Tamai-Liventina 2-1

Tamai: Peresson, Bozzetto*, Bignucolo***, Giacomin, Cudicio, Faloppa, Concas*** (21’ st  Tuan**), Kryeziu** (33’ st Pavan**), Sellan, Paladin, Diaw.

In panchina: 12 Carniel***, 13 Colombera, 14 Perin***,  16 Righini***, 17 Perfetto**, 18 De Poli*

Allenatore Stefano De Agostini

Liventina: Rossi, Cescon***, Cofini, Soncin*, Gardin, Fantin, Pagan, Ghedini**** (14’ st Boem***), Vianello, Zottino** (27’ st Jacono**), Zanetti (14’ st Dene)

In panchina: 12 Berto***, 15 Fornasier, 17 Lion****, 18 Perissinotto, 19 Savio***. 20 Sclano***

Allenatore: Mauro Tossani

Arbitro: Manuel Berti sez. aia di Varese
Assistente n° 1:Tommaso Betta sez. di Bolzano
Assistente n° 2: Dario De Cristofaro sez. di Rovereto

Reti: 45’ pt  Sellan, 48’ st Paladin, 50’ st Vianello su calcio di rigore

Note. Serata temperata, temperatura di 14 gradi, terreno in discrete condizioni, spettatori 450 circa. Ammoniti: Pagan, Faloppa, Soncin, Boem, Diaw, Paladin

Espulsi al 28’ st Soncin e al 32’ st Diaw entrambi per “doppio giallo”

Recupero: pt 1’ st 5’

(***) under della partita: *’95, **’96, ***’97, ****’98

Tamai di Brugnera. Sulla Liventina cala il buio…La sconfitta incassata nel recupero è una botta tra capo e collo, difficile da digerire. Il Tamai raggiunta la quota salvezza a 45 punti aveva poco da chiedere al match anche se nell’orbita regionale le “furie rosse“ in passato si sono rivelate l’ago della bilancia e un sostegno per i club regionali. La Liventina salita la corrente del Livenza nella breve trasferta al confine si porta  nella sacca un pizzico di preoccupazione a pochi giorni dal successo dell’ UFM  Monfalcone (32) che ha alzato l’asticella e allargato il cerchio delle pericolanti dove i ragazzi di Tossani stazionano a quota 35. Dai bianco-verdi ci si attende una gara vera, maschia, di carattere.  Prima del confronto  le squadre si allineano a metà campo per 1’ di silenzio in ricordo delle vittime di Bruxelles. Al via del varesino Berti quattro sono gli ex: i biancorossi di casa allineano i giovani Bignucolo (ex Pordenone) e  Concas (ex Spal); nell’undici mottense sono Massimo Gardin e Cofini a rinverdire i ricordi dei tifosi tamaioti.

E’ L’inizio di gara presenta un Tamai (assente il capitano Petris in fase di recupero da una noia muscolare) tutto brio, rapido nella circolazione della palla e ispirato nel cercare la soluzione dalla media distanza con il rasoterra di Paladin (8’) e la fiondata alta di un metro scoccata da Faloppa (12’). La Liventina nel mettere i pratica il contropiede e una serie di veloci ripartenze, al 17’ è Ghedini imbeccato su palla inattiva da Pagan a calciare alle stelle. Il Tamai  molto elastico e scattante, al 25’ vede sfumare il vantaggio di centimetri: Paladin muove pala sulla sinistra, attacca l’area di rigore e pennella un impeccabile assist per Sellan che penalizzato dalla statura “spizza” la palla sulla corsa  e la traiettoria si perde a fondo campo di un nulla. Al 32’ la Liventina ripropone la combinazione su palla inattiva con centro di Pagan e sponda di un compagno per l’ex Cofini che perso di vista dalla difesa di casa, dal dischetto fionda il cuoio oltre la trasversa.. E’ una Liventina che nel quarto finale mette più intensità nel presidiare la metà campo di casa, ma nelle conclusioni la formazione di mr. Tossani mostra  troppa leziosità e fa il gioco dei friulani che riescono a chiudere ogni varco. Al 41’ l’avanzata ospite si concretizza con una bellissima volè mancina (collo esterno a mezza altezza) di  Zottino che solo un refolo di vento devia di una spanna dal palo lungo dove Peresson mai arriverebbe alla deviazione. Al 45’ il Tamai passa a condurre: sulla sinistra le furie rosse lavorano il pallone con il defilato Paladin, il trequartista smarca all’entrata l’ex Concas, il tornante finta il tiro diretto si beve in dribbling il difensore che si para di fronte girandogli le spalle e il taglio basso sul primo palo è preda della faina Sellan che di precisione infila Rossi finito in ginocchio…

Nel secondo tempo la gara si fa più contratta, il Tamai bada ad amministrare il risultato muovendo palla nella metà campo trevigiana, mentre è più difficoltosa l’avanzata del team di Tossani che al quarto avvicenda l’impalpabile Zanetti  con Denè e il provato Ghedini ’98 con  un ragazzo di passo del calibro di Boem. L’1-0 però col passare dei minuti si rivela un macigno sulla prestazione  in rimonta della Liventina che spinge fino ai sedici metri con generosità, ma nella totale confusione. Non c’è alcun tiro da annotare nel serrate dei bianco verdi. Per farsi perdonare i due rossi  che hanno reso colorito l’incontro l’ arbitro Berti concede 5’ di recupero e nell’extra-time sugli sviluppi di un corner a favore dei mottensi, il portiere Rossi lascia la porta e sale a dar manforte ai compagni in acrobazia. Ma la difesa sul traversone ha la meglio e Paladin ricevuta la palla cavalca il campo con tre uomini a rimorchio e giunto a trenta metri dalla porta, inquadrata la sagoma apre il piattone e il cuoio rotola lemme lemme in rete. E’ il 2-0. Ma l’ultima emozione è il “contentino”, un calcio di rigore  che Manuel Berti regala ai trevigiani. Sul dischetto si porta capitan Vianello che spiazza Peresson.