Treviso Calcio, nubi grigie all'orizzonte... Nuova estate calda?
Nel frattempo si fa luce sulla proposta della cordata milanese l'estate scorsa. Ecco cosa c'era in ballo e a cosa l'Amministrazione Comunale rinuncia...
Nuova estate calda per il Treviso Calcio?
Voci ne circolano tante e di tutti i tipi. Sicuramente l'annata appena conclusa con la mancata partecipazione agli spareggi nazionali per l'ammissione alla D ha bloccato l'entusiasmo dei tifosi e della dirigenza.
Un segno tangibile all'interno dello staff dirigenziale lo aveva lasciato il vice-presidente Moreno Sartorato che pur senza far mancare il supporto e la vicinanza alla squadra fino all'ultima gara aveva rotto con la dirigenza biancoceleste già a metà dicembre.
La sconfitta col Sandonà non è valsa quindi solo l'uscita di scena dal torneo ma potrebbe valere anche una serie di rimescolamenti societari.
Domani venerdi 26 maggio alle ore 16 presso lo Stadio Omobono Tenni ci sarà una conferenza stampa che farà luce su possibili scenari e prospettive future.
Sempre da voci non confermate il presidente Pini potrebbe definire l'ingresso di qualche socio, ratificando l'uscita di qualche altro. I più maligni sogghignano e parlano anche di una richiesta all'amministrazione di farsi avanti a cercare eventuali compratori. Staremo a vedere...
Nel frattempo rifacendo un passo indietro alla scorsa estate probabilmente c'era anche il modo di evitare questa impasse. L'amministrazione Comunale poteva benissimo far da tramite per traghettare il Treviso Calcio verso altri lidi, oppure farli scorrere in maniera parallela, invece il Sindaco Manildo e l'Assessore Michielan hanno sempre fatto orecchie da mercante nei confronti di una proposta reale, concreta e seria.
L'aveva avanzata l'imprenditore lombardo Andrea Cani, imprenditore nel settore turistico e dell'organizzazione di eventi. La proposta sul tavolo dell'amministrazione quindi c'era eccome: 650.000 Euro di Fidejussione Bancaria (di prima presentazione), impegno a investire sullo Stadio Tenni per oltre 250.000 Euro (50.000 euro per la sistemazione da versare subito e 50.000 euro all'anno da versare all'amministrazione per 5 anni) con un chiaro abbattimento dei costi derivanti dall'impianto per il bilancio Comunale che si sarebbe ritrovata pure lo stadio sistemato e ristrutturato.
Oltre a questo, con la gestione dello stadio Tenni a carico e l'eventuale possibilità di far continuare l'attività agonistica al Treviso del presidente Pini, la cordata milanese proponeva l'arrivo a Treviso di una serie di eventi che già erano stati calendarizzati: le finali del campionato Primavera TIM e 3 concerti da effettuarsi all'interno dello stadio con le opzioni già confermate per le star internazionali.
La rinuncia si può dire non tanto sportiva (la nuova cordata aveva in mano già un titolo di Serie D) ma quanto ad una serie importanti di benefici per il terriorio, l'economia e soprattutto le casse comunali.
Tutto perduto? Forse no.
L'interesse dell'imprenditore pare ci sia ancora, l'interesse dell'amministrazione di metter insieme tutto sarà da verificare cammin facendo.
Condizionatori accesi, arriva l'estate...