Futuro campionati: il parere di Mauro Cannoletta e Franco Sartori
Direttore generale del Villafranca Vr e direttore sportivo dell'Abano
Vai alla galleriaProsegue la rubrica quotidiana dedicata a impressioni, pareri e auspici degli addetti ai lavori in merito all’emergenza Coronavirus "applicata" al calcio. Va precisato che tutti coloro che sono stati interpellati hanno premesso che la cosa più importante è la salute. Trattandosi di uno spazio calcistico, proviamo comunque a parlare di sport, nella consapevolezza che al momento le cose più importanti sono ben altre.
Mauro Cannoletta (foto in alto), direttore generale del Villafranca in Serie D (girone C): “Ritengo fermamente che la stagione non debba più proseguire. Se questo è il passo, al 3 aprile arriveremo a 50.000 malati: a quel punto si rinvierebbe ulteriormente magari di due settimane, e poi ne servirebbero almeno altre due per la preparazione, ricominciando il campionato a maggio. I presidenti dovrebbero prendere una posizione decisa sul fatto di non giocare. Dipendesse da me, la prima classificata va su e l’ultima retrocede: lo accetteremmo serenamente (la formazione veronese è fanalino di coda, ndr). Quindi senza playoff e playout. Eventualmente si potrebbe fare una specie di playoff tra le prime di Eccellenza, in modo da stabilire le 9 promosse. Oppure ancora far retrocedere le ultime due dalla D. Ribadisco comunque che occorrerebbe chiudere anticipatamente il campionato, tenuto conto che ora gli sponsor sono in difficoltà pure con le loro aziende a causa dell’emergenza Coronavirus: problema che si ripercuoterà nella prossima stagione e che non va sottovalutato. Inoltre credo che a tutti sia passata la voglia di giocare a calcio in questo periodo”.
Franco Sartori (foto in galleria), direttore sportivo dell’Abano in Eccellenza (girone A): “Considerati i cicli evolutivi del virus in Cina, ho la sensazione che il campionato non riuscirà a ripartire, o quantomeno non ad inizio aprile. In caso di stop definitivo, la Federazione avrà una brutta gatta da pelare. Una delle opzioni più intelligenti sarebbe di riconfermare l’organico nella prossima stagione, ad eccezione magari della prima classificata che può essere promossa. Un’altra ipotesi potrebbe essere l’utilizzo della classifica del girone di andata, che rappresenta uno specchio della realtà, dove ogni squadra ha giocato 15 partite affrontando tutte le altre. Se sarà stop definitivo, mi auguro che la decisione ufficiale venga comunicata il prima possibile, non oltre il 3 aprile, in base a cosa dirà il governo. Se invece il virus ci lasciasse spazio per tornare a giocare, bisognerebbe dare tempo alle squadre di allenarsi. L’ipotesi di disputare le ultime 8 giornate mancanti sarebbe praticabile solo se il campionato ripartisse entro metà aprile, cioè non dopo Pasqua, altrimenti non si riuscirebbe a starci nei tempi. Tuttavia comincerebbero a subentrare costi elevati per tutti, con turni infrasettimanali e forse pure il caldo”.
Nella foto in galleria (da sinistra): il ds Sartori, il presidente Rizzato e mister Lunardon.
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