Azdren Llullaku: tripletta e pallone a casa, SandonaJesolo ok...
nella foto, Azdren Llullaku che esulta sotto la curva dei tifosi dopo il primo gol
Sontuosa tripletta di Azdren Llullaku nell'ultima gara del girone di andata, che ha visto il ritorno alla vittoria casalinga del SandonàJesolo di Bruno Tedino, al secondo successo di fila dopo quello di sette giorni fa a San Vito con la Sanvitese. Nel giorno della sfida all'ultima della classe, ISM Gradisca, che era reduce dal bel 1-1 rifilato alla capolista Venezia, i biancocelesti hanno subito messo nei binari giusti la sfida, trovando il vantaggio con l'Inzaghi del Kosovo già dopo 9 minuti. Gran cross di Nichele dalla sinistra e colpo di testa preciso di Llullaku. Il 2-0 invece è giunto poco prima del riposo, al 41', ancora con il bomber, stavolta bravo a calciare di sinistro su sponda aerea di Canton. Ad inizio ripresa, invece, il 3-0 sempre di Llullaku, su calcio di rigore. Tre reti che proiettano il kosovaro a 10 gol in campionato.
"Al di là dei gol che fanno sempre piacere per un attaccante - ha detto Azdren - sono contento per i tre punti che in casa ne avevamo tanto bisogno. Non è mai facile affrontare questo tipo di partite dove si parte da favoriti, rischi di complicare tutto se non trovi subito il gol. Noi siamo stati bravi a segnare e a continuare a giocare, con un ottimo possesso palla, creando tante occasioni".
22 centri con la maglia del Tamai, ora son 10 in 17 partite, nonostante un infortunio che gli ha complicato il cammino. "Lì davanti sia io che Fantin, e anche Cacurio, che ora non è più qui, abbiamo avuto problemi con gli infortuni. Adesso io sto bene, Fantin sta recuperando. Se siamo al completo possiamo dire la nostra e rientrare nelle zone che contano. Dobbiamo proseguire su questa strada".
Non è ancora tempo di vacanze, però, per il SandonàJesolo, che giovedì deve andarsi a conquistare l'accesso alle semifinali di Coppa Italia a Darfo Boario contro i bresciani. "Non conosciamo molto di questa squadra - conclude Llullaku - ma sono convinto che se giochiamo con questo spirito, con questa determinazione, possiamo centrare l'obiettivo. Arrivati a questo punto, la Coppa diventa interessante e affascinante".