A 44 anni in Eccellenza: esperienza da vendere per Fabio Campaner
Difensore e capitano dell'Opitergina. "Cerco di trasmettere mentalità e voglia al gruppo, dando il buon esempio ai giovani. Ma non escludo che questa sia la mia ultima stagione in carriera"
Vai alla galleriaCon i suoi 44 anni che compirà il 3 gennaio, Fabio Campaner (nella foto) è il giocatore più "esperto" nel girone B di Eccellenza. Difensore centrale e capitano dell’Opitergina da due stagioni, ha alle spalle una lunghissima carriera iniziata nel settore giovanile della Sacilese, la squadra del suo paese. In seguito ha giocato nella Primavera dell’Udinese e del Cosenza, quindi 13 campionati in Serie D divisi tra Sanvitese e Pordenone, il successivo passaggio al PortoMansuè, poi al Cordenons, alla Liventina e al Fontanafredda prima dell’approdo in riva al Monticano.
«Gli stimoli e il divertirsi sono aspetti fondamentali per proseguire», racconta Campaner, «mi agevola il fatto di conoscere da tempo diversi dei miei compagni di squadra, con i quali ho giocato insieme anche prima di Oderzo. Fa piacere indossare la fascia di capitano, cerco di trasmettere mentalità, esperienza e voglia al gruppo, le cose più importanti per raggiungere il risultato. Devo inoltre dare il buon esempio ai giovani, dentro e fuori dal campo. A parte la gara con il PortoMansuè, finora ho disputato tutte le partite, inclusa la Coppa Italia, realizzando due gol. In media segno 2-3 volte a stagione, spesso di testa, mentre quello dell’anno scorso è stato l’unico campionato senza reti».
Allenatori e compagni da ricordare? «Ho avuto diversi tecnici, tra cui Giovanni Bosi, Massimo Pavanel e Attilio Tesser. Ho imparato tanto da tutti. Col mister di adesso, Mauro Conte, ho un buon rapporto avendo vinto assieme tre campionati tra Promozione ed Eccellenza con Opitergina, Liventina e Cordenons, oltre al salto di categoria con il PortoMansuè grazie ai playoff. Tra i compagni, sono particolarmente legato a Lauro Florean, ma anche ad altri come Matteo Franzin e Federico De Pin».
Com’è cambiato il livello dei campionati e dei giovani nel corso degli anni? «Ho notato un calo nella qualità dei campionati, magari è pure per questo che riesco a cavarmela in Eccellenza alla mia età. Da parte di molti giovani, rispetto a vent’anni fa c’è meno propensione a fare sacrifici e ad emergere, forse perché oggi sono più agiati».
Sarà l’ultimo anno da giocatore per Fabio Campaner? «La situazione causata dal Covid mi sta facendo passare un po’ la voglia. Non escludo che questo possa essere il mio ultimo campionato, vedrò come regolarmi avendo tre bimbi. Tuttavia, se non si riprendesse la stagione, sarebbe un peccato aver chiuso la carriera in questo modo».
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