Nella foto: a sx Angelo Cesca mr. del Valdo e Domenico Cesca, trainer del Refrontolo.

A casa dei…Cesca. Che dire di due fratelli mister, per la prima volta, sulla soglia dei  49 e 43 anni, dopo anni trascorsi sui campi di calcio,  domenica nella 7^ giornata del campionato di Seconda categoria P saranno uno accanto all’altro alla guida di Valdosport e Refrontolo. Una partita speciale, inedita, condita in famiglia da un affetto e un rispetto, sovrano. Il 46enne Angelo Cesca rientrato da una lunga squalifica, allena il Valdosport, Domenico, il fratello minore da due stagioni è il trainer del Refrontolo. Parenti, amici e conoscenti che domenica pomeriggio si daranno appuntamento sui gradoni del comunale di Valdobbiadene potranno godersi una fotografia inedita (verdetto del campo a parte) da immortalare e da inserire con orgoglio nell’album dei ricordi di famiglia. Ma saranno soprattutto il campo e i giocatori a decidere il derby di famiglia. Nel ripercorrere il passato calcistico di Angelo la cornice contorna un quadro tecnico da mr. E meno da giocatore. Il suo credo calcistico è iniziato al Dibiesse Miane nel C/5 nel torneo di serie C. Da quel palcoscenico in cemento il salto sul manto erboso dei campi di gioco come osservatore di “Bepi “ Donadel al Cordignano e Gemeaz S. Polo. Il passo seguente con l’esperienza maturata al fianco di un mister vincente, l’ha visto assumere l’incarico alla Sanfiorese in Prima categoria. Rotto il ghiaccio con il calcio dilettanti, le sue esperienze con il calcio a 11 sono continuate al Valdosport. In due stagioni, a timone del club di pres. Sanvito, Angelo Cesca ha traghettato la squadra dalla 3^ vinta sul campo alla Seconda categoria. Poi è seguito il triennio all’Itlas S. Giustina Serravalle, una promozione "ripescaggio" dalla Terza e la soddisfazione di aver allenato la squadra salita dalla 2^ in Prima cat. Ma è il presente che ingaggia la curiosità. Quali le sensazioni che stimolano Angelo Cesca in attesa del confronto?

“E’ la prima volta in assoluto che affronto da avversario mio fratello, ma incrociato nemmeno in una gara da tornei dei bar e il risultato finale lo metto in secondo piano. Saranno 90’ che i giocatori lì vivranno intensamente, ma io voglio godermeli in maniera tranquilla e serena”.

Del Refrontolo sul piano tattico, cosa temi? “ Sicuramente il loro modulo di gioco. Domenico è un sapiente stratega e mi romperà molto le scatole. Sicuramente farà il possibile per prendersi i tre punti”.

Dalla panchina come lo guarderai…

“Per l’intera gara saremo avversari, ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino, ma non mi peserebbe la sconfitta, anche sotto-sotto alla vittoria ci credo e credo che i miei ragazzi non si faranno imbavagliare dalle emozioni che si vivranno a contorno della  vigilia!

La squadra in questo periodo, corre…

“Per la verità ho ancora sullo stomaco la sconfitta di inizio torno contro l’AtivoleseMaser, ma la giustifico perché ero appena arrivato e non conoscevo il gruppo. Da quel momento abbiamo infilato 8 vittorie, tre in coppa e 5 nel girone. Mi sembra uno score di tutto rispetto per fronteggiare mio fratello Domenico…”

Il più giovane Domenico Cesca,  ex mediano di Conegliano, “metronomo” dello Cordignano (splendida la scalata dalla Promozione alla serie D e due Coppa Italia) e del Lia Piave, si lustra gli occhi nell’ indicare la data del 23 ottobre, il giorno fatidico…”Era dal mese di agosto, da quando ho saputo che il mio Refrontolo era stato inserito nel girone del Valdo, che attendevo questa domenica. Affronteremo questa gara con il morale lievemente ridimensionato, mentre loro saranno a mille!”

Passando al campo: quale sarà l’avversario del Valdo che potrebbe darti più fastidio?

“Sono più di uno. Direi che Brandalise sceso di categoria, Puppetti che ha ritrovato lo smalto delle migliori annate e l’ex Nardi, saranno gli avversari a cui non dovremo concedere troppo spazio”.

Nello sfogliare la margherita, chi vincerà il derby in casa Cesca, e chi pagherà il conto?

“Il conto al bar lo pagherò io. Sono disposto a questo “sacrificio” verso gli amici e i parenti. Sarebbe il suggello di un pomeriggio agonistico dove uscirei da vincitore. La festa poi proseguirà a tavola e spero di potermi sedere con i tre punti in tasca, ne abbiamo assoluto bisogno…”.