Puro Settore Scolastico. Liventina-Donatello Udine, finale 2-0
La Liventina vince e si avvicina alla final-six di Cesena
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Liventina: Da Re, Cia (23’ pt Borsato), Fabris (33' st Camolese) , Pasian, Fin (37' st Maritan), Zecchin (37' st Carrer), Serafin (37' st Dreon), Akafou, Sarr (27' st Drame) Bortolin (35' st Treslat), Tonon (7' st Hyka)
In panchina: 12 Dal Ben
Allenatore: Alberto De Nardi
Donatello Udine: Muni, Codromaz, Locati (27' st Tell), Urli, Zanini, Moratti (33’ st Puntel), Bledig (1' st Stimoli), Sambo (9' st Perusini), Rufino, Del Negro (18' st Addobati), Iurlaro
In panchina: 12 Zonta,15 Venica
Allenatore: Igor Bric
Arbitro: Roberto Lovison sez. di Padova
Reti: 31’ pt Tonon, 22' st Hyka
Note. Mattinata soleggiata e afosa, temperatura di 28 gradi, terreno in buone condizioni spettatori 300 circa con presenza friulana
Recupero: pt 1’ st 4’
Motta di Livenza. Sfida Tricolore al “Samassa”. La supremazia del quadrangolare del Triveneto se la giocano i bianco-verdi di Alberto D Nardi campioni d’Italia nel 2016 e il Donatello di mr. Bric, tricolore nel 2010 ad Asciano (Siena) con il successo sui toscani della Sestese. Nel dare forma all’undici di inizio gara il tecnico di casa sacrifica il talento e la potenza fisica di Hyka e l’agilità di Drame con l’impiego sul lato di sinistra d Bortolin e Tonon con l’intento di garantire solidità e sostanza al reparto avanzato. Il Donatello si presenta al completo e mister Bric tiene molto coperti i propri ragazzi con una doppia linea di sbarramento e il solo Rufino a cercare fortuna nella metà campo trevigiana. La Liventina non ci mette molto a entrare in partita.
Al 3’ Akafou infila il corridoio di sinistra, punta il primo palo e serve al centro Sarr, ma il suggerimento a uscire non va destinazione. Il Donatello Udine nei primi minuti cerca di contener la sfuriata di casa che al 12’ conquista il primo corner del match. Nel capannello di uomini prevale la difesa bianconera che innesca un velocissimo contropiede con Rufino arginato in prossimità dei sedici metri. Al 22’ gran pericolo in prossimità dell’area trevigiana con il diagonale di Rufino che esce di un metro sul palo lungo. La Liventina mantiene comunque un costante dominio del pallone, ma in fase di palleggio i bianco verdi si rivelano lenti e prevedibili. La squadra cerca ripetutamente il vertice Sarr, ma è Akafou, defilato a sinistra, l’uomo più incisivo e ispirato dell’attacco. Nel dare l’assalto all’area udinese, i ragazzi di De Nardi per due volte minacciano i pali di Muni sulla spaccata di Serafin si esibisce in presa e nella seconda occasione il pallone arcuato dall’ala supera la trasversale. Liventina che intensifica la pressione con i cross per il lungo Sarr. Al 29’ l’incornata in anticipo sul diretto marcatore è efficace ma il pallone sfila di un metro sul palo. Al 31’ i bianco verdi vedono premiati gli sforzi con il vantaggio che matura sul traversone dalla sinistra che Tonon in sospensione incorna (lob) alle spalle di Muni. Ripresa. E' un monologo della Liventina che dopo ripetuti assalti alla porta di Muni al 22' raddoppia il conto dei gol con il sigillo di Hyka: corner di Serafin, stacco sul secondo palo del neoentato e la palla gonfia la rete per la gioa del Samassa. Al 26' Drame appena in sostituzione di Sarr centra la traversa. Ultimi minuti di gara e capitolo fine. Con il 2-0 l'undici biancoverde vede vicinissima la meta della final-six.
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