JR. Nazionali. Nel fango di Villotta il Chions stoppa il Campodarsego
Vai alla galleriaChions-Campodarsego 1-0
Chions: Marchese, Palma, Duca, Battistella, Lazzaro, De Min, Abate (34’ st Ecoretti), Haxhraj (27’ st Bobbo), Valeri, Kuriakovc, Biasucci (41’ st Mahmoud)
In panchina: 12 Ronco, 16 Gjioka, 18 Migotto, 19 Arapi, 12 Xuma
Allenatore: Mauro Salatin
Campodarsego: Tonello, Raimondi, Barina, Granaglia (34’ st Giacomini), Agostini, Pilotto, Bolzonella (1’ st Prete), Fantinato (14’ st Pedron) , Casarin, Bedin, Prevedello (1’ st Pulese)
In panchina: 12 Costa, 13 Pinato, 17 Brotto
Allenatore: Maurizio Bedin
Arbitro: Stefano Tomasetig sez. di Udine
Assistente n° 1: Matteo Gondolo sez. di Udine
Assistente n° 2: Alessandro Pecile sez. di Tolmezzo
Reti: 14’ pt De Min
Note. Pomeriggio grigio e piovoso, temperatura di 6 gradi, terreno fangoso, al mite della praticabilità, spettatori 100 circa
Espulso al 26’ st Pilotto
Recupero: pt 1’ st 5’
Villotta di Chions. Ingabbiato dal Chions, affievolito nei muscoli dal terreno molto pesante, il “Campo” al termine di 90’ battagliati, emozionanti e decorosamente giocati nella sola prima frazione, ha lasciato in Friuli Venezia Giulia tre punti pesanti nello scandire l’inseguimento al Legnago (doveva salire a Pedavena), ai box per il maltempo che ha bersagliato il bellunese. La classifica al fischio del “furlan” Tomasetig conferma l’esponenziale crescendo dei ragazzi di “Mau” Bedin in serie utile da 11 turni, una striscia avviata a Este dopo l’1-0 incassato il 20 ottobre. I biancorossi hanno però fallito la 5^ affermazione esterna filante. Nel pre-partita le condizioni del campo (in mattinata, allagato) non sono ottimali, ma si gioca e le insidie sono dietro l’angolo. Il Chions che precede in classifica il fanalino Tamai nell’ultimo impegno casalingo ha firmato la 3^ vittoria stagionale sul Sandonà (2-1) è puntellato da un trio di elementi che la prima squadra ha girato poche ore prima alla conferma della sospensione del match di Belluno. I gialloblù carichi come molle puntano a riscattare lo 0-6 subito a metà gennaio conto la capolista Legnago. L’undici del trevigiano, di Cordignano, Mauro Salatin, nel fronteggiare il “Campo” (l’andata al “Gabbiano” si concluse sull’1-0) hanno dato prova di tenacia e resistenza.
Il Campodarsego privo sul fronte offensivo di Rizzolo, il chiavistello dei momenti difficili, nei primi minuti fatica a frenare l’esuberanza di casa, agile e aggressiva. L’undici di Salatin meglio si adatta al pantano e al 14’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ruota sui piedi dell’avanzato De Min appostato sul dischetto del rigore, la difesa padovana non raddoppia la marcatura, il centrale bellunese allarga il raggio del calcio e in rotazione incrocia il cuoio nell’angolino alla destra di Tonello. Il gol al passivo scuote Pilotto e compagni che alzano il baricentro e l’azione ospite per una decina di minuti ristagna in prossimità dei sedici metri di casa. Il Chions non riesce a uscire dalla propria mediana e al 21’ su azione d’angolo il “Campo” manca il tap-in scivolata con Granaglia: Il “palo” gialloblù sul traversone dalla sinistra liscia il rinvio, la traiettoria tesa manda fuori tempo l’intervento a terra del portiere e in spaccata Granaglia manca l’appuntamento con il pareggio. Il Chions nonostante qualche pausa resta in partita. Al 31’ i gialloblù sfiorano il bersaglio grosso con il diagonale di Valeri che rasenta il montante alla sinistra di Tonello. 2’ dopo altro pericolo in area biancorossa (Campodarsego in maglia nera) con la girata fiacca di Biasucci. Al 40’ il “Campo” ci riprova, ma l’azione avvolgente non inquadra i legni di casa. Nel finale di frazione ha del clamoroso l’errore da sottomisura di Granaglia: è una prima prodezza a terra in mischia di Marchese che neutralizza l’incornata di Fantinato a innescare la mischia; sulla palla che rimbalza a non più di tre metri dalla linea del gol si getta Granaglia, il mediano all’elementare appoggio del pallone in rete prefererisce il tiro secco in spaccata, un collo esterno che oltrepassa la protezione del campo. Mister Bedin si mette e mani in testa stringendo con rabbia il berretto. Si va al riposo e la vice-capolista ha molto da recriminare anche se lo specchio della porta di casa si è aperto solo sulle palle inattive.
Ripresa. La pioggia incessante e l’acquitrino che affiora nella palude mettono a dura prova le capacità balistiche e la resistenza dei 22. Il Campodarsego nel rincorrere il pareggio quasi mai attacca la linea dei sedici metri e conclude di rado. Il Chions ribatte colpo si colpo sbrigando l’essenziale, e le fasi più critiche bada al sodo”: palla lunga e pedalare”. Nel "Campo" che ringhia ma difetta nella lucidità e nel movimento del trio d’attacco, nemmeno i due calci piazzati in posizione vantaggiosa allertano i pali di Marchese. La prima conclusione dai 22 metri, la migliore per posizione, vede Pilotto centrare il “muro” schierato da Marchese che sulla seconda opportunità padovana da oltre 30 metri non evidenzia alcun timore nel domare il cuoio. La gara nel finale esalta la generosità di entrambe le squadre e questa penalizza il Campodarsego con l’espulsione di Pilotto (netto l’anticipo laterale, in scivolata, sull’attaccante di casa che calcia il pallone a contrasto e rotola a terra) che Tomasetig, coperto nella diagonale del fallo, da regolamento, reputa intimidatorio. Pilotto si prende il “rosso” e lascia in 10 i compagni che chiudono il match pagando il dazio della sconfitta che in condizioni migliori, forse avrebbe garantito un verdetto differente…
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