Dieci vittorie, due pareggi e solo tre sconfitte. Quarto posto solitario in classifica a cinque punti dalla vetta, in piena lotta per la zona-playoff e con l'ulteriore ciliegina sulla torta dell'attacco più forte del campionato, che con 36 gol all'attivo viaggia alla spaventosa media di quasi due reti e mezza a partita.
In Seconda Categoria è un Natale ricco di speranza quello dell'Atheste Quadrifoglio Saletto, che dopo un girone d'andata da protagonista punta ad un rush finale entusiasmante e coraggioso.
Dopo una partenza a razzo, la compagine di Gianni Cappellacci ha pagato alcuni passaggi a vuoto che l'hanno fatta scivolare al quarto posto del gruppo M: il radar resta tuttavia puntato sulle tre battistrada (Galzignano Terme, San Pietro Viminario e Bassa Padovana), con la consapevolezza che la corsa alla promozione resta più che mai aperta.
«Rispetto allo scorso anno, abbiamo inserito diversi nuovi elementi ed è servito del tempo per trovare il giusto amalgama – spiega il tecnico, ex Monselice e Solesinese – I numerosi infortuni e gli impegni lavorativi, soprattutto domenicali, non hanno permesso ad alcuni ragazzi di esprimersi al meglio. Per chi lavora di domenica non ho nulla da dire, faccio parte anch'io di quella schiera e il lavoro, dopo la famiglia, è la cosa più importante. Girare con 32 punti è comunque positivo: ora bisognerà dare l'anima per tenere questo ritmo, pur sapendo che il girone di ritorno è sempre più duro e combattuto».
Dove può arrivare l'Atheste Quadrifoglio Saletto?
«Il nostro obiettivo resta la qualificazione ai playoff, magari sperando in un pizzico di fortuna in più, visto che finora la buona sorte ci ha un po' girato le spalle. La mia favorita per il primo posto resta il San Pietro Viminario, squadra solida e quadrata, che prende pochi gol e dispone di elementi in grado di risolvere una partita in ogni momento. Occhio anche al Galzignano, che ha un ottimo centrocampo e un bomber come De Santis che sta segnando a raffica. Come “mine vaganti” punto invece su Bassa Padovana e Colli Euganei, che possono contare su rose molto ampie e su individualità di categoria superiore».