Gironi a 17. L'Eccellenza nel fare i conti preventivi avverte i rischi
L'emblema è il pallone sgonfiato. Anche nel calcio in Veneto monta la protesta...
Una protesta per caduta... Dopo la serie B, la Lega Pro e la serie D, anche nell’Eccellenza regionale insorge il malcontento al…17. L’Eccellenza regionale, in particolare il girone B è sul piede di guerra. Il nodo che ha fatto tracimare la fiducia e la pazienza dei club di “seconda fascia” è la concreta ipotesi che il massimo torneo regionale nella prossima stagione avrà quattro retrocessioni e non le tre come avviene da quando il CR. Veneto si è adeguato alle direttive nazionali con il playoff e playout. A far montare la protesta (con club compatti) che si sta espandendo a macchia d’olio e potrebbe trasformarsi in un sit-in, oltre a far slittare il via del campionato, sarebbe la decisione (assurda) di privare l’Eccellenza a fine stagione di otto club che “limerebbero”, a detta di chi intenderebbe introdurre questa nuova obbligazione, il sovrannumero delle 17 squadre presenti nei due gruppi. Ma nel fare la conta delle presenze in campo, a cosa si è pensato? Con le otto retrocessioni (la linea salvezza salirebbe oltre i 40 punti) programmate a tavolino e l’integrazione di quattro club promossi dalla Promozione, il numero di squadre ai nastri nell’edizione ‘19/20 arriverebbe a 15 per girone. Quindi dove sta l’innovazione quando c’è un buco da colmare, e così ampio? C’è inoltre da tenere conto, che due club saliranno in serie D e questo assottiglierebbe la presenza a 14 squadre per girone e non è detto che le due promozioni, incrociando le dita, saranno avvicendate da altrettante retrocessioni dal torneo Interregionale. Questo fa capire (nella prima ipotesi) che per saldare i conti e arrivare a 16 sodalizi e ridare la giusta fisionomia al gruppo, è data per certo la voluta ammissione del vincitore della Coppa Regione di Promozione e del primo club del playoff, ecco le 16 in campo. E poi dall’alto si predica (al contenimento delle spese) in un senso e si razzola in maniera scellerata. Il girone B che in “campagna” si era creato la propria cerchia/promozione, con l’inserimento della Luparense (privato al girone A con il Tombolo/Vigontina, e di spiccata matrice scaligera dove è di chiara lettura tecnica di chi legge il calcio di volere veder vincere un team veronese, sono 12 al via) e del Mestre, catapultato dall’alto, obbligherà il club minori a rinforzarsi visto lo strapotere al vertice. Ecco allora che da oggi alla fine del campionato impazzerà vertiginosamente il monte spese e le speranze di conservare la categoria diminuiranno perché la formula play-out tenderà la rete del pericolo ad almeno 8/10 società. Se nel girone B la protesta ogni giorno trova proseliti, nel girone A cosa si pensa di fare con quattro retrocessioni? Le neopromosse, i club che hanno investito in maniera mirata e al risparmio, questa decisione l’accetteranno di buon grado?