Seconda R: Agordina e Cappella Maggiore non si fanno male. E' 0-0...
Pari a reti bianche nel match dell'undicesima giornata...
Nella foto: un sorridente Christian Curti mister dell’Agordina.
Agordina-Cappella Maggiore 0-0
Agordina: Barattin, Favero (38’ pt Russo), Tiziano Manfroi (27’ st Case) Da Roit, S. Manfroi, L. Dal Din, De Lazzer, Fossen, Cancel, F. De Lazzer, Farenzena.
A disposizione: 12 De Bernardin, 13 Riva,15 Marcon, 17 Chienet, 18 Masoch
Allenatore: Christian Curti
Cappella Maggiore: Anzanello, Uliana, Pasquale Ferrigno, De Poli, Mascolo, Simone Pizzol, Casgrande (30’ st De Luca), Zekiroski (19’ st Dal Mas), Biz, Richard Pizzol, Vasiù.
A disposizione : 12 De Martin, 13 Fumagalli, 15 Bottecchia, 17 Fontanive, 18 Covre
Allenatore: Sandro Tormen
Arbitro: Francesco Costantin sez. di Conegliano Veneto
Note. Pomeriggio grigio, temperatura di 9 gradi, terreno in buone condizione, spettatori 130 circa con sparuto seguito trevigiano.
Ammoniti: Manfroi Dal Din e Farenzena, Mascolo
Recupero: pt 1’ st 4’
Agordo. E’ un ritrovarsi dopo oltre trenta stagioni. L’Agordina di Cristian Curti pagato lo scotto della sconfitta contro il 1919 Cadore punta a rifarsi il palato davanti un Cappella Maggiore che tra le Dolomiti ha lasciato due punti pesanti nel dare la scalata al playoff. Primo tempo di marca locale con Flavio De Lazzer molto attivo sul fronte offensivo biancoceleste. Suoi i due tiri in porta dei rimi 450’ che hanno dato lavoro a Anzanello. Il Cappella Maggiore un po’ indolenzito dalla lunga trasferta, nella parte finale del tempo e nel corso della ripresa ha dato il meglio con un Vasiù incontenibile. Al 39’ Costantin di Conegliano non se la sente di assegnare il calcio di rigore ai neroverdi: Vasiù in progressione scappa alla difesa di casa e la trattenuta di Tiziano Manfroi non è giudicata da penalty. Veementi le proteste dei trevigiani. Nel secondo tempo il crescendo trevigiano al calo dei dolomitici ha incanalato una gara a senso unico. Sugli scudi Barattin che ha sventato almeno due palle gol: Vasiù poi ha fatto la differenza nell’azione di rimessa, ma i suoi assist per i compagni non sono mai stati sfruttati. Anche il neo entrato Dal Mas ha messo del proprio trovando nel baluardo di casa un ostacolo invalicabile. L’ultimissima occasione l’ha sfornata ancora Vasiù al 41’, ma il taglio basso dell’ala attraversa tutto lo specchio della porta.