Portomansuè falcidiato dagli infortuni sbanda, ma resiste al Tombolo
Vai alla galleriaNella foto: il rigore di Siega del 2-2.
Portomansuè-Tombolo/Vigontina 2-2
Portomansuè: Scocco***, Pederiva, Talamini***, Hagan (1’ st Catel***), Cofini, Cardin, Dema**, Carraro, Fusciello, Tartalo, Barattin
In panchina: 12 Bigaj****, 13 Dedej***, 14 Edeobi*, 15 Castellet***, 17 Petiti****, 18 Maurutto****
Allenatore: Stefano Lombardi
Tombolo/Vigontina: Dainese***, Toso*, Pilotto (17’ st Fabris**), Papi*** (17’ st Beghetto), Stocco, Segato, Topao (35’ st Mazziotti**), Brugnolo*, Fusco (1’ st Vopato***), Siega, Rampin
In panchina: 12 Milesi****, 13 Fracasso*, 15 Pastrello**, 16 Mazziotti**
Allenatore: Massimo Susic
Arbitro: Riccardo Liotta sez. di S. Donà di Piave
Assistente n° 1: Elia Bettello sez. di Bettello
Assistente n° 2: Andrea Bianchin sez. di Treviso
Reti: 2’pt Dema, 19’ pt Fuscello, 24’ pt Fusco su rigore, 38’ st Siega su rigore
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 26 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 300 circa.
Ammoniti: Hagan, Catel e Dema
Recupero: pt 1’ st 4’
(***) under della gara: *’98, **’99, ****’00, ****’01
Mansuè. Le due facce della medaglia… Portomansuè straripante nei primi 45’; ripresa, un monologo tombolano. L’uscita di Hagan (stiramento), il 5° della rosa bianco-verde e l’entrata tra i biancorossi di Beghetto nel ruolo di vertice basso, hanno rovesciato le sorti di un match che il “Porto” non ha saputo chiudere… Al Tombolo/Vigontina, nella seconda parte, propositivo, equilibrato e più solido a contrasto, va il merito di aver creduto nella rimonta creando più di un pericolo davanti alla porta di Scocco. Il liev-motiv del match del 4° turno dell’Eccellenza B ha un solo obiettivo, la vittoria. Il Portomansuè la invoca dopo il passo falso di Martellago; il Tombolo/Vigontina, cresciuto di tono con l’innesto al centro dell’attacco dell’ esperto Fusco, punta a cancellare il black-out del derby contro i “Lupi”, attenuare la delusione al pari interno (il 2-2 biancoceleste al 47’ st…) contro il Treviso e togliersi dalla scomoda posizione di fanalino del girone.. La formazione di Masimo Susic non ha ancora vinto, ma la qualità e l’esperienza non fa difetto ai biancorossi decisi a uscire dalle secche della classifica. E’ un “Porto” in piena emergenza, l’11 che a referto Stefano Lombardi disegna. La contemporanea assenza nel quadrilatero difensivo di Giacomin e di Perissinotto, di Bounafaa e soprattutto di Gnago, la punta dell’iceberg bianco verde, indirizza il mister a scelte mirate. Cardin assume il ruolo di centrale con Cofini in marcatura, in mediana Carraro e Hagan spalleggiano l’under Dema, mentre Tartalo va a occupare il ruolo di suggeritore alle spalle di Fusciello e di Barattin, per caratteristiche, il vice-Bounafaa. Nel Tombolo rinforzato dalla presenza dell’esterno basso Toso arrivato dall’ArziChiampo, l’unica varante operata da mister Susic è il sacrificio in mediana Beghetto per l’under Papi, molto acerbo nel condurre il pressing e nello smistare il gioco. La parte avanzata rispecchia le scelte del mister che si affida alla velocità di Topao, al gioco di sponda di Fusco sostenuti alle spalle dal mancino Rampin.
Il via del sandonatese Liotta alle ore 15,32. Apre le ostilità un piazzato di Tartalo che chiama alla deviazione volante Dainese (1’). 60” dopo il gol che sblocca il match: angolo teso di Fusciello, nel mucchio che attacca il primo palo è Dema a toccare il pallone che rotola nel sacco. Al 6’ gran fendente dalla sinistra di Taralo e la traiettoria lascia la scia davanti alo specchio della porta. Il “Porto” è padrone del campo: Hagan e Carraro si rivelano inesauribili frangiflutti e le prendono tutte. Il pressing e i raddoppi di marcatura portati dai padovani sono timidi e privi di energia. Al 19’ i bianco verdi sullo slancio di una supremazia territoriale schiacciante, concedono il bis: Fusciello sulla deficitaria chiusura della diagonale padovana detta il veloce “dai e vai” a Barattin e il piattone dell’ex Treviso entra dritto nell’angolino basso alla sinistra di Dainese. Il 2-0 vale parecchio, ma il “Porto” nelle retrovie qualche pasticcio se lo concede. Sono concessioni inammissibili come il rigore che Carraro procura: nell’avanzata del Tombolo Fusco con i piedi all’altezza del dischetto chiama il pallone, va in rapida torsione e il mediano di casa lo stende. Rigore che Fusco trasforma di classe. Scampato il pericolo il Portomansuè cede metri e viene meno nella brillantezza. Al 37’ il secondo “blackout” tattico: Siega recupera un pallone sulla trequarti punta l’unico difensore che si para contro, va in dribbling e contro dribbling, ignora lo smarcato Fusco liberissimo al centro dell’area, incespica e chiude sul fondo.
La ripresa offre l’altra faccia della medaglia. Il Portomansuè con quattro attaccanti che non difendono dilata le maglie, il solo Carraro, sfiancato dal gran correre, non riesce più a ostruire le linee di passaggio e con il baricentro schiacciato in prossimità dell’area, il “Porto” non riesce più a prendere slancio. L’undici di Susic che lascia Fusco (dolori muscolari) in spogliatoio è un'altra squadra. Assestate le marcature e distribuiti gli spazi e i compiti tattici, i biancorossi mettono a profitto il gioco sulle corsie laterali e davanti a Scocco la tensione è altissima. Di azioni nitide il Tombolo in mancanza della “boa” Fusco” ne crea pochine, ma il presidio dei venti metri permette ai biancorossi di rendersi minacciosi con alcuni traversoni e i tiri da fuori. Al 38’ l’azione chiave che porta al pareggio ospite è frutto del secondo rigore concesso da Liotta (il 5° contro il Portomansuè in 180’). E’ Carraro ormai in “riserva” di fiato a sollevare Siega da tergo e costringere l’arbitro a puntare l’indice sul dischetto. Siega di piatto destro infila il pallone che dà ossigeno alla classifica dei ragazzi di Susic. Nel finale con le squadre molto lunghe il Portomansuè non concretizza un contropiede due contro due, mentre dalla parte opposta è Stocco e fiondare la palla a mezzo metro dal palo.
Operazione di mercato. E’ il Tombolo/Vigontina a cercare di concluderla con il tesseramento del difensore destro Papa Elhadji Diakhoimpa 2000 (foto galleria) da due stagioni in Italia nel S.G di Torino e Novara.
Galleria fotografica