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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Belluno


Al Novotel di Mestre si è svolta la Festa delle premiazioni del CRV

La consegna delle benemerenze ai dirigenti e alle società è stata anche l'occasione per tracciare un bilancio di fine stagione, oltre a momenti di riflessione legati alla riforma dello sport

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Un mare di coppe, targhe e medaglie, per la tradizionale Festa delle premiazioni e delle Benemerenze regionali che si è tenuta al Novotel di Mestre, organizzata dal Comitato regionale Veneto della LND - FIGC. Premiate le società vincenti per ogni categoria e girone, sia per i risultati ottenuti in campo sia per il comportamento esemplare (con la Coppa Disciplina) e anche i dirigenti benemeriti regionali.

"E’ un dovere dare un riconoscimento a chi dà allo sport e ancora di più onorare con le benemerenze chi ha onorato lo sport, perché si può andare avanti solo guardando indietro" – ha ricordato in apertura di cerimonia il presidente del Coni Veneto Dino Ponchio – ricordando come "Il calcio è una grande risorsa per il Paese. Siamo usciti da un periodo lungo e difficile. Prima il Covid, superato perché voi presidenti avete tirato la cinghia. Poi lo scoppio dei costi energetici, ma anche quella è stata superata; adesso abbiamo la grande crisi, come quella del ‘29 dell’entrata in vigore della pessimissima legge di Riforma dello Sport che punisce voi e il mondo dello sport. Chi l’ha fatta, l’ha fatta con i piedi – ha tuonato Ponchio - Siamo riusciti ad avere passo a passo dei miglioramenti – ha però ricordato - Non va ancora bene, tanto che FIGC, CONI e Regione Veneto hanno fatto un documento e mandato alla Regione che lo porterà a Roma per ulteriori modifiche. L’ultima che è passata è il rimborso spese, passato da 150 a 400 ero. Non siamo ancora contenti. Ma il calcio e il mondo dello Sport è così forte che supererà anche il problema dell’entrata in vigore della Legge di riforma dello sport".

"Mi fa piacere che il presidente del Coni abbia ricordato l’impegno comune presentato a Zaia – ha proseguito il presidente del Comitato regionale Veneto della FIGC-LND Giuseppe Ruzza - Qualcosa abbiamo ottenuto, ma continueremo a lottare per modificare questa riforma che sta creando grosse difficoltà alle nostre società". Ruzza ha fatto quindi un bilancio della stagione sportiva, definendola eccezionale per il Veneto e per tutte le categorie. "Se pensiamo che due, tre domeniche prima della conclusione dei campionati avevamo il Verona che rischiava di retrocedere, il Venezia passato dalla promozione diretta alla disputa dei play off; l’incertezza con il Caldiero a dover giocare l’ultima partita in Lombardia. Invece la stagione si è conclusa in maniera fenomenale: Il Verona si è salvato, facendo un miracolo, il Venezia è stato promosso meritatamente in Serie A quindi il Veneto ritorna, dopo anni, ad avere due società in A e non è poco. Ma soprattutto l’Union Clodiense promossa in C, così come il Caldiero. Si diceva scherzando che i gironi e i calendari della C del Nord li farà il Comitato regionale Veneto".

Ruzza ha ricordato come nessuna società dei dilettanti della Serie D è retrocessa e questo ha permesso di valorizzare la disputa dei play off. Ci sono stati molti ripescaggi: 4 in Eccellenza, 6 in Promozione, 10 in Prima categoria e 14 in Seconda categoria. "Sentendo anche i professionisti che curano gli interessi delle società non mi pare che ci sia una moria in seguita a questa pessimissima legge sullo sport. Siamo speranzosi che il Veneto possa continuare a rappresentare, con le società iscritte, il secondo comitato d’Italia".

"Siamo orgogliosi anche per il dipartimento sociale – ha aggiunto Ruzza - Il calciofilo puro può dire ‘cosa interessa a me….’ No, è importantissimo, la Lega ha due gambe: quella agonistica e quella sociale. E chi ha avuto la fortuna di impegnarsi e lavorare con le disabilità, con chi è secondo, si porta a casa un bagaglio che gli servirà per il futuro e per l’attività agonistica". A questo proposito il presidente del CRV ha ricordato come nell’ultimo periodo ci siano stati problemi disciplinari perché le partite valgono molto, la tensione e l’adrenalina salgono, mentre l’autocontrollo scende. "Qualche caso ci ha fatto dispiacere – ha detto Ruzza - ma stiamo lavorando alacremente su un altro piano, soprattutto con i giovani a una giustizia riparatrice. Io credo che i giovani abbiano diritto di sbagliare. E’ l’adulto che deve intervenire ma non può penalizzarlo per lungo tempo. Rischiamo di avere tanti giovani arrabbiati. Adesso la sanzione riparatrice è in capo alla sola Procura federale. Perché Fagioli e Tonali hanno avuto la riduzione della pena e invece un ragazzo che sbaglia non può avere la riduzione dal nostro Presidente della Corte?".

