Il Montebelluna per l'ex Marco Conte: "Non è una gara come le altre"
Il direttore sportivo della Dolomiti Bellunesi ritrova il suo passato
Vai alla galleria«No, per quanto mi riguarda non può essere una gara uguale alle altre. Anche se vale comunque tre punti». Marco Conte (nella foto) non si nasconde dietro a un dito: i prossimi 90’ li vivrà con un’emozione in più. Perché il direttore sportivo della Dolomiti Bellunesi si troverà a confronto con una parte del suo passato calcistico. O meglio, della sua vita: il Montebelluna. «È un ambiente a cui sono molto legato - afferma il direttore sportivo - avendo giocato, allenato e coperto il ruolo di direttore sportivo. Ho talmente tanti ricordi, che diventa superfluo citarne qualcuno in particolare».
Gara aperta - L’attualità, però, incombe. E concede poco spazio a sensazioni e sentimenti. Domani (domenica 21, ore 14.30: arbitra Andrea Zambetti di Lovere), l’undici di Renato Lauria sarà di scena in terra trevigiana per affrontare un avversario che, soprattutto tra le mura amiche, sa essere pericoloso: in casa, infatti, ha perso solo il match d’esordio e ha fermato avversari del calibro di Adriese e Clodiense. Tuttavia, è reduce dal rocambolesco rovescio sul campo del Caldiero Terme (4-3) e ha due punti in meno rispetto ai dolomitici, attualmente decimi: «Le statistiche dicono che sarà una gara aperta - riprende Marco Conte -. Nel complesso, il Montebelluna ha una buona manovra di gioco, costruisce parecchio e trova spesso il gol. Insomma, mi aspetto una bella partita. L’importante è che sia più bella per noi».
Classifica corta - Il 2-1 stampato all’Ambrosiana, domenica scorsa, ha rafforzato le certezze e migliorato la graduatoria: «Era un crocevia di rilievo, però ora dobbiamo dare continuità ai risultati positivi. In linea generale, rimango convinto che potessimo avere qualche punto in più, ma le valutazioni verranno fatte a tempo debito». Anche perché la classifica è cortissima: «E per questo può diventare interessante o pericolosa a seconda della nostra continuità di rendimento. Le prossime quattro, cinque sfide ci diranno chi siamo e da che parte stiamo andando. Il mercato? Siamo attenti, ma interverremo con delle correzioni solo se sarà necessario». La fiducia nel gruppo è e resta granitica: come le Dolomiti Bellunesi.
Ufficio stampa Dolomiti Bellunesi
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