Tris al Mestre: il campionato della Dolomiti BL si chiude in bellezza
Serie D. A Belluno finisce 3-0 l'anticipo dell'ultima giornata
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DOLOMITI BELLUNESI - MESTRE 3-0
Reti: pt 46’ Raimondi; st 18’ Cossalter, 28’ Petdji (foto).
Dolomiti Bellunesi: Canova, Gjoshi, Mosca (st 35’ Faraon), De Carli (st 40’ Tibolla), Sommacal, Petdji, Onescu (st 44’ Piazza), De Paoli (st 29’ Toniolo), Corbanese, Raimondi (st 22’ Posocco), Cossalter.
A disposizione: Masut, Teso, Episcopo, De Leo.
Allenatore: A. Ferro.
Mestre: Da Re; Politti, Severgnini, Busetto; Cabianca (st 34’ Varotto), Galli (st 19’ Salvaterra), Tardivo, Ferchichi (st 17’ Villanova), Fabbri (st 14’ Fabris); Segalina, Scarpi (st 22’ Shaolli).
A disposizione: Ronco, Vrikkis.
Allenatore: G. Zecchin.
Arbitro: Vincenzo Hamza Riahi di Lovere.
Assistenti: Andrea Mirarco di Treviso e Luca Merlino di Asti.
Note. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Ferchichi, Politti, Onescu, Tibolla. Angoli: 3-0 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 3’.
Sipario, applausi. L’ultimo atto del campionato di Serie D è arricchito da una vittoria cercata, meritata, legittimata da un atteggiamento impeccabile. Sì, la SSD Dolomiti Bellunesi teneva in maniera particolare a chiudere con i tre punti. Un po’ perché, davanti al pubblico amico del polisportivo, mancavano dallo scorso 6 marzo. Un po’ perché nessuno, ma proprio nessuno voleva lasciare nulla al caso. In più, grazie a questo successo, i ragazzi di Alessandro Ferro agganciano il sesto scalino della graduatoria: un piazzamento che potrebbe essere messo in discussione solo se il Caldiero Terme supererà il Cjarlins Muzane, nel confronto di domani.
Pronti, via e i padroni di casa vanno subito a segno con il suo capitano: Simone Corbanese, abile ad anticipare di testa il portiere mestrino. A negare al Cobra del gioia del quattordicesimo sigillo stagionale, però, è il guardalinee, che sbandiera una posizione di fuorigioco. Al 12’ ci prova poi De Paoli con un gran sinistro, ma Da Re alza sopra la traversa. Anche gli ospiti si fanno notare: soprattutto con una fulminea ripartenza condotta da Scarpi e rifinita da Segalina, che non trova la porta. La trova eccome, invece, Andrea Raimondi. Con quello che è diventato ormai il suo marchio di fabbrica: il calcio di punizione. Una pennellata utile a indirizzare la sfida sul binario dolomitico.
La ripresa si apre con una girata di Fabbri, fuori di poco. Come di poco alto finisce il gran sinistro dalla distanza di Mosca. Bellissima, inoltre, l’iniziativa personale di un Cossalter alla ricerca del decimo centro in campionato (fuori bersaglio), mentre Corbanese approfitta di un errore di Severgnini e coglie il palo esterno. Ricerca che, per Alex, dà i suoi frutti al 18’, quando l’ex Union Feltre lascia partire un destro potente che Da Re può solo toccare: 2-0. E il tris segue a ruota: tutto merito di Georges Petdji e della sua zampata sugli sviluppi di un corner. Nel finale c’è spazio pure per un legno colpito dal giovane e sempre più intraprendente Faraon. E per un miracoloso salvataggio di piede di Da Re su Onescu.
«Volevamo vincere questa partita - è l’analisi di mister Ferro - senza “se” e senza “ma”. E così è stato: abbiamo fatto ciò che sapevamo e dovevamo fare. Il percorso? Tutto è nato in maniera repentina e forse all’inizio c’era un pizzico di apprensione. Ma i ragazzi sono stati da subito disponibili. E questo mi ha agevolato in un percorso che alla fine si è rivelato piacevole ed emozionante. Tante persone mi hanno dato una mano, a cominciare da Simone Bertagno».
Ufficio stampa Dolomiti Bellunesi
Foto di Giuseppe De Zanet
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