Tredici squadre in appena sette punti. Come dire: dal Paradiso all’Inferno in un semplice battito di ciglia.
Il girone C di Promozione si sta confermando anche quest’anno uno dei raggruppamenti più tosti ed equilibrati dell’intero panorama dilettantistico veneto.
Alle spalle della capolista Albignasego e dei veneziani dello Spinea, che inseguono la battistrada a due sole lunghezze di distanza, tutte le altre formazioni sono racchiuse in appena sette punti: l’unica eccezione è il fanalino di coda Maerne, tristemente ultimo e già staccatissimo per effetto dei due soli pareggi raccolti nelle prime dodici giornate.
Dalla terza piazza dell’Ambrosiana Trebaseleghe (nella foto il match con l'Azzurra Due Carrare), medaglia di bronzo provvisoria a quota 20, si scivola via veloci fino ai 13 punti di SaonaraVillatora e Dolo, abbracciate al penultimo posto: vietato sbagliare, dunque, perché con una classifica così corta il minimo passo falso può comportare il tonfo in zona-playout.
Soffermandosi poi sulle statistiche, il miglior attacco è dell’Albignasego con 24 centri, seguito dai 22 dell’Union Cadoneghe e dai 20 della Robeganese, quarta in graduatoria con 19 punti e da molti indicata come la candidata numero uno al salto in Eccellenza.
La difesa meno battuta è quella dello Spinea, con soli 7 gol al passivo, che precede Azzurra Due Carrare (9) e il terzetto Albignasego-Ambrosiana Trebaseleghe-VigoLimenese (12): record negativo invece per il Maerne, trafitto già 30 volte e detentore pure del primato negativo dei gol segnati con 6.
La finestra invernale di mercato, con i primi colpi già dietro l’angolo, potrebbe ulteriormente mescolare le carte e infiammare ancor di più un girone di ritorno che già si preannuncia tra i più roventi di sempre.