Coppa Treviso 2015-16. Il Basalghelle la vince allo sprint...
Masini porta in trionfo i rossoblù che ora aspirano alla Seconda categoria...
Vai alla galleriaFeletto/Vallata-Basalghelle 0-1
Feletto/Vallata: Prandini, Breda, Ghirardo (sts Armellin), Ragazzon, Dal Cin, Dalto, Lukaj (1’ st El-hattab), Tadiotto (4’ sts Pinton), Anzil, Castagner (18’ st Tela), Geretto (12’ sts Salvador)
In panchina: 12 Ceschin, 17 Miuzzo
Allenatore: Walter De Vecchi
Basalghelle: Battiston , Benedetti (7’ sts Dario), Dal Fabbro (18’ st Alberto Del Zotto), Piovesana, Donadel, Furlan, Damo (40’ st Salvador), Lorenzon (40’ st Segat), R. Del Zotto, Trentin, Masini (14’ sts Maronese)
In panchina: 12 Rosan, 13 Rossetto
Allenatore: Massimo Ianna
Arbitro: Marco Menozzi sez. aia di Treviso
Assistenti: Reka e Santo sez. Di Treviso
Reti: 12’ sts Masini
Note. Serata temperata, terreno in buone condizioni, illuminazione buona, spettatori 550 circa.
Recupero: pt 1’ st 4’
Vazzola. E’ il Basalghelle a fregiarsi del memorial “Lino Lorenzon”, e alzare al cielo la 27^ edizione della Coppa Provincia 2015-16. Al Feletto/Vallata l’amarezza di aver lottato allo stremo e compromesso la lotteria dei calcio di rigore su una dabbenaggine tattica in ripiegamento che ha spianato il contropiede-gol di Masini. Si parte alle ore 20,35 agli ordini della terna di Marca formata da Marco Menozzi coadiuvato dai collaboratori Reka e Santo della sezione di Treviso. Nel Feletto/Vallata che scende in campo con la maglia di riserva (colori rosanero) al posto di quella ufficiale rossoverde, mister Walter De Vecchi dispone del miglior 11, mentre nelle fila rossoblù misterMasimo Ianna lamenta le assenze per squalifica di due perni Dall’Acqua e Giacomini. E’ la finale che consegna il trofeo 2015/16 e il 7°memorial “Lino Lorenzon” vinto lo scorso anno dall’Orsago è la chiave di accesso per il salto di categoria. La gara nelle fasi iniziali presenta un Feletto/Vallata dinamico, ma pure frenetico nell’attaccare la metà campo rossoblù. Il Basalghelle sviluppa un calcio più ragionato, copre l’intero arco del campo, ma in prossimità dei sedici metri e in fase di finalizzazione smarrisce la bussola. E’ una finale combattuta come vuole il copione con tempi di gioco molto intensi. Non mancano i contatti, ma Menozzi non si dimostra severo come vorrebbero i tifosi delle due fazioni che invocano cartellini a iosa. Se il calcio è disciplina di contatto è giusto rispettare le direttive del fischietto designato e non venga penalizzato lo spettacolo, il calcio spettacolo…Lo spettacolo e la coreografia hanno fatto bella mostra all’ingresso in campo delle squadre e agli occhi dei giocatori: dalla tribuna del comunale di Vazzola bardato da uno stuolo di bandiere e accompagnato da fumogeni di ogni colore. E’ il Basalghelle a uscire allo scoperto al 14’: la formazione di Ianna lo fa direttamente su palla inattiva da 25 metri. Il fendente di collo destro scoccato a filo d’erba da Piovesana è rintuzzato da Prandini sul palo alla propria destra. E’ una giocata balistica che rimane isolata. Il Feletto/Valalta gioca la propria partita con un accentuato ardore agonistico, ma nel dare fondo all’ avanzata il palleggio di scarico non è sempre fluido ed incisivo. Sono le giocate dei singoli a velocizzare l’azione e Geretto sul piano dinamico è l’elemento che si prodiga maggiormente. Al 19’ l’undici di De Vecchi guadagna un calcio franco in prossimità della lunetta dei sedici metri , ma il tiro di esterno destro s’infrange sul “muro” alzato dal Basalghelle. Come tutte le finali e soprattutto nella categoria “Cenerentola” il tasso tecnico non è cristallino e il dinamismo la fa da padrone. Il Basalghelle si porta al tiro in più occasioni, ma lo fa da distanze abissali e Prandini è sempre ben piazzato a guardia dei pali. Dalla parte opposta è il generoso Geretto a tenere l’allerta nella difesa a “quattro” rossoblù che in fase di sostegno muove il solo Benedetti. La prima frazione va al riposo sul nulla di fatto e la speranza è di vedere (il pubblico lo richiede con il costante incitamento) nella ripresa una prestazione consona al valore del trofeo. Ma la coppa ha un valore assoluto per due club esclusi nel proprio torneo di competenza dalle posizioni che contano. Si riparte a ranghi immutati e il Basalghelle mostra di possedere più capacità di movimento con e senza palla, ma ogni giocata affondata tra le due linee avversarie è un terno al lotto; gli attaccanti di Ianna hanno troppa fretta di arrivare al tiro e i colpi restano in canna. Pradini si esibisce con sicurezza arginando un paio di palloni facili; dalla parte opposta è invece il Feletto a costruire la più ghiotta occasione con una volata palla al piede di Geretto: l’estrema mancina supera di slancio il blocco dei due centrali rosso-blù e conclude in diagonale sul palo e la traiettoria si perde sul fondo. Nel quarto finale il Basalghelle forza i tempi, ma i suoi attacchi s’infrangono nella morsa difensiva del Feletto/Vallata che blinda lo 0-0 al 90’. La finale dopo una breve pausa volge ai supplementari. Nel primo tempo extra è il Feletto/Vallata a perdere l’occasione sottoporta con Geretto che non mette a profitto un pizzico d’astuzia sul traversone del compagno di destra; dalla parte opposta il Basalghelle non demorde nel secondo tempo del supplementare sfonda la rete con una progressione di Masini che chiude una finale avara di emozioni, ma che premia l’organizzazione della Vazzolese e la partecipazione del pubblico che ha seguito l’evolversi della finale e alla fine ha applaudito il 36enne Andrea Miuzzo (FelettoVallata), seguito da una nutrita schiera di supporters personali, al fine carriera.
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