Violenza e discriminazioni: il CRV incontra le componenti sportive
Lunedì si è svolta una riunione per ragionare su possibili soluzioni da adottare, in particolare per fermare l'escalation di violenza nei confronti degli arbitri

Tanti episodi, gravi, anche in una regione come il Veneto, dove ci si sforza di portare in campo non solo i valori legati al calcio, ma al rispetto di tutta la nostra complessa società. E' per questo che il Comitato Regionale Veneto ha voluto riunire tutte le componenti del mondo sportivo: LND (Lega Nazionale Dilettanti) - CRA (Comitato Regionale Arbitri) - AIC (Associazione Italiana Calciatori) - AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) e Giustizia Sportiva, per provare a ragionare su possibili soluzioni da adottare, in particolare per fermare l'escalation di violenza nei confronti degli arbitri.
Lunedì 7 aprile si sono seduti intorno ad un tavolo Tarcisio Serena, Presidente CRA Veneto; Mauro Pollini, Presidente AIAC Veneto; Giorgio Gaggioli, Vice Presidente AIC; Francesco Meneguzzo Rappresentante AIC Veneto; Giuseppe Ruzza, Presidente CR Veneto; Roberto Mamerti, Vice Presidente Vicario CR Veneto; Ilaria Bazzerla, Vice Presidente CR Veneto; Valter Bedin, Coordinatore Regionale del Settore Giovanile e Scolastico; Alessandro Borsetto, Segretario CR Veneto e l'avvocato Diego Manente, Presidente Corte Sportiva e Tribunale Territoriali.
C'è stata la condivisione di tutti nel condannare fermamente ogni atto di violenza nei confronti dei direttori di gara e la proposta di collaborazione per trovare soluzioni utili per eliminare queste situazioni assolutamente inaccettabili e non giustificabili. Diverse le riflessioni/proposte presentate dal tavolo di lavoro che tutti ritengono opportuno possa diventare permanente.
Si pensa, ad esempio, di nominare un responsabile in ogni società per i rapporti con l’AIA (sulla scia del safeguarding). Alle società si chiederà la disponibilità ad ospitare le sezioni AIA nei propri impianti per le sedute di allenamento. Questo aiuterà anche a comprendere il rispettivo lavoro che sta a monte di ogni partita. Le sezioni AIA daranno la loro disponibilità per arbitrare gratuitamente le amichevoli delle società che le ospitano, come “Polo di Allenamento”.
Tra le proposte anche quella di programmare degli interventi presso le società, da parte dell’AIA, per spiegare i regolamenti, soprattutto ad inizio stagione.
E' stata evidenziata anche la necessità di creare consapevolezza e responsabilità attraverso figure carismatiche, come quella del capitano. L'idea è quella di coinvolgere i capitani, attraverso gli arbitri, sottolineando proprio la grande importanza che riveste questo ruolo, con attenzione anche alle categorie giovanili.
A questo proposito, è stata avanzata anche la proposta di modificare il Codice di Giustizia Sportiva, con particolare attenzione al mondo giovanile. Una giustizia che agisca in chiave riparatrice, più che di mera condanna dei responsabili di azioni violente e sconsiderate.
Fondamentale sarà il coinvolgimento di medici e psicologi dello sport presso tutte le società sportive e un maggiore impegno istituzionale e anche politico, coinvolgendo ogni agenzia educativa.
Queste alcune proposte che si intendono mettere in campo, per cercare di riportare nel mondo del calcio, a qualsiasi livello, quella serenità necessaria per una competizione sana all’insegna del rispetto e del fair play.
E’ indispensabile fare un percorso comune con la consapevolezza che il direttore di gara non deve mai essere toccato, per nessun motivo.
Dal sito ufficiale del Comitato regionale Veneto
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