Memorial Gallego. L'Union Pro sbanca Vittorio Veneto in extremis (0-1)
Decisivo il sigillo di Checchin
Vai alla galleriaNella foto: l'Union Pro di Mogliano e Preganziol.
Vittorio Falmec-Union Pro MP 0-1
Vittorio Falmec: Sefa, Krasniqui, Sagna, Pancot, Doro, Ortolan (9’ st Agostini), Salvador (18’ st Toffoli), Gallon, Bajselmani (23’ st Da Dalt), Lavina(26’ st Carniel), De Zotti (9’ st Amadio)
A disposizione: 12 Gottardi, 15 Barzotto, 19 Masut, 20 Dal Cin
Allenatore: Paolo Fedato
Union Pro MP: Pomiato, Checchin, Bortoluzzi, Moro (21 stMemo), Steffani, Marton, Puzziol, Morina (11’ st Barbanti), Manzo (31’ st Zuin), Chiaro, Casarotto
A disposizione: 12 Rossetti, 13 Danieli, 17 Bettin, 18 Carlon
Allenatore: Tagliapietra
Arbitro: Sergio Palmieri sez. di Conegliano V.to
Assistenti: Mel e De Nardi sez. aia di Conegliano V.to
Reti: 36’ st Checchin
Note. Serata afosa, terreno in buone condizioni, spettatori 150 circa
Recupero: pt 1’ st 4’
Vittorio Veneto. Un flash in zona “Cesarini”, una staffilata dai 25 metri di Checchin ha regalato la vittoria, insperata, all’Union Pro. Il Falmec ha così marchiato la terza uscita del “Gallego” con un verdetto negativo. Il primo tempo ha messo in vetrina una gara spigliata, ma prima di efficacia negli ultimi venti metri. Il primo pericolo è scaturito da una leggerezza in uscita palla al piede dalla propria trequarti di Lavina: la mezzala delegato all’impostazione si fa soffiare il cuoio da un avversario che verticalizza rapidamente su Manzo, il centravanti supera la linea dei sedici metri e conclude in diagonale con Sefa battuto. In sostituzione del portiere sulla linea di porta si para Krasniqui che allontana il pericolo con una provvidenziale scivolata. Il Falmec scampato il pericolo prova ad organizzare un’avanzata più snella. Il fraseggio punta a favorire il movimento degli attaccanti, ma è la mira e la precisione in prossimità dei sedici metri a tradire i tentativi da fuori e soprattutto i cross dalle corsie laterali. Il Falmec conclude a singhiozzo e la prima frazione va al riposo privo di brividi. Dal secondo tempo ci sia attende un maggiore dinamismo, la spinta dell’Union si fa più insistente, ma è l’individualismo a rendere fragile e infruttuoso il forcing dell’undici del Terraglio. Nel Falmec deciso a di frenare lo slancio ospite, mister Fedato ricorre velocemente a una serie di cambi per rompere egemonia dell’Union Pro. E’ un Vittorio Veneto stanco, che allungale maglie, ma sulla destra Agostini, a sprazzi, trova lo spazio per ribaltare l’azione e conquistare campo. Ma la partita sembra segnata… Fino a 60” dal triplice fischio di Palmieri, perché è l’avanzato terzino biancoceleste a sostare l’ago della bilancia e far capitolare i pali di Sefa.
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