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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Venezia


Ripresa e incognite dell'Eccellenza: ne parliamo con Matteo Vianello

L'allenatore della Calvi Noale analizza i punti cruciali

L'Eccellenza potrebbe tornare presto in campo, ma sono ancora diverse le incognite sul format e non solo. Ne abbiamo parlato con Matteo Vianello (nella foto), allenatore della Calvi Noale nel girone B.

Qual è la vostra posizione sulla ripartenza?
“La Calvi Noale è una delle società che si è dichiarata disponibile a riprendere il campionato 2020/2021, ma con un protocollo diverso. Dobbiamo cercare di equipararci alla Serie D, dove tuttavia esistono ancora dei casi limite come il Campodarsego e il Delta Porto Tolle, che hanno molti recuperi da disputare. Pertanto va isolato solo il giocatore positivo al Covid, mentre i negativi continuano l’attività con un minimo di distanziamento negli spogliatoi, visto che il momento più rischioso per il contagio dovrebbe essere la doccia. In aggiunta al tetto di positivi entro il quale si può giocare, metterei un limite massimo di partite da rinviare nell’arco della stagione, ad esempio 3 o 4. Oltre a quei rinvii, una squadra dovrebbe in qualche modo giocare lo stesso, magari schierando qualche Juniores. Altrimenti il calendario diventerebbe ingestibile e il campionato ulteriormente falsato. D’altronde capitava pure in tempi normali di trovarsi con tanti indisponibili, complice l’influenza”.

Cosa pensi dell’eventuale facoltà, data alle società, di non partecipare al campionato?
“In questo momento economicamente difficile, penso sia giusto che ogni società valuti liberamente la possibilità di ripartire seguendo il nuovo protocollo. Spero però che partecipino tutte. Sarebbe logico continuare con i punti ottenuti in settembre e ottobre, ma mi rendo conto che sono ormai passati 5 mesi, una sosta addirittura più lunga rispetto a quella estiva. Per la Federazione sono scelte difficili da fare, per ora non ci sono certezze”.

Come accoglieresti un blocco delle retrocessioni?
“Il calcio è competizione. Se non ci sono stimoli, la gestione di certe situazioni verrebbe meno, con risultati segnati già in partenza. Quindi per una ripresa regolare e competitiva - oltre alla corsa per la promozione che coinvolgerebbe poche formazioni - servirebbe almeno una retrocessione. Se invece ci fosse la tranquillità di non retrocedere, la parte rimanente della stagione potrebbe essere utilizzata da alcuni per sperimentare il protocollo con i giovani, in modo da farsi trovare pronti a settembre”.

Mercato verso la proroga fino al 31 marzo.
“Creerebbe un movimento di giocatori anche dalle categorie inferiori come la Promozione, i quali troverebbero l'opportunità di fare tre mesi di calcio se i loro attuali campionati rimanessero bloccati. A noi ad esempio è successo con Emiliano Pattarello, trasferitosi al Trento in Serie D. Con l’Eccellenza in campo, capirei comunque il rammarico di quelle società di Promozione che avevano investito molto per salire nella massima serie regionale”.

Sareste in grado di effettuare i tamponi ogni settimana?
“L’obbligo di farli è comprensibile. Per un allenatore, il momento giusto sarebbe il venerdì prima dell’ultimo allenamento, così saprei chi eventualmente sarà assente e riuscirei ad organizzarmi per la partita”.

State svolgendo allenamenti individuali a Noale?
“Siamo fermi dallo scorso 26 ottobre. Venerdì mi ritroverò con il presidente per discutere su come procedere. Al momento la Federazione non ha fornito date certe”.

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  Scritto da Alberto Zamprogno il 09/02/2021
 

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