all’intervento dei difensori dell’Arzignano. La squadra ospite, che sembrava più tecnica, prende le misure facendo girare la palla al centrocampo. Già al terzo minuto un lancio verso l’area dei padroni di casa veniva intercettato da Gnago che in velocità si dirigeva verso la porta, il difensore Busetto del Mestre in evidente affanno per la forza fisica dell’avversario gli dava una forte spinta, facendolo cadere. L’arbitro decretava il rigore battuto dallo stesso Gnago, che però finiva fuori di circa un metro sulla destra di Da Re. Lo scampato pericolo ha acceso il Mestre, all’11' Fabbri crossava in area degli ospiti e Sottovia calciava al volo debolmente verso Bacchin. A questo punto era il Mestre che appariva più determinato. Al 17' Ferchicchi veniva fermato con un fallo ai 25 metri, batteva Sottovia ma addosso alla barriera. Il gol era nell’area e al 21' Sottovia con un assist verso Tardivo lo metteva in condizioni di battere con un “bolide” che si insaccava sotto la traversa di Bacchin. Al 29', su azione di contropiede del Mestre, Sottovia veniva atterrato in area da Bonetto e il rigore veniva realizzato dallo stesso giocatore. Gli ospiti tentavano di reagire ma non dimostravano di essere più in partita. Tutte le azioni finivano sulla trequarti e i pochi tiri fuori dallo specchio della porta. Anzi proprio a fine primo tempo il Mestre sapeva sfruttare un’azione in velocità con tiro finale di Salvaterra sullo specchio della porta dell’Arzignano, con un difensore che deviava un po’ la traiettoria così da ingannare il “povero” Bacchin.
Al ritorno in campo il Mestre non perdeva la sua voglia di vincere correndo su tutti i palloni, mentre l’Arzignano sembrava rassegnato e cercava di fermare le azioni di gioco commettendo molti falli. Al 4' del secondo tempo poi subiva come un gioco di parole la quarta rete con un’azione innescata da Busetto, che crossava un pallone veloce in area degli ospiti: Bacchin cercava di uscire ma veniva anticipato pur con le spalle girate alla porta con un colpo di nuca da Grbac, che lo superava tipo pallonetto. Al 10' veniva ammonito l’allenatore del Mestre Zecchin che protestava per i falli verso i suoi giocatori. La giornata no dell’Arzignano era evidenziata dall’ennesimo rigore sprecato da parte di Beltrame, il quale lo calciava sul palo alla sinistra di Da Re (l’azione di Gnago era di forza verso la porta e Busetto si aggrappava a lui come il primo tempo, lo stesso Gnago lo portava di forza dentro l’area ma poi, sia per il peso dell’avversario che ha dovuto portarsi verso la porta che per la fatica, è caduto: rigore e ammonizione). Partita vinta con merito e senza discussioni dal Mestre. L’Arzignano invece deve mettersi in discussione poiché non ha dimostrato di essere squadra capolista.
Nella foto: il Mestre nella recente sfida con il Levico (immagine dalla pagina Facebook della società arancionera).
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