Juniores nazionali: blitz del Montebelluna a Sacile, finisce 3-1
I biancocelesti si impongono nel match clou del girone C
Vai alla galleriaNella foto: il Monte jr.
Sacilese-Montebelluna 1-3
Sacilese: Uccheddu, Sossai, Lenisa (29’ st Canzian), Possamai, Moretti, Vecchio, Piazza (19’ st Barattin), Montagner, Cassin, Benedetto (43' st Cigana), Barbui
A disposizione 12 Natale, 13 Canzian, 14 Padovan, 15 Castiglioni 16 Romano
Allenatore: Pietro Siletti
Montebelluna: Furlanetto, Brambilla, Garbujo, Colle, Russo, Burbello, Secco, Bressan, Baggio (44’ st Feltracco), Nardi (19’ st Monachello), Colonna (24’ st G. Luca De Marchi)
A disposizione 12 Guazzo, 15 Alberto De Marchi
Allenatore: Matteo Zulian
Arbitro: Fabiola Daneluz sez. di Pordenone
Assistente n° 1: Biason sez. di Pordenone
Assistente n° 2: Muccignatto sez. di Pordenone
Reti: 5’ pt Nardi, 20’ pt Colle, 29’ st Vecchio 31’ st De Marchi
Note. Pomeriggio grigio e piovoso, temperatura d 9 gradi, terreno allentato, spettatori 40 circa.
Ammoniti: Vecchio, Garbujo
Espulso al 37’ st Vecchio (S)
Recupero: pt 1’ st 4’
Sacile. Bliz riuscito… Non perde colpi il Montebelluna che si regala un’importante vittoria al “XXV Aprile di Sacile e risponde a tono al successo della coinquilina, la Liventina impegnata nella confinante Fontanafredda. I trevigiano non hanno tardato ad entrare in partita. Superarata l’iniziale fiammata biancorossa, la formazione di Matteo Zulian al 5’ rompe gli indugi con il gol del vantaggio firmato da Nardi con un magico shot di collo destro finito nel “sette”alla destra di Uccheddu. Incassato il gol a freddo la sacilese si è prontamente riversata nella metà campo trevigiana e 5/6 minuti ha dto parecchio fastidio alla retroguardia montelliana che si è fatta sempre trovare piazzata e compatta nel chiude re ogni spiraglio. Al 6’ su una combinazione sul corto Montagner gira il suggerimento radente (punizione sul vertice dei sedici metri) abbondantemente a lato; al l’ 8’ è Barbui a farsi largo in prossimità dell’area di porta, ma è anticipato nel finalizzare il tap-in. Molto più concreta e snella l’azione trevigiano che dà ampio spazio alle folate sulla destra di capitan Secco. L’ala al 12’ pennella una deliziosa palombella dalla linea di fondo per la capocciata di Baggio che sfiora di una spanna la trasversale. E’ il preludio del raddoppio. Al 20’ matura sul recupero di una “seconda palla”, il cuoio in uscita è indirizzato da Secco per l’avanzata di Colle, il mediano con funzione di “9 falso” converge, si aggiunta il pallone sul mancino e dai 18 metri sfodera una legnata che va a infilarsi a mezza altezza alla sinistra di Uccheddu. Messi i sigilli sul doppio vantaggio il Montebelluna si chiude nella propria metà campo, respira e concede spazio all’avanzata liventina. La Sacilese però sul terreno molle e insidioso, fatica a dare profondità e forza alla propria avanzata e i pali di Furlanetto non corrono mai pericoli. A 1’ dal termine la Sacilese va in rete con la girata di testa di Cassin, ma la pordenonese Daneluz su segnalazione del collega Muccignatto invalida il gol per l’offside dell’avanti di casa.
Nel secondo tempo la partita è illuminata dalla luce artificiale e la Sacilese inizia di gran carriera. Il pallino del gioco e il possesso palla per lunghi tratti della ripresa vede i piedi dei biancorossi presidiare la median , ma l’organizzata difesa ospite non concede alcuna opportunità al tiro. E’ una sacilese che insiste e al 18’ è Furlanetto a farsi valere smanacciando una girata di Barbui. Sul successivo calcio dalla bandierina scodellato nei sedici metri ai Possamai, il centravanti Cassin stacca altissimo, ma la schiacciata di piena fronte si perde a lato di un soffio alla destra di Furlanetto. Al 29’ la Sacilese a forza di pressare gli ultimi venti metri dimezza il gap con il lungo Vecchio salito a dar manforte alla fase offensiva. Ma al 31’ sul capovolgimento dell’azione prima Secco tarda la stoccata da sotto in giravolta a 6/7 metri dalla linea bianca e 1’ dopo smista il pallone sulla destra sulla sovrapposizione del neo entrato De Marchi che punta Uccheddu e lo infila sotto il corpo. Il 3-1 è il segnale della forza di reazione dei “coreani” che nel finale serrano le maglie e fanno girare al largo Barattin e compagni.
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