Playoff Jr. nazionali. Undici metri spianano la strada al Giorgione...
I castellani nella finale del girone C affronteranno la Liventina...
Vai alla galleriaMontebelluna-Giorgione 2000 0-1
Montebelluna: Furlanetto, Brambilla, Granzotto (45’ st G.L. De Marchi), Colle, Russo, Burbello, Bressan, Secco, Ndiour, Sartori, Pezzato (26’ st Colonna).
In panchina: 12 Bigolin, 13 Monachello, 14 Baggio, 16 Alberto DeMarchi 18 Garbujo, 19 Cavallin
Allenatore: Matteo Zulian
Giorgione 2000: Liviero, Favaro, Longato, Tomasi, Vio, Stecca (39’ st Mancini), Simioni, Barabino, Cisotto, Yabre (27’ st Simoni), Agyeman, Tessaro (44’st Merlini)
In panchina: 12 Dorella, 13 Regazzo, 14 Piccolo, 17 Merlini
Allenatore: Andrea Sartori
Arbitro: Federico Gobbato sez. di Latisana
Assistenti: Botter sez. di Castelfranco V.to; Marrone sez. Di Treviso
Reti: 41’ st Barabino su calcio di rigore
Note. Pomeriggio velato, temperatura di 17 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 200 circa. Ammoniti: Russo, Barabino.
Recupero: pt 1’ st 4’
Montebelluna. Il Giorgione 2000 espugna il “S. Vigilio”, ma il rigore assegnato dal friulano Gobbato proprio non ci sta. Un penalty fin troppo, generoso, gratuito (Furlanetto non è stano nemmeno ammonito) , utile però per rompere il noioso l’equilibrio, evitare i tempi supplementari e stabilire la finalista del playoff del girone C. I castellani di Andrea Sartori tra sette giorni sfideranno la Liventina. Sul campo, soprattutto nella ripresa i rosso- stellati hanno messo in vetrina una maggiore voglia e coraggio nel cercare la vittoria. Palese è l’attendismo iniziale in cui si rifugino le due squadre. Lo 0-0 emerso sabato scorso, a Castelfranco Veneto nell’ultima uscita di campionato mette in guardia i due schieramenti. Il Monte nel mettere in risalto un palleggio coordinato sullo stretto cerca di attirare sulla linea della palla più avversari per alimentare l’inerzia dell’azione con improvvise aperture sulle corsi esterne. Nella prima parte della gara le azioni da sottolineare sono iun paio. Dopo 60” è Sartori a incunearsi nei sedici meri castellani, la il movimento tecnico della mezzala che indugia troppo, si rivela privo di nerbo e lezioso. L’azione sfuma e sulla panchina di casa mister Zulian ha subito motivo per imprecare. E’ una semifinale che si trascina, stanca, priva della necessaria determinazione. Più che forzare i tempi dell’azione e chiudere la gara al 90’, le squadre, nella noia pensano di tirarla al supplementare. Nel finale di tempo è il Giorgione a mettere del pepe alla intermittente prestazione. Al 42’ il primo assaggio con i sedici metri montelliani è un’accelerazione di Yabre che Furlanetto in uscita di piede sulla linea dei sedici metri sventa di piede. Subito dopo è Tessaro a portare l’aggiramento sulla destra: sul centro basso a servire Tomasi, il mediano batte a colpo sicuro e la palla è deviata nelle traiettoria. L’azione che si sviluppa dalla bandierina porta i castellani a tampinare con vigore , in tre fasi, l’area di casa. Sul terzo tentativo che scaturisce dalla deviazione del pallone in un capannello di uomini, Furlanetto si fa trovare pronto al centro dei pali in presa a terra (44’). Nel secondo tempo cresce il dinamismo del Giorgione che si sacrifica in un pressing alto che manda il tilt ogni azione fatta defluire dalle retrovie di casa. Il Montebelluna che non convince e sottoporta sciupa più di una occasione al 15’ prova la girata a fil di palo con Colle e Liviero è puntuale nell’allungarsi sul palo alla propria sinistra. 1’ dopo ci prova Sartori di mezzo volo e la traiettoria si spegne tra le braccia del portiere. Insiste il Montebelluna che piazza un paio di aggiramenti sui lati ma è l’ultimo passaggio che fa franare ogni assalto. Il Giorgione che ha in Agyeman uno “tze-tze” inesauribile, alleggerisce il forcing di casa con una calcio piazzato (centrale) di Barabino. Nel finale di gara il calcio di rigore risolve ogni interrogativo, il Giorgione 2000 avanza e dall’urna del “XXV Aprile” di Sacile esce il nome della Liventina.
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