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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Amichevoli estive: il Tamai non sfigura col Cagliari di mister Lopez

nella foto Federico Furlan (ex Sacilese) al debutto col Tamai

Cagliari-Tamai 4-0

Cagliari (4-3-1-2) pt: Agazzi, Dessena, Ariaudo, Avelar; Oiknounou; Sampaio, Conti, Nainggolan, Cabrera; Nene, Irbarbo (44’ pt Suella)

Cagliari st: Avramov, Perico, Rossettini (32’ st De Montis), Murru, Dal Fabbro; Muroni, Ekdal, Ericsson; Cossu; Pinilla, Suella.

Allenatore: Diego Lopez

Tamai (4-3-1-2) pt: Peressini; Ferramosca (1’st Iuri), Corazza (1’st Colombera), Perissinotto (21’ st Dal Mas), Scappin (1’st Balduit); Marco Rossi (16’st Menehel), Cima (1’ st Pecile), Petris; Nardella (10’st Bolzon) Tomada (1’st Krjezu), Furlan (1’st Alba).

Allenatore: Gianluca Birtig

Arbitro: Luigi Rossi

Reti: 35’ pt Nenè, 11’ e 35’ st Pinilla, 42’ st Suella

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 32 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 300 circa. Osservato 1’ di silenzio

Sappada. Il Tamai non ha sfigurato al cospetto del Cagliari e solo nella coda dei due tempi, pagando la stanchezza, ha concesso lo specchio della porta ai rosso-blù. Il primo e prematuro test in quota, è così andato in archivio. Dopo solo quattro giorni di lavoro, il Tamai ha testato la propria crescita (non si è visto alcun schema studiato a tavolino nei movimenti delle furie e, a bordo campo, Gianluca Birtig si è sgolato nel fare da suggeritore nell’ accompagnare lo sviluppo della manovra dei suoi) e lo fa subito con un dribbling secco del mancino Cima: entrato in area e puntato il vertice del rettangolo della porta difesa da Agazzi, il mediano non ha affondato il destro deviato in corner (1’).

60” più tardi sulla verticalizzazione di Scappin indirizzata su Furlan, l’ala prende velocità e dai 20 metri scocca il sinistro (strozzato) sul quale si allunga in presa a terra Agazzi. Sono i 90” in cui il Tamai si toglie la timidezza nell’affrontare un avversario di quattro categorie superiori. Mister Birtig nell’occasione ha schierato la probabile difesa del campionato e la fiducia al giovane udinese Ferramosca. La mediana nella prima passerella è quando il mercato a disegnato: Rossi e Cima delegati a fare filtro e Nardella a presidiare l’out mancino davanti a Petris incaricato di imbeccare Tomada e Furlan.

Il Cagliari in partenza ha rinunciato a Sau e Pinilla il bomber estivo rossoblu, mentre a rimorchio Sampaio è stato preferito a Ekdal. Con l’aggiustamento delle posizioni sul campo e la regia di Daniele Conti il Cagliari si è sciolto, ma il proprio gioco spesso è sfociato nell’azione individuale e sulle accelerazioni isolate di Irbarbo. Nenè ben controllato da Perissinotto e un po’ spaesato nei movimenti, ha avuto un paio di fiammate. Il primo pericolo creato del Cagliari suona la campanella al 13’: sulla sinistra è Nainggolan a trovare spazio e con un servizio radente che Nenè da sotto finalizza sparando il pallone sulla traversa. I sardi vivono la loro gara sugli sprazzi isolati, ma fase di recupero il Tamai che concede due settimane di lavoro ai rossoblu, nell’allungo e nel contatto fisico rendono prevedibili i pericoli verso Peressini. Qualche pallone “sporco” tagliato nel cuore dell’areae un paio di legnate dalla distanza di Nainggolan mettono una certa pressione sulla difesa tamaiota che capitola al 35’ su un pallone lavorato in dribbling al limite dell’area da Nenè; il brasiliano con ua rapido palleggio con i due piedi elude il raddoppio di Ferramosca e Perissinotto e di patto destro piazza il pallone sul palo lungo. E’ la principale giocata del primo tempo dell’undici di mr. Lopez. Il Tamai, ancora privo del guizzo nei primi metri, esce così dal campo stanco. Nel secondo tempo il Cagliari fa il bis: sugli sviluppi di calcio franco calciato in area di porta da Cossu, nello stacco Colombera affonda Ekdal e l’arbitro indica il dischetto. Il cileno Pinilla spiazza Peressini. Al 14’ è il palo colpito da Rossettini sugli sviluppi di in corner a salvare il Tamai. La partita nella seconda parte del confronto mette in evidenza la vitalità del Tamai che fa girar palla con una certa eleganza e precisione. Nel finale con la formazione di Birtig assai provata il Cagliari infila il terzo con gol Pinilla che segue a sostegno un velo di Cossu e insacca il pallone tra il primo palo e Peressini.

 

 

 

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  Scritto da Redazione Venetogol il 27/07/2013
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