Vincere non è mai facile, ma l’incubo che sta vivendo il Caerano, quest'anno relegata nel campionato di Prima G, è un po' una sorpresa in negativo, vista anche la composizione della rosa che ad inizio stagione lasciava presagire un campionato tranquillo, se non di vertice.
Le ultime formazioni scese in campo contano assenze importanti e l’ultima sconfitta con il Cavarzano è stata una batosta, dopo che sembrava ci fosse stata una ripresa con la sconfitta al 95' con la prima in classifica Fregona, e il risultato recuperato in nove, contro il Barbisano.

“Siamo stati sicuramente condizionati dagli abbandoni di due giocatori su cui si contava, ma la cosa più deleteria sono gli infortuni, che non ci stanno dando tregua, neanche nella Juniores Regionale, che si sperava potesse venire in aiuto solo in casi estremi, mentre siamo costretti a penalizzare ulteriormente anche questa squadra, privandola di giocatori che vengono impiegati in prima.
Poi, non per trovare alibi, ma anche il girone che stiamo facendo è impegnativo sotto molti punti di vista, credo non sia una novità per nessuno degli addetti ai lavori. I giocatori stessi che in questi ultimi giorni contattiamo per riuscire ad incrementare la rosa in vista dell’apertura del mercato, ce lo dicono senza peli sulla lingua.
Mettici la posizione in classifica, ci troviamo in una situazione che non è così semplice ribaltare” a parlare è la DS Favaro.

Anche le squalifiche fioccano, forse c’è anche un po’ di nervosismo e l’ambiente non è sereno.
“Le squalifiche purtroppo ci stanno causando ancora più problemi di quelli che già abbiamo indipendenti dalla nostra volontà. Qualcuno pecca ancora molto di ingenuità, soprattutto perché non capiscono che protestare e reagire non serve a nulla, se non a penalizzarci ulteriormente, ma è ovvio che un po’ di nervosismo in campo si respira, non ci gira niente. In quanto all’ambiente invece posso tranquillamente dire che la società, nella persona del Presidente Pisan ha sempre cercato di essere presente e ed è assolutamente puntuale nel rispetto degli impegni presi, d’altro canto Caerano è riconosciuta da tutti come società corretta. I
l nuovo mister, Loris Volpato, che colgo l’occasione di ringraziare, ha portato una ventata di entusiasmo, arriva al campo sempre col sorriso, è uno che non si scoraggia mai, che non si arrende, pur in una condizione come questa è in grado di inventare soluzioni, e dico “inventare” proprio perché ogni domenica entriamo in campo con una formazione diversa, con soluzioni da trovare anche il giorno prima...
Poi è molto bravo a trovare le motivazioni, certo che però in campo non ci va lui, non ci vado io, non ci va la società e quindi cerchiamo di responsabilizzare più possibile anche i giocatori, poi ovvio che non possiamo pretendere che a risolvere le partite siano i 96 o gli juniores, che si stanno facendo carico di pressioni importanti per la loro età, e che comunque non sfigurano, anzi, siamo fieri di come hanno risposto, forse da qualcun altro, invece, ci si aspettava qualcosa in più sotto il profilo caratteriale, ma si sa, sconfitta dopo sconfitta, è sempre più complicato anche per chi ha una certa personalità”.

Il campionato è ancora lungo, e la classifica corta fortunatamente, però ci vuole un’inversione di rotta o i punti persi per strada saranno difficili da recuperare.
“Beh mancano tre partite alla fine dell’andata, quindi per metà se ne è andato, proprio così lungo non è e nonostante le attenuanti, non si può essere ipocriti, è giusto dire che qualche partita e i tre punti li abbiamo persi più per poca determinazione che per altro, con avversari alla nostra portata. è questo che brucia di più.
La società non sposta di molto gli obiettivi, anche se ora come ora c’è da lottare per uscire dall’ultimo posto in classifica, sperando di salvarci prima possibile, da lì in poi, si potranno fare altre valutazioni, per ora ultimi siamo e da qua dobbiamo uscire. Poi se riusciremo a portare a casa i giocatori su cui stiamo lavorando e riusciamo a recuperare gli infortunati, magari le cose cambieranno. Le disponibilità economiche ci sono, la volontà di fare bene e il progetto sono rimaste, nonostante tutto nessuno si è arreso, lavoriamo tutti, ognuno per il suo ruolo, per un obbiettivo comune, chissà che ci giri qualcosa anche a noi, la fortuna non ci ha mai baciato.
Domenica sarà un’altra guerra con il Postioma, non so ancora effettivamente quanti giocatori abbiamo a disposizione, vedremo domani l’infermeria, pazienza, quel che è stato è stato, andiamo avanti, indietro non si può tornare, e con i “se” e con i “ma” … non possiamo che far tutti del nostro meglio e pedalare. Fino alla fine.”.