Ruzza ha infine raccomandato l’educazione dei tecnici che hanno un fortissimo appeal con i ragazzi. "Devono essere esemplari da quando si alzano a quando vanno a letto la sera. Non è retorica, i tecnici devono insegnare la gentilezza, a confrontarsi con lealtà e a insegnare il rispetto dell’avversario, del campo, di chi lavora, devono avere cura delle cose e del territori".

I discorsi hanno lasciato spazio alle premiazioni. La prima – a sorpresa – è stata proprio quella del presidente Bepi Ruzza. Il direttivo del Comitato regionale Veneto e il presidente del Coni Dino Ponchio hanno consegnato un premio speciale per i suoi 50 anni di attività. "1974-2024 anni di passione, competenza, gentilezza, rispetto e valorizzazione delle società venete".

Una lettera è stata inviata per l’occasione anche dal presidente della LND nazionale Giancarlo Abete.
"Fare il dirigente sportivo è una vocazione e solo chi coltiva questa ispirazione può giocare una partita lunga 50 anni. Iniziata sui campi di calcio, poi proseguita con tante esperienze: componente sostituto giudice sportivo del Comitato provinciale di Venezia del quale è stato anche presidente per quasi 20 anni, prima di assumere la carica di coordinatore regionale e del settore giovanile e soprattutto dal 2012 presidente del Comitato regionale Veneto. Con orgoglio Bepi Ruzza festeggia questo traguardo, condividendo questo bel momento in primis con la famiglia e con quel nucleo che sa molto di connotazione famigliare, il Comitato regionale Veneto con il suo Consiglio direttivo, con dipendenti, collaboratori e oltre 700 società dilettantistiche e giovanili e più 100 mila tesserati che hanno compiuto questo percorso insieme a Bepi, con grande spirito di servizio. Auguri e congratulazioni per il presente, con l’auspicio che questa ricorrenza possa segnare per Bepi un nuovo punto di partenza in cui la passione e l’impegno che ha messo nei suoi 50 anni di attività, rendendo dirigente molto dedito e attivo anche nei progetti sociali ed educativi, continui ad accompagnarlo con immutato entusiasmo. Con stima e affetto a nome personale e di un’altra famiglia speciale, l’intera Lega Nazionale dilettanti che insieme a Bepi guarda al futuro, con dopo un anno di cambiamenti e epocali, ma con la solidità delle radici profonde della propria storia".

Quella a Bepi Ruzza non è stata l’unica sorpresa della festa. Perché Paolo Cavallari, storico segretario del Comitato regionale Veneto, dopo 43 anni di attività andrà in pensione.

Cavallaro è stato premiato sul palco presente il Consiglio direttivo e i dipendenti del Comitato. "Paolo è stata in qualche modo una colonna del CRV – ha detto il presidente Ruzza - Si è sempre impegnato con professionalità, dedizione, non si è mai risparmiato. Una sicurezza". A rassicurare per il futuro è stato lo stesso Cavallaro. "Quello che lascio è una sicurezza per le società, perché il collega prenderà il posto per me è come un figlio".

Molte le Benemerenze consegnate alle società e ai dirigenti più longevi (clicca qui per l'elenco) che nei loro territori rappresentano un punto di riferimento importante, soprattutto per i giovani. Tra i premiati invece per il Fair Play, il 18enne Jacopo Canola, massaggiatore dell’Altopolesine, studente del quinto anno al liceo socio sanitario “G. Medici” di Porto di Legnago che ad ottobre ha salvato la vita ad un calciatore di 21 anni crollato a terra privo di sensi.

Così come Federico Finotti, attaccante della Rivarese, a novembre ha salvato la vita del difensore della FicaroleseAndrea Vacch, che aveva perso i sensi dopo uno scontro di gioco nel campionato di Terza categoria veneta.

Questi, ovviamente sono i gol più belli del campionato!

Dal sito ufficiale del CRV

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  Scritto da Redazione Venetogol il 17/06/2024
 

